Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
Vita genuina di montagna ... Voltois UD

sabato 1 gennaio 2011

Razza al profumo di zeste

Con due frugoletti che ti saltellano attorno alle gambe, di tempo non ce n’è per fare fotografie, quindi accontentatevi di quella che vi propongo …

RAZZA al PROFUMO di ZESTE

Per 8 persone

un’anitra di circa 2 kg (eviscerata)
2 spicchi d’aglio
salvia
rosmarino
prezzemolo
4 scalogni
1 bicchiere di Friulano (ex tocai))
brodo vegetale
1 arancia
burro q.b.
3 cucchiai di olio (se volete più puccino aggiungetene altro ma ricordandovi che l’anatra è già grassina di suo.

Fiammeggiare e tagliare a pezzi l’anatra.
Lavarla e asciugarla e stenderla in una terrina, in modo che non sia sovrapposta.
Frullare l’olio con l’aglio e versarlo sull’anatra con le erbe aromatiche.
Mettere la terrina in frigorifero per un paio d’ore.
Prima della cottura togliere gli aromi e versare il tutto in una teglia con il burro, lo scalogno tritato, metà bicchiere di vino bianco e cuocere sul fornello e a fuoco basso per circa un’ora.
Se dovesse servire, aggiungere brodo vegetale di tanto in tanto.
Intanto risciacquare bene l’arancia, tagliare le zeste con l’apposito attrezzino (bucce d’arancia a ricciolini), sbollentateli e spremere il frutto.
Aggiungere all’anatra il rimanente vino con il succo d’arancia.
Salare, pepare e bagnare i vari pezzi del volatile con il fondo di cottura.
Infornare nel forno preriscaldato a 180° e cuocere finchè la carne sarà ben rosolata succosa e rosata.

Spegnere il forno, cospargere i pezzi di carne con le zeste dell’arancia, coprire con carta stagnola e lasciar riposare per una decina di minuti.

Servire caldo con una buona polentona per gli adulti e con patate al forno per i bimbi.

venerdì 31 dicembre 2010

Auguri di Buon Anno

A tutti voi amici Bloggher, ed a tutte le vostre famiglie, tantissimi auguri per un nuovo anno prospero e migliore di tutti quelli passati

prosit !!!


Friulan bon an


Veneto Bon Ano Novo

Italy felice anno nuovo, buon anno

Sardinian bonu annu nou

Felix sit annus novus

Bonne année

Happy new year

Feliz año nuevo!

Godt nytår

Felicxan novan jaron

Ein gutes neues Jahr

Kali chronia / kali xronia

Godt nytt år

Feliz ano novo

Gott nytt år
äs guets Nöis


giovedì 30 dicembre 2010

Gulasch di oca e poesia di Guido Gozzano

Non ho la foto, ma per capodanno preparerò il gulasch di oca che faceva nonna Maria.
I funghi champignons non c’erano ma era facile avere dei buoni chiodini conservati dall’autunno inoltrato.
Dai, ve la racconto tutta …
a capodanno Orsino andrà con la morosina ad aspettare il nuovo anno a casa di amici al Passo del Tonale e gli invitati porteranno ognuno qualche cosa, è per questo che non farò in tempo a farvi la foto
… però vi regalo una bellissima poesia significativa di Guido Gozzano.



GULASCH di OCA e champignons

per 4 persone

4 cosce di oca
1 carota
1 cipolla
2 gambi di sedano
4 patate medie
400 g funghi champignons
1 lt ½ di brodo vegetale o brodo di ossa d’oca
½ cucchiaino di paprika dolce
1 cucchiaino di paprika piccante
2 spicchi di aglio
olio ex v o – q.b.
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
sale q.b.


Togliere la pelle alle cosce, disossarle e tagliarle a bocconcini.
Pulire i funghi, tagliarli solo a metà, lavarli e stufarli in una casseruola per fargli uscire tutta l’acqua di vegetazione, scolarli e passarli velocemente sotto l’acqua fredda.
Strizzarli , tritarli grossolanamente e passarli in padella con olio aglio e prezzemolo.
In una casseruola rosolare con l’olio la carota, la cipolla e il sedano battuti finemente, unire gli spezzatini d’oca, lasciarli insaporire e poi aggiungere le paprike, i funghi, il sale e rosolare bene insieme.
Unire il brodo bollente e cuocere per una ventina di minuti, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo altro brodo se serve.
Mettere insieme i tocchetti di patate (precedentemente sbucciate e lavate), e portare a cottura aggiungendo brodo ogni volta che serve.
Aggiustare di sale e servire ben caldo con polenta bianca se la trovate o con polenta a fette gratinata.


La differenza
Penso e ripenso: -
Che mai pensa l'ocagracidante alla riva del canale?
Pare felice!
Al vespero invernaleprotende il collo, giubilando roca.
Salta starnazza si rituffa gioca:
né certo sogna d'essere mortale
né certo sogna il prossimo Natale
né l'armi corruscanti della cuoca.
- O pàpera, mia candida sorella,tu insegni che la Morte non esiste:
solo si muore da che s'è pensato.
Ma tu non pensi.
La tua sorte è bella!
Ché l'esser cucinato non è triste,
triste è il pensare d'esser cucinato.

(Guido Gozzano, La via del rifugio)