Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
Vita genuina di montagna ... Voltois UD

sabato 8 settembre 2012

Melanzane in caponata alla montanara

Lo so, neppure da paragonare alla caponata classica siciliana, in sicilia ci sono quasi tante caponate quanti sono i baccalà in Portogallo.
La mia è rivisitata e fatta alla montanara ^____^ ma vi assicuro che è molto buona e vedrò mentre scrivo come chiamarla.


MELANZANE in CAPONATA alla MONTANARA
per 4 porzioni

1 melanzana tonda grande
1 peperone rosso
1 cipolla bianca
2 gambi di sedano rapa (questi gambi sono più piccoli del sedano normale)
pomodorini ciliegino a piacere
1 bicchiere vino bianco Friulano ex Tocai
4 pezzi di speck da 1 hg
olio q.b. per le melanzane
burro q.b. per lo speck
brodo vegetale
sale e pepe q.b.

Tagliare a pezzetti le melanzane, i peperoni, il sedano, a fette non troppo sottili la cipolla e in 4 i pomodorini.
Mettere tutto a freddo in una padella wock con l'olio e far rosolare allegramente senza coprire.
Appena inizia ad arrossire, salare, pepare e versare 1/2 bicchiere di vino.
Chiudere con il coperchio e portare a cottura con il fuoco basso.

In un'altra padella, sciogliere il burro e appoggiare lo speck senza sovrapporre le fette, rosolare per bene ed infine versare l'altro mezzo bicchiere di vino.
Cuocere piano, finchè il sughetto si è rappreso.
(In foto non lo vedete, ho dovuto nasconderlo appena cotto perchè c'erano zampette veloci che giravano in cucina).


venerdì 7 settembre 2012

Pie di pollo

PIE di POLLO o Chiken Pie è un piatto tipicamente inglese, si tratta di una torta o sformato di pollo cremoso contenuto in un guscio di pasta brisé.
Quando vado a Londra da mia figlia, mi porta sempre da Selfridge a gustarne con ingredienti diversi, avevo già provato a fare qualche cosa, ma ieri sera ho visto questa bella ricetta di
e ho deciso di provarla.
Non ho preparato la pasta brisé come da ricetta originale, perchè in casa avevo altro da smaltire, in ogni caso era veramente buona, da provare senz'altro di nuovo.





PIE di POLLO
per 4 porzioni portata unica

brodo di pollo o anche di dado
burro q.b.
farina q.b.
300 g funghi champignon
olio q.b.
panna 1 piccola confezione
pepe q.b.
300 g petto di pollo
1 porro grandino – la parte bianca
1 manciatona di prezzemolo tritato
Sale q.b.
1 uovo
100 ml di vino bianco Friulano ex tocai

1 confezione di pasta brisè + 1 confezione di pasta sfoglia (questo passava il mio convento stamane)
Altrimenti preparare la pasta brisè come descritto qui http://ricette.giallozafferano.it/Chicken-pie.html
Cosa che non ho fatto perché dovevo consumare ciò che avevo in casa.

Per il ripieno:
Tagliare il pollo a dadini, tagliare il porro a rondelle sottili e i funghi a fette.
Appassire i porri in una larga padella con poco olio, unire e rosolare il pollo ed infine aggiungere i funghi.
Versare il vino, salare, pepare e portare a cottura con il sughetto ben ristretto.

Crema:
In un tegame sciogliere il burro, aggiungere la farina e mescolare bene per non fare grumi.
Aggiungere il brodo di pollo e lasciare addensare a fuoco basso,

Questa crema (tipo bechamella) va aggiunta al pollo insieme al prezzemolo e alla panna, aggiustare di sale e pepe se occorre e lasciare raffreddare.

Confezione:
In una tortiera di ceramica, inserire come base la pasta brisé con la sua carta forno.
Versare il pollo nel guscio della brisé e coprire con un coperchio ricavato dalla pasta sfoglia, tagliato su misura.
Chiudere i lembi della brisè sopra alla sfoglia.
Praticare un intaglio al centro della sfoglia per far sfiatare il vapore, guarnire il coperchio con gli avanzi della pasta e infornare.

Forno caldo 200° per 50 minuti.
Lasciare riposare almeno 15 minuti e servire caldo.



Fetta di sformato di pollo - foto fatta con premura, rende poco l'idea


Simil bechamell fatta con brodo di pollo - panna e prezzemolo


Porro pollo funghi e vino - lasciato rapprendere bene il sughetto


Sformato o pie di pollo confezionato ... mi sono dimenticata di spennellare con l'uovo


Pie di pollo cotta ........ gnam gnam ottima

Mele in doppiopetto

Questo è un archivio mio e non un blog vero e proprio ... io catalogo le mie ricette, se vi sta bene l'idea sono contenta, altrimenti non seguite anche i miei pasticci.
... questo era veramente buono, ho ricevuto complimenti dal maritorso, cognato, e Maria la mia amica.
L'idea è partita dalle sfoglie che avevo acquistato per tutti gli arrivi e che ormai erano in scadenza ... 
per evitare il giorno fatidico, le ho sfruttate al meglio ^_____^


MELE in DOPPIOPETTO
^_______^
per 8 porzioni

2 confezioni di pasta frolla tonda
2 confezioni di pasta sfoglia tonda
4 mele divise a metà
marmellata alle more
latte

Iniziare con una confezione di sfoglia e una di frolla ... dividerle in 4
Dividere le mele a metà, sbucciarle e togliere il torsolo.
Nel  buchetto del torsolo inserire 1 cucchiaino di marmellata (mettete quella che avete), di more.
Appoggiate la mezza mela sopra ad un triangolo di pasta sfoglia, chiudetela e poi appoggiate il tutto sul triangolo di pasta frolla. chiudete bene anche questo pacchetto e trasferite tutto su una teglia foderata con carta forno inumidita.
Procedete in questo modo anche per le altre sfoglie ... in tutto vi vengono 8 mezze mele vestite in doppio petto ^___^ (hanno due involucri che si sovrappongono).
I miei assaggiatori hanno chiesto il bis e la mia mezza era senza marmellata ... maremma marmellatosa ! 

Il canto del chiu "L'assiuolo"


Da piccola devo essere stata una bambina tremendina, perchè nonostante la nonna mi dicesse di fare la brava altrimenti arrivava il lupo cattivo, di paura non ne avevo.
Purtroppo mi impressionavano i racconti che i vecchi facevano sui gufi e le civette e questo per diversi anni è stato per me uno spauracchio sentito.
C'è voluto il ricordo di una bellissima poesia di Giovanni Pascoli messa sul forum http://www.ilcortiledellematte.com/forum/viewtopic.php?f=34&t=4210
per ricordarmi di aver smesso di avere paura di queste bestioline alle elementari, quando avevo studiato a memoria questa poesia.
Ricordo l'insegnante che ci spiegava quanto fossero belli e interessanti e utili questi animali e così anche quello spauracchio se ne andò.
Qui in montagna sino a qualche sera fa, si sentiva il canto del Chiu, le finestre erano aperte e da lontano il loro canto arrivava sino a noi ... 
Il Canto del chiu di Giovanni Pascoli ve la propongo e vi passo un paio di immagini molto belle che ci sono sul veb, ci sono anche i link, così potete consultare i siti.

https://encrypted-tbn3.google.com/images?q=tbn:ANd9GcShiDcp7lWDGQS9b6cGTDC2EVfCF8si4GX03sm19j7D7UoZgGHt

http://www.tartasicilia.it/assiolo/6080_1107018551987_1122489323_30269871_2419662_n.jpg

L’assiuolo

Dov’era la luna? ché il cielo
notava in un’alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla. 
Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù… 
Le stelle lucevano  rare
tra mezzo alla nebbia di latte:
sentivo il cullare  del mare,
sentivo un fru fru  tra le fratte;
sentivo nel cuore un sussulto,
com’eco d’un grido che fu.
Sonava lontano il singulto:
chiù…
Su tutte le lucide  vette
tremava un sospiro di vento:
squassavano le cavallette
finissimi sistri  d’argento
(tintinni a invisibili porte
che forse non s’aprono più?...);
e c’era quel pianto di morte…
chiù…
Giovanni Pascoli

Spero che vi sia piaciuta, buona giornata a tutti

giovedì 6 settembre 2012

Zuppetta di molluschi

Lo so, ci casco sempre come una pera cotta.
Driiin ! Rosetta, per questa sera hai impegni ?
no perchè ?
Un nostro amico è tornato da da Grado poco fa con una cassetta di molluschi assortiti, per questa sera cosa ci prepari ? noi partiamo subito da UD e siamo lì per 1/2 giorno ma ho già pronto, ce lo portiamo dietro.
Ecco, e mò mi attacco al tram, che fare ? di sera senz'altro una zuppetta e va bene ho deciso così.
Quasi quasi i molluschi sembravano pesati, meno male che erano già puliti, altrimenti sarei ancora qui a togliere barbigli e a lavarli.
Per fortuna la mia amica ha diverse pignatte di terracotta più o meno grandi e quindi mi sono barcamenata bene nella sua cucina-museo.
No foto, la macchina fotografica era a casa e i famelici non avevano tempo di aspettarmi.


ZUPPETTA di MOLLUSCHI
per 6 porzioni

Pane casereccio tagliato a fette tostate e strofinate con aglio

300 g di fasolari
300 g tartufi di mare
300 g datteri di mare
300 g vongole
300 g cozze
6 gamberoni giganti (questi li avevo io congelati)
3 spicchi di aglio
prezzemolo tritato fine
peperoncino
olio

Per il brodo
1 cipolla
1 carota piccola
1 zucchina
1 pezzo di gambo di sedano
12 pomodorini ciliegini
1 cucchiaio di triplo concentrato Mutti
1 dado
3 cucchiaini di curry piccante
8 tazze di acqua calda
+ acqua formata dall'apertura dei molluschi, filtrata

Preparare un soffritto con mezza cipolla, mezza carota, mezzo gambo di sedano tritati finemente.
Preparare le rimanenti verdure tagliate a dadini e i pomodorini tagliati in 4. 
Preparare 2 fette di pane tostato e strofinate di aglio per ogni commensale.

In una pentola di coccio rosolare con l'olio le verdure tritate, appena la cipolla inizia ad insaporire, aggiungere le altre verdure, insaporirle leggermente e poi versare sopra le tazze di acqua calda.
Portare ad ebollizione e nel frattempo insaporire con il dato, il curry e il concentrato di pomodoro.
Cuocere le verdure per una ventina di minuti e prima di spegnere unire i gamberoni - spegnere dopo 5 minuti e tenere al caldo, alla fine aggiungere il liquido di cottura dei molluschi, preventivamente passato attraverso un telo fine.

Mentre cuoce il brodetto, versare un poco di olio in una larga padella, appoggiare in un solo strato i molluschi suddivisi per tipologia.
Spolverarli con un poco di aglio e prezzemolo tritato, un poco di peperoncino, chiudere con il coperchio e portare ad ebollizione finchè le valve si sono tutte aperte. (scartare quelle che restano chiuse).
Dividerle nelle cocotte individuali tenute al caldo nella stufa e proseguire nella cottura dei molluschi.
Alla fine appoggiare nelle cocotte due fette di pane tostato strofinate di aglio e un poco di brodo con un gamberone.

mercoledì 5 settembre 2012

Orecchiette montanare

Altra ricettina buona buona che ho riesumato dal mio vecchio archivio. Come ho già detto altre volte, la zucca è molto versatile, si accosta perfettamente agli altri cibi e quindi si può cucinare in mille modi.
Ho scelto questa ricetta perchè di zucche ne ho e domani vorrei cimentarmi per la prima volta a preparare le orecchiette da sola ... se sarò capace ^___^


 
ORECCHIETTE MONTANARE
Ingredienti per 4 persone

400 g di orecchiette (io ne calcolo solo 80 g a testa altrimenti il condimento neanche si sente)
400 g di zucca ... l'ho fatta anche con il verzottino ed è molto buona)
400 g di salsiccia
150 g di formaggio montasio fresco latteria
50 g di montasio grattugiato
una cipolla
1 spicchio di aglio
½ bicchiere di vino bianco Friulano ex tocai
burro q.b.
sale, pepe

Togliere la scorza dura, i semi alla zucca e tagliarla a dadotti.
Tritare la cipolla e l’aglio e dorarli a fuoco basso con il burro in una larga padella.
Unire la salsiccia sbriciolata e lasciarla leggermente rosolare.
Aggiungere la zucca e il vino bianco.
Salare, pepare e cuocere piano fin quando la zucca è cotta.
Cuocere a parte le orecchiette, scolarle e unirle alla zucca con il montasio latteria tagliato a dadini e un poco del montasio grattugiato.
Mescolare e versare il tutto in una teglia foderata con carta forno bagnata e strizzata.
Spolverare con il rimanente formaggio e infiocchettare la superficie con qualche ricciolo di burro.
Infornate per 15 minuti circa per gratinare, stando attenti che la superficie non si secchi, nel forno già caldo a 200° .

martedì 4 settembre 2012

Salsiccia cipolla zucca e patate

E' stagione ragazzi, e per noi zucche sono sinonimo di autunno, di ricette gustose e calde ... forno acceso eee
In questa giornata uggiosa sto riguardando vecchie ricette che ho messo in alcuni forum di cucina così mi rinfresco le idee e preparo le pietanze che so che piacciono a noi, foto niente a quei tempi non ero di macchina digitale munita ^_____^.
Questa è una foto del veb e vi dico che in genere uso la zucca verde qui sotto o quella gialla lunga qui di fianco.


SALSICCIA CIPOLLA ZUCCA e PATATE
per 2 porzioni

3 salsicce di maiale (come da foto)
1 cipolla grande bianca
1 patata grande
2 fette di zucca
olio sale
Aprire un angolo della stagnola e versare nella teglia poca acqua calda, richiudere e infornare per 1/2 ora circa.

Le salsicce le potete cucinare in due modi:
tagliate a fette grosse e rosolate in una teglietta da forno
oppure grigliarle sulla bistecchiera per la cottura ai ferri

Appena è pronta la salsiccia, coprirla con la cipolla affettata sottilmente, sopra uno strato di zucca tagliata sottile ed infine la patata anch'essa tagliata a rondelline sottili.
Salare (aggiungere qualche aroma che a voi piace) e sigillare il tutto con la carta forno o la stagnola (come se fosse un coperchio).
Lasciare riposare un'oretta e intanto preriscaldare il forno a 200°.


Quando togliete la stagnola, se il sughetto non si è rappreso, passate un attimo la teglia sul fornello.

lunedì 3 settembre 2012

Al Pura Ristorante Albergo

Quest'anno con gli amici sono andata un paio di volte al Ristorante " Al Pura "  la cordialità e l'ospitalità di Gianpietro e Nilla, sono state impeccabili, e come al solito i cibi sono stati gradevoli, gustosi e abbondanti.
Del ristorante Al Pura  vi avevo già parlato qui: 
e questa volta vi presento alcuni dei piatti gustosi che sono stati serviti.
Se passate da queste parti, andateci con la vostra famiglia, ne vale la pena. Volendo, ci sono anche delle camere e potete trascorrere un bellissimo fine settimana.



Gnocchi con sugo d'anatra


Crostata ai frutti di bosco, il guscio della crostata era veramente ottimo e naturalmentenel complesso la crostata era ottima


^____^ Questo salame servito come antipasto era fantastico e l'ultima fetta rimasta, me la sono divisa con uno degli amici


Crostino con salmone


Questa è solo una parte degli affettati  serviti come antipasto e accompagnati da verdure della casa.


Salame all'aceto, ve lo consiglio è veramente buono


Salame all'aceto con polenta


Gnocchi con sugo di lepre


Verdure cotte e crude


Camoscio alla piastra con crema di balsamico 


Sempre camoscio ... non credevo che questo tipo di carne fosse così morbida, delicata e senza retrogusto di selvatico


Tagliata di vitello