Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
Vita genuina di montagna ... Voltois UD

sabato 21 maggio 2011

Cavolini di lusso

Mio suocero li chiamava cavolin di lusso. E in casa li spazzolano con molto piacere.


per 4 porzioni



CAVOLINI di LUSSO


per 4 porzioni



800 g di cavolini di bruxelles


200 g di speck


2 uova sode


80 g burro


pangrattato


prezzemolo



Mondare, lavare i cavolini, lessarli in acqua salata, scolarli e tenerli in caldo.


Rassodare le uova, sgusciarle e tagliarle a mimosa.


Lavare e tritare finemente il prezzemolo.


Sciogliere il burro in una padella, unire lo speck tagliato a dadini e rosolare per qualche minuto, aggiungere il pane grattugiato e lasciare insaporire.


Sistemare i cavolini su un piatto da portata, spolverarli con il prezzemolo, le uova mimosa e distribuire sopra lo speck con il pangrattato.


Gnam gnam uhuuuuu !!! (ululato felice) ^___^



Fave montanare

Fave fave !


In montagna non trovo il pecorino per accompagnarle come da tradizione, però si può ovviare con del buon speck di Sauris, e la preparazione che ne esce, e veramente buona.


Vecchia ricetta di mia suocera, ma che i miei uomini gradiscono sempre.


A voi la sentenza.



www.partecipiamo.it

FAVE MONTANARE


Per 4 porzioni



2 kg fave fresche


150 g speck tagliato a listarelle


1 cipolla bionda


1 spicchio di aglio


1 scatola di passata di pomodori


1 bicchierere di tocai friulano


1 cucchiaio colmo di pesto al basilico


olio q.b.


sale e pepe



Sgranare le fave e tenerle a parte.


Tritare la cipolla, l’aglio e affettare lo speck e soffriggerli in un tegame con olio.


Unire le fave, il vino, salare e pepare.


Cuocere per 15 minuti.


Aggiungere la passata e cuocere altri 5 minuti sino a cottura delle fave.


Restringere il sughetto, spegnere e mescolare insieme il pesto.


Servire calde.




venerdì 20 maggio 2011

Trote tirolesi

Ecco una ricettina sfiziosa molto gradita dai miei uomini e nipotini quando vengono.
Certo le trotelle appena pescate le trovo in montagna … e me le fornisce uno dei miei tanti amici speciali.
Niente foto naturalmente, queste trote speciali sono ottime calde e vengono fritte in una padella ma solo due per volta.
foto ripresa dal web www.sulle tracce dello speck


TROTE TIROLESI


½ bicchiere di olio del Garda
sale pepe q.b.

per 4 porzioni
4 trotelle
8-12 fette di speck
timo
maggiorana

Eviscerare le trotelle, lavarle e asciugarle.
Salare dentro e fuori il pesce.
Portare a ebollizione un pentolino di acqua , tuffare 8 fette di speck, scolare e asciugare subito.
Fasciare le trotelle con 2 fettine di speck sbollentato e fissare con uno stecchetto.
Friggere nell’olio insieme alle 4 fettine di speck rimaste, cuocere per 5 minuti da ambo le parti il pesce, scolare e servire su un letto di insalata guarnite dalle fettine di speck fritte.
A piacere spolverare con timo e maggiorana tritati.

domenica 15 maggio 2011

Catalogna puntarelle in insalata

Le puntarelle sono un’altra prelibatezza che stanno avendo molto successo anche da noi.
Verdura laziale per antonomasia, conosciuta anche nelle regioni limitrofe, ma qui al nord “una signora sconosciuta” sino a qualche anno fa.
Si prepara cruda se è fresca, altrimenti spadellata è altrettanto buona.
La preparazione delle puntarelle in insalata è un po’ laboriosa, ma ne vale la pena.


CATALOGNA PUNTARELLE in INSALATA
per 2 porzioni


500 g di puntarelle (solo le cimette)
3 filetti di acciughe salate dissalate, spinate, lavate e asciugate
1 spicchio d'aglio
olio
aceto
sale e pepe

Staccare solo le cimette, scartare il torsolo che in genere è vuoto e le foglie lunghe tenerle per altre preparazioni.
Lavare le cimette, tagliarle finissime per il lungo e metterle in una bacinella con acqua, ghiaccio e mezzo limone schiacciato (facoltativo).
Lasciare riposare la bacinella in frigorifero almeno mezz’ora, in questo modo si arricciano per bene.
Al momento di servirle, scolarle, asciugarle e versarle in una terrina.
Condirle con sale, pepe, acciughe tagliate a pezzetti, aglio tritato fine, olio e poco aceto.
Mescolare e servire.

*** Gli stessi condimenti possono essere frullati e cosparsi sulle puntarelle.


Catalogna alla carbonara

La cicoria catalogna è una verdura amara e non a tutti piace.
E’ un alimento sano, puro e forte, insieme a tutte le verdure amare che crescono generalmente in primavera, la cicoria purifica l’organismo.
La cucino spesse volte, ora si trova sui banchi dei supermercati in tutte le stagioni, di solito la faccio lessata e poi condita con olio, sale, pepe e alcuni pezzettini di aglio per insaporirla.
Cucinata alla carbonara è un pasto completo ed è una prelibatezza, i miei uomini la mangiano sempre volentieri.

CATALOGNA alla CARBONARA
per 2 porzioni

400 g di cicoria catalogna
100 g pancetta affumicata a cubetti
1 spicchio di aglio schiacciato
3 uova (1 a persona e 1 per la pentola)
sale e pepe q.b.
olio ex v di oliva

Lessare la catalogna pulita, tagliata a pezzi di 5 cm circ.
In una padella rosolare nell'olio la pancetta, con uno spicchio d'aglio leggermente schiacciato.
Quando l'aglio è ben abbrustolito, toglierlo e unire la catalogna.
Lasciarla insaporire e poi aggiungere le uova leggermente sbattute.
Salare, pepare mescolare e appena le uova si sono rapprese più o meno come desiderate, servire caldo.

*** 3 uova (1 a persona più 1 per la pentola)
Leggenda vuole che mescolando la pasta o le verdure alla carbonara direttamente in padella, al momento di servire nei piatti, un po’ di residui di uovo rimangono attaccati alla padella stessa e quindi i commensali non mangiano più 1 uovo intero ma soltanto una parte.

Sugo di anatra al Teroldego o al Raboso

E’ una mia vecchia ricetta già pubblicata nei forum di cucina.
Ottima per condire dei bigoli, spaghettoni, pappardelle e anche riso o orzo bolliti.
Il teroldego, è il più importante vitigno autoctono a bacca rossa del Trentino


Sugo di ANATRA al TEROLDEGO o al RABOSO
per 4 persone
1 anatra possibilmente disossata
passata di pomodori
2 cipolle
2 carote
1 costa di sedano
4 chiodi di garofano
una spolverata di cumino
un bicchiere di teroldego o refosco
sale e olio extra vergine di o

Togliere la pelle e tritare grossolanamente tutta la carne dell’anatra e tenerla a parte.
Preparare un battuto con le carote, le cipolle, il sedano e soffriggerle in padella per 10 minuti insieme ai chiodi di garofano.
Unire la passata di pomodori e cuocere ancora per 5 minuti.
Rosolare la carne tritata dell’anatra, alzare la fiamma, versare il vino e lasciare evaporare.
Salare e spolverare con il cumino.
Cuocere piano col coperchio a fuoco moderato, finchè la carne è ben cotta e il sughetto ristretto.
07/12/06

Vitigno di raboso dal picciolo rosso - foto prelevata da internet


*** di solito con la pelle, bruciacchiata, lavata, e tagliata a pezzettini, faccio i ciccioli.
In un pentolino mettere la pelle tagliata a pezzettini, qualche aghetto di rosmarino e aglio, rosolare con poco olio finchè i ciccioli sono ben abbrustoliti.
Scolare eee …. I cicciolini spariscono e il grasso rimasto lo uso per le patate arrosto. (ce nìè talmente poco che non si fa indigestione ^___^



Vecchio sistema di pigiatura dell'uva ... foto prelevata da internet