Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
Vita genuina di montagna ... Voltois UD

sabato 14 settembre 2013

Fagiolata messicana

Non ditemi che non vi piacciono i fagioli ... da piccola a tavola c'era polenta, fagioli,  e ritorno.
Nella stagione dei fagioli freschi e poi per l'inverno e buona parte della primavera c'erano fagioli secchi.
Nonna Maria era divina, li sapeva cucinare in talmente tanti modi, che non ti accorgevi neppure che sempre fagioli erano.
Quando poi faceva la "polenta infasolà", aveva anche qualche mio amichetto che la guardava languido, finchè non aveva la sua fettina (che peraltro nonna non lesinava) ... c'era miseria, e ci si scambiava sempre qualche cosa per riempire lo stomaco.
L'altro giorno avevo voglia di fagioli ma in casa avevo solo una scatoletta di fagioli rossi e quindi ho pensato subito ai fagioli messicani ... ed eccoli a modo mio.


FAGIOLATA MESSICANA
per 1 porzione abbondante

1 scatola piccola di fagioli rossi Bonduelle
30 g peperoncini rossi
1 falda peperone giallo
1 falda peperone verde
150 g cipolle ramate
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 foglia di alloro
1 punta di zucchero (per mitigare l’aspro dei pomodori)
2 spicchi di aglio (a me piace abbondare) ma voi fate secondo i vostri gusti
poco burro
poco olio
brodo vegetale
salsa messicana

In poco burro sciolto, rosolare leggermente la cipolla con l’aglio tritato, aggiungere i peperoni tritati molto finemente e rosolarli ancora un poco insieme.
In un pentolino a parte  riscaldare l’olio, aggiungere il concentrato di pomodoro, scioglierlo magari con un filino di brodo vegetale e aggiungerlo al soffritto.
Unire l’alloro, lo zucchero di canna, il sale ed il pepe bianco.
Versare poco brdo e cuocere per mezz’ora circa.
Unire i fagioli, 2 cucchiai di preparato di salsa messicana e ancora brodo vegetale quando serve.
Cuocere ancora  una mezz’oretta e servire caldi.

Nella mia porzione ho tagliato un cipollotto fresco, ho aggiunto ancora pepe bianco e un filino di olio crudo.

venerdì 13 settembre 2013

Meraviglie dei nostri cieli

Da tempo nei cieli in prossimità delle nostre cime (che raggiungono dai 1600 ai 2100 mt) si vedono delle bellissime poiane o meglio falchetti che volteggiano e gridano in cielo.
Ormai volano abbastanza spesso sopra  le nostre teste richiamando con le loro stridule grida i nostri sguardi benevoli verso il cielo.
Che bello seguire il loro volteggiare lassù, pensavamo che fossero poiane e invece i cacciatori ci dicono che sono falchi importati sulle nostre montagne una decina di anni fa per ripopolare la zona, poiché i falchi erano ormai scomparsi.
Le loro planate, le picchiate verso la possibile preda annidata in mezzo ai boschi, il loro riprendere il volo seguendo le correnti, a volte vicini vicini che ti sembra di accarezzarli e un attimo dopo solo dei puntini lontani verso le cime ... è un’emozione che auguro a tutti gli amanti della natura di provare.
Tempo fa avevo scritto ad un'amica di questa bellissima esperienza, a quel tempo c'era solo mamma falco che probabilmente insegnava al suo pulcino a volare ... ora il mio Matteo è riuscito a fotografarne 3 e sono felice di trasmettervi le foto.









Falchetto foto del web


Poiana foto del web

giovedì 12 settembre 2013

Aringhe affumicate

Il mio Matteo ha trascorso una bellissima settimana di ferie con la morosina Maria, alle Isole Faroe ... inutile dirvi che ho viaggiato con loro grazie alle bellissime immagini che mi hanno inviato, prima via internet ed ora con un bellissimo reportage fotografico.
Non vi metto tutte le immagini, i miei ragazzi sono giustamente gelosi delle loro foto, ma vi parlo dei bellissimi regali che mi hanno portato.
A parte alcuni diversi tipi di salmoni, mi hanno portato anche alcune scatolette di aringhe affumicate ... (lui sa che sono golosissima, per me baccalà e aringhe sono i cibi, i ricordi, i profumi dell'infanzia), profumi e sapori antichi ma che mi ritornano alla mente gustando questi diversi e nuovi  prodotti che non riesci a trovare al di fuori del loro territorio o territori vicini.



Isole Faroe - Islanda



ARINGHE AFFUMICATE 
per 1 porzione (pranzo) ... per stuzzichini le porzioni cambiano)

1 scatoletta di aringhe affumicate
melanzane ai ferri
sott'aceti
cipollotto fresco
pepe macinato al momento
un filino di olio

Sgocciolare il liquido di governo delle aringhe.
Appoggiarle nel piatto e guarnirle con le melanzane, i sott'aceti e il cipollotto fresco affettato sottilmente.
ssssttttt ... avevo 4 fette di polenta bianca grigliata.
... nù 'babà ^_____^


Bravissimi ragazzi, qui in Italia non si trovano queste buonissime aringhe ... la prossima volta portate anche me ??? magari conosco un bravo vichingo che me le spedisce all'occorrenza ^_____^


Vecchia nave vichinga


Pesci all'aria ad essiccare


Scatoletta di aringhe affumicate


Pulcinella di mare (Fratercula arctica, Linnaeus 1758), nei paesi di lingua Inglese noto comunemente come Puffin, è un uccello di medie dimensioni (circa 30 cm)
Popola i mari e le coste dell'Atlantico settentrionale, solitamente nei mesi estivi.
Importante la sua presenza sulle coste islandesi.
È facilmente riconoscibile per via del suo becco triangolare, di colore rosso, giallo e blu, che ne fa un soggetto fotografico molto ambito.
Le guance sono grigie, la parte superiore nera e quella inferiore bianca. Le zampe sono rosso arancione.


Uno dei tanti fari


Oche Faroe


Bellissimo caprone


Amarcord che uccelli sono ... so che ci sono intere colonie


Paese tipico delle Faroe


Caratteristica di parecchie case


Coste inquietanti dele Isole Faroe


Altre case tipiche delle Isole Faroe


I cannoni non mancano sulle coste più esposte

mercoledì 11 settembre 2013

Trote di monte

Io vivrei di pesce un giorno si e un altro si, ma il mio gentile consorte tratta il pesce come i bambini quando gli si propina cibo che non desiderano ... il bolo del cibo viaggia da una guancia all'altra, fin quando non lo deglutisce con un bicchiere di acqua.
Ebbene, forse sono riuscita, dopo diversi tentativi, di farglielo mangiare serenamente.


TROTE di MONTE
3 porzioni abbondanti

4 trote medie di allevamento (di montagna)
1 patata grande
3 limoni
1 hg di speck
3 arrosticini rimasti dalla cena
1 piccolo porcino
2 uova
sale q.b.

Nel boccale del kenwood inserire gli arrosticini sfilati dal bastone, lo speck e frantumare a motore acceso.
Unire la polpa delle trote accuratamente spinate, il piccolo porcino, il sale e macinare bene il tutto.
Nella teglia degli arrosticini, dove c'era un poco di condimento, ho schiacciato coi rebbi della forchetta la patata sbucciata, le uova e con una manina ho amalgamato tutto per bene.
Non ho aggiunto ne farina ne pane grattugiato. con quel poco sugo degli arrosticini le polpette sono rimaste compatte.
Man mano che le ho preparate, le ho appoggiate sulla placca del forno foderata con carta forno.
Così com'erano le ho messe nel forno caldo a 180° finchè sono diventate dorate da ambo le parti.
Insalatina dell'orto e via.


Le polpette si sono aperte un poco perchè le ho schiacciate con i rebbi della forchetta per appiattirli di più.


martedì 10 settembre 2013

Pesto ai semi di senape

Da poco tempo ho scoperto i semi di senape e li sto usando un poco su tutto, questo pesto non è il pesto originale, se volete chiamarlo farlocco fate come volete, ma è d'un buono galattico.
Se volete trovare un altro nome, fate pure ... io intanto lo mangio


PESTO ai SEMI di SENAPE
per 3 vasetti

basilico profumato dell'orto (a occhio era una bella terrinetta pressata)
50 g pinoli
40 g pistacchi
100 g formaggio montasio grattugiato
sale grosso
2 cucchiai  di semi di senape
1 spicchio di aglio
olio buono

Lavare velocemente e asciugare molto bene il basilico (con il mulinello asciuga insalata).
Nel boccale del kenwood inserire i pinoli, i pistacchi, lo spicchio di aglio, i semi di senape, un poco di formaggio e sale grosso a discrezione.
Avviare il ken per frantumare la frutta secca col sale.
Appena questi sono ben sminuzzati, inserire tutto il basilico e il rimanente formaggio.
Avviare di nuovo il ken e nel frattempo versare a filo l'olio.
Di tanto in tanto controllare la consistenza del pesto che deve diventare una crema non troppo asciutta.
Ormai, come tutti sanno, quando si condisce la pasta il pesto va diluito con qualche cucchiaiata di acqua di cottura della pasta.

lunedì 9 settembre 2013

Tacconelle al pesto nero

Figuriamoci se non faccio la mia pasta preferita, vi presento la mia ultima preparazione ... e non dite che mi piace solo quella pasta, vi spiego subito il perchè 


TACCONELLE al PESTO NERO
per 1 porzione

50 g di pasta formato tacconelle
formaggio montasio a discrezione
2 cucchiai del mio pesto nero
2 cucchiai di acqua di cottura della pasta
olio poco

Cuocere la pasta e condirla con 2 cucchiai di pesto nero, acqua di cottura e poco olio.
Mescolare eee gnam gnam


*** Sapete qual'è la pena di chi è a dietaperennedipendente ? non poter mangiare come vuole la pasta.
Sono golosa di pasta però ho imparato a mie spese che se uso la pasta grande tipo manicotti, tortiglioni, eliche ecc, sulla bilancia sono veramente pochini e la tentazione di aggiungerne ancora 3 o 4 pezzi è grande ... ma poi la bilancia sale e diventano 80 o più g.
Ora la pasta mi piace al dente e la pasta grossa, cuocendola al dente, rimane pochina e si resta insoddisfatti.
Le tacconelle rendono, ne pesi 50 g, le cuoci come vuoi, però nel piatto te ne trovi una bella porzioncina e ti alzi da tavola felice.
Provare per credere.