Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
Vita genuina di montagna ... Voltois UD

sabato 29 gennaio 2011

Reginette integrali al forno e non

Avevo voglia di pasta fresca poca poca, siamo solo io, marito e la Ellis.
Ma sì, facciamo i similpizzoccheri … e così fu.
Per loro due li ho fatti al forno con le erbette e la feta e per me con topinambur e zafferano.

REGINETTE al FORNO con ERBETTE E FETA

Per due persone

reginette (ne sono avanzate due porzioni e le ho messe nel congelatore per tempi migliori)
1 mazzetto erbette da taglio
1 piccola cipolla
2 patate medie
1 confezione di formaggio Feta
formaggio montasio grattugiato
dado
burro
sale e pepe q.b.

Togliere la gambetta delle erbette, lavare accuratamente le foglie, sgrondarle, tagliarle grossolanamente e metterle in una pentola con l’acqua, la cipolla tagliata a dadini, le patate intere, il dado e il burro.
Cuocere per 30 minuti, schiacciare le patate e aggiungere le reginette.
Cuocere per una decina di minuti (dipende dallo spessore della pasta, io l’ ho lasciata un po’ spessa.
Scolare con la schiumarola e mettere la pasta in una teglia da forno.
Coprire con pezzetti di feta e una generosa spolverata di formaggio grattugiato.
Cuocere in forno caldo 220° per una mezz’oretta.

Reginette cotte

REGINETTE con TOPINAMBUR e ZAFFERANO
per 1 persona

reginette tagliate a losanga
1 topinambur grande
1 bustina di zafferano
olio al peperoncino
sale q.b.

Sbucciare il topinambur e tagliarlo a pezzetti.
Metterlo in un tegamino con acqua e sale (non tanta acqua, magari aggiungerne sempre di calda).
Quando bolle unire le reginette e cuocere 15 minuti.
Versare in una ciotola l’olio con la bustina di zafferano, 2 cucchiai di acqua di cottura e mescolare adagio per sciogliere lo zafferano.
Scolare la pasta e unirla al condimento.

REGINETTE INTEGRALI
per 3 persone

250 g farina integrale
150 g farina 0 Mettone
sale
acqua tiepida

Ho messo nel Ken, le farine con il sale, ho avviato l’impastatrice e ho versato piano piano l’acqua.
Quando l’impasto ha raggiunto la consistenza giusta, l’ho tolta e l’ho messa a riposare per 30 minuti sotto ad una terrinetta.
Stendere l’impasto dell’altezza desiderata e tagliarla con la rotella dentata.

Le piccole sfoglie

Impasto per le reginette

Colaz - Ciambelline - brutta copia


Ho rifatto i Colaz, le ciambelline che trovate nel link

Lo so, quando mi fanno arrabbiare devo starmene solo quietina finchè è passata la buriana, ancora una volta ero convinta di potermi sfogare in cucina ma … il diavolo fa le pentole senza i coperchi.
E chiamatemi pure fantozziana valà.
Non so perché l’impasto delle ciambelline continuava a rimanere molle, e cosa mi è venuto in mente di aggiungere i rimasugli di farina.
Aggiungi gli avanzi di farina saracena … e diventa troppo duro l’impasto.
Eddai, mettiamo un po’ di latte … uffa ce n’è un goccino e buttalo dentro.
E torna molle … ridevo a crepapelle da sola, pensavo alle comiche e magari anche di essere osservata da voi e non riuscivo a frenare la risata.
Aggiungi due cucchiai di farina di mais ...
Alla fine ho spento il Ken e ho detto, se va bene, " ghe sem " altrimenti butto tutto.

Non volevo fare due infornate e così ho fatto gli anelli schiacciati e una trecciona per concludere.
Intanto che il forno si scaldava, ho coperto le mie similciambelle e me ne sono dimenticata.
Ho sentito un ruggito … questo forno deve rimanere ancora acceso senza dentro niente ?
Era il maritorso …
Corri in cucina, infila la teglia in forno e dopo 25 minuti voilà !

Ottimi, sapore indefinito, poco dolce perché non ho aggiunto zucchero, ma buoni.
Colazione assicurata.

Pizzette e calzoncini ripieni

Il mio piccolino è andato in montagna con la morosina …
Mamma … non c’è qualche stuzzichino per il viaggio ? ma certo, sono subito pronti …
E se li è portati via caldi …
Questi ho fatto in tempo a fotografarli, gli altri sono finiti caldissimi nel sacchetto e via … i ragazzi sono partiti.

PIZZETTE e CALZONCINI RIPIENE

2 rotoli di pasta brisè
Stendere la sfoglia di Pasta Brisè, col coppa pasta piccolo tagliare tanti dischetti ravvicinati, sprecando meno pasta possibile. (gli avanzi li ho assemblati, a mano ho formato due dischetti irregolari e ho usato tutto).


Per il ripieno

Pizzette:
passata di pomodoro
sale
origano
sottiletta
acciughina
In una ciotolina mescolare un poco di passata di pomodoro con il sale e l’origano.
La sottiletta dividerla in tanti quadratini
L’acciuga tagliarla a pezzetti.
- Su metà dei dischetti appoggiare un mucchietto di passata di pomodoro, un quadratino di sottiletta e 1 pezzetto di acciuga.

- Sovrapporre gli altri dischetti e sigillarli molto bene per evitare la fuoruscita del ripieno.

Calzoncini:
salame milano (fette divise in a metà)
gruviera tagliarlo a scagliette
- Su metà dei dischetti appoggiare mezza fetta di salame piegata in modo che rimanga all’interno come ripieno e un pezzetto di gruviera.

- Sovrapporre gli altri dischetti e sigillare molto bene la pasta in modo da non far uscire il ripieno.

mercoledì 26 gennaio 2011

Talpìn cui fasùi - Piedino di maiale con fagioli

A chi non piace il piedino del maiale alzi la zampa !!! ^__^
A tanti non piace lo so, ma ai miei tempi questi cibi costavano molto poco e quindi sulla nostra tavola comparivano spesso per diversificare i sapori e per non mangiare sempre e solo fagioli o polenta.
Questa è una ricetta di Carlina, che ha un bell’orto in montagna.
Nella periodo di raccolta dei (fasûi) fagioli freschi e (vuaȋnis) fagiolini o cornetti, cucina spesso questa ricetta molto gustosa che ho preparato anch’io quando ho avuto a disposizione le materie prime.
Per il piedino di maiale non ci sono problemi, ormai questo animale viene macellato in tutto il periodo dell’anno e magari prenotandolo dal macellaio lo si ha facilmente.
Per fagioli e cornetti freschi dell’orto, c’è sempre qualche anima buona che me ne da e quando ci sono periodi di abbondanza basta chiedere.

Foto del web era in siti diversi

TALPÌN cui FASÛI - PIEDINO di MAIALE con i FAGIOLI
per 4 persone

300 g fagioli freschi ( fasûi )
4 scalogni
1 foglia di alloro fresca
300 g fagiolini ( vuaȋnis )
1 piedino di maiale già pulito ( talpìn )
foglie di basilico intere
2 pomodori medi
sale e pepe q.b.

Mettere in una pentola i fagioli freschi con il piedino, l’alloro, due scalogni e un ciuffetto di basilico intero.
Coprire con acqua senza sale e lessare il tutto per 1 ora circa.
Scolare, e conservare il liquido di cottura.
In un tegame soffriggere gli altri due scalogni tritati con poco olio, aggiungere i fasûi-
fagioli e lis vuaȋnis- cornetti spezzettati i pomodori spelati e tagliati a dadini e ancora un ciffetto di basilico.
Versare nel tegame un poco di acqua di cottura, salare pepare e aggiungere altra acqua o brodo vegetale finchè fagioli e cornetti saranno cotti per bene.
A parte spolpare il piedino, porzionarlo nei piatti e unire le verdure.
Un giro di olio sulle pietanze, ancora una spolverata di pepe se si desidera e servire con fette di polenta abbrustolita.

lunedì 24 gennaio 2011

Colàz di Consei - Ciambelle di Consiglio

Ogni luogo ha un prodotto con un nome diverso … ma gira e rigira gli ingredienti sono sempre quelli che la natura ci offre.
Grazie Adriana, ma quello che non mi hai ancora detto è perchè le chiamavano Ciambelle di Consiglio.
Le Ciambelle di Consiglio o meglio (Colàz di Consei in friulano) sono quasi dimenticate, Adriana di Sauris, in montagna, me ne ha parlato e quindi ho chiesto in giro alle nonnette che ancora ricordano.
Quelli che facevano erano abbastanza duri, dalla caratteristica forma di grossi grissini chiusi a otto o a ciambella noti anche nel Veneto come ” Bussolai “; ma siccome una nonnetta parlava di miele e spezie, mi ha un po’ depistato e credo che si riferisse più alle “Ciambelle forti”
”Colàz fuàrz”
Nelle ricorrenze festive in particolare della Cresima e del Santo Patrono … (San Pietro di Ampezzo, San Osvaldo a Sauris), venivano regalati dai padrini ai figliocci, confezionati in corone lunghe sino ai piedi.

Circolava il detto:
Cûi ca ha il santul
a l’ha Colàz (ciambelle)
(Chi ha il Santolo ha Ciambelle)

Mentre il detto veneziano è:
bezi, basi e bussolai
no i xe boni
se no i xe assai
(baci, soldi e bussolai, non sono buoni se non sono assai)

Mi sono stati dati dei pesi approssimativi e questa sera ho cercato di fare del mio meglio … considerato che con i lievitati non sono molto compatibile.
Al primo assaggio mi hanno detto che sono poco dolci … e alè ! questi vanno a fagiolo per me … ma ho dovuto ritirare il piatto, non erano tanti ma quei due avrebbero fatto in fretta a finirli come dessert.
Sono stata poco furba, nella preparazione dei cilindretti, avrei dovuto arrotolare l’impasto nello zucchero così sarebbero rimasti cristallizzati e invece li ho solo spolverati e sopra non è rimasto nulla.
Non sono venuti duri come pensavo, ma sono buoni.


COLÀZ di CONSEI – Ciambelle di Consiglio

per 17 ciambelline

250 g farina 0 Mettone
50 g zucchero
40 g burro
1 cucchiaino polvere d’arancia
13 g lievito di birra
1 dito di acqua calda
1⁄2 bicchiere birra Moretti
1 pizzico di sale

Lievitino
Sbriciolare in una ciotola il lievito di birra con 1 dito di acqua calda e stemperarlo.
Unire 1 cucchiaino di farina e mescolare sino ad ottenere una pappetta morbida.
Aggiungere 1 cucchiaino raso di zucchero, un pizzico di sale e amalgamare.
Coprire il recipiente con un tovagliolo e lasciarlo lievitare finchè raddoppia di volume (30 minuti circa).
Preparare intanto il burro fuso sciogliendolo sino a farlo diventare color nocciola.

Impasto
Versare nella ciotola del ken (oppure sulla spianatoia), la farina rimasta con lo zucchero, la polvere d’arancia, il burro fuso e il lievitino.
Mescolare qualche istante, aggiungere la birra e continuare ad impastare finchè si forma un impasto liscio e sodo.
Appoggiare l’impasto in una terrina, tagliare leggermente la superficie a croce, coprire di nuovo con il tovagliolo e lasciarlo lievitare nel forno spento con solo la lucina accesa per 2 ore.

Accendere il forno a 170°
Appoggiare sulla placca la carta forno.
Prendere dall’impasto dei pizzicotti di pasta, arrotolarli a cilindretto e chiuderli a ciambella tonda oppure a otto e sistemarli sulla placca.
Cuocere i dolcetti per 15 minuti circa … ogni forno ha i suoi tempi.

CONSIGLIO: dopo aver confezionato le ciambelline, copritele e lasciatele lievitare ancora una mezz'oretta e il forno lasciatelo pure a 180/190° (il mio forno fa cilecca)

POLVERE di ARANCIA
buccia di arancia senza il bianco
essiccata sul calorifero
tritata con il macinino del caffè
Pronta per tutte le preparazioni e non si sentono i pezzettini grattugiati.


*** Ricordate di arrotolare i cilindretti nello zucchero.

*** I più fortunati usavano la grappa al posto della birra.