Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
Vita genuina di montagna ... Voltois UD

sabato 8 febbraio 2014

Filetti di merluzzo alle nocciole

Gira e rigira e il mio amore per il baccalà salta sempre fuori.
- Ormai tutti lo sapete che il baccalà non è altro che il merluzzo fresco eviscerato e conservato sotto sale
- e che lo stoccafisso (stock fisch) è il merluzzo eviscerato, legato a due a due e lasciato seccare all'aria a cavallo di bastoni bastoni sospesi, nelle Isole Lofoten.
In mancanza di queste due materie prime, non disdegno i filetti di merluzzo che peraltro sono teneri e buonissimi.
Vi propongo una mia vecchia versione, che mette d'accordo tutti qui in famiglia.


Isole Lofoten foto del web

FILETTI di MERLUZZO alle NOCCIOLE
per 2 porzioni (quando si tratta di pesci, le mie porzioni sono sempre abbondanti)

                               
Foto del web
1 confezione di merluzzo
4 acciughe sott'olio
60 g nocciole senza pellicina
4 cucchiai di pangrattato
1 pizzichino di ariosto (è un insaporitore per arrosti) ma vi assicuro che è fantastico
olio
per chi lo desidera, un goccio di vino bianco secco per sfumare

Tritare le nocciole con le acciughe e mescolare con il pangrattato
Passare i filetti in questo composto (e impanarli molto bene)
Versare un filo d'olio in una padella e dorare i filetti, sfumare con un goccio di vino bianco secco o anche con brodo di pesce (fatto con poco dado ... ne basta veramente poco) e portare a cottura per una decina di minuti.

*** Servire i filetti su un letto di radicchio trevigiano stufato al forno ... questa ricetta a domani ^_____^

venerdì 7 febbraio 2014

Penne al forno con il sugo di carciofi

E se vi capita di avere del sugo che vi rimane dopo la cottura dei carciofi ??? Io l'ho sempre usato per condire la pasta oil riso ... ma questa volta ne a vevo veramente tanto, era per condire almeno 4 porzioni di pasta e poi c'era qualche foglia e c'erano i gambi che ho schiacciato per benino nel sugo.
Dopo due giorni di neve chiusa in casa, le idee si sono aguzzate ed ecco cosa ho combinato.
I miei clienti hanno molto apprezzato.

PENNE al FORNO 
con SUGO DI CARCIOFI
per 4 porzioni

I carciofi li avevo cucinati con olio, prezzemolo, aglio e sale.
Ho preparato la bechamell direttamente nel sugo dei carciofi con 1 lt di latte senza addensare troppo il preparato.

Cuocere la pasta, scolarla al dente e condirla in una capiente terrina, con la bechamelle.
Trasferire tutto in un contenitore antiaderente da forno
Spolverare con formaggio grattugiato montasio
Guarnire con cubetti di zucca cotta al forno
Forno caldo 200° cuocere per 20 minuti circa.

*** La pasta al forno, lasciata riposare una decina di minuti, si addensa meglio.

Il mio è stato un esperimento veloce e molto gradevole.


Bechamell preparata direttamente nel sugo dei carciofi


Pasta pronta da infornare


Pasta pronta da servire


Questa è la neve rimasta nel nostro orto sino a ieri mattina ... ora un poco è diminuita, grazie all'abbondante pioggia caduta.

giovedì 6 febbraio 2014

Scuète frante

Al di fuori di questa zona, nessuno conosce la SCUÈTE FRANTE, è una ricotta che alcuni casari cercano di riportare alla ribalta. 
Ve ne avevo già parlato qui:
http://ilfogolar.blogspot.it/2013/01/scueta-franta-ricotta-franta.html, 
ma devo dire che le tecniche di lavorazione, non sempre incontrano il mio favore.
Quella che vedete me l'ha portata la mia amica Adriana di Sauris, la prepara lei direttamente e confermo che è veramente ottima, poco acida e senza sapori extra con erbe o altro.

SCUÈTE FRANTE
Per la ricotta frantumata (questa è la traduzione italiana), si mette la ricotta in un recipiente di legno e si sala. 
Si mescola, si comprime e si chiude con un coperchio di legno ed infine si mettono dei pesi e si lascia stagionare per alcuni mesi.
Se non erro la mia amica corregge l'acidità della ricotta, aggiungendo panna pura almeno un paio di volte durante la maturazione.

Grazie Adriana, ho mangiato dei bocconcini di pane fresco con la tua scuète ... libidine pura.
Peccato non avere polenta calda ... ma provvederò la prossima volta.




mercoledì 5 febbraio 2014

Sugo di vongole e tonno

Questa preparazione era nata per condire dei buoni spaghetti ma ha fatto un percorso diverso.
Al sabato la mia amica Adriana di Sauris mi porta spesso polenta e frico, a Carlo piace parecchio e quindi gli lascio volentieri anche la mia porzione di frico.
E io ??? bè, per non spignattare di nuovo, mi sono presa una generosa porzione di sugo e l'ho mangiato con la polenta. Ottimo pranzetto e felici tutti e due.

SUGO di VONGOLE e TONNO
per 2 porzioni

1 vasetto di vongole
1 scatoletta piccola di tonno sgocciolato
10 olive nere snocciolate
1 cucchiaio di capperi in salamoia
1/2 peperone piccolo e carnoso
1 scalogno
1 spicchio di aglio
olio
sale e pepe

Affettare finemente lo scalogno, tritare l'aglio, tagliare a fettine il peperone e mettere tutto in un tegame con l'olio.
Rosolare per qualche istante e poi unire l'acqua di governo delle vongole.
Cuocere piano ed eventualmente aggiungere brodo vegetale caldo per non lasciare asciugare il sughetto.
Dopo 1/4 d'ora circa, unire il tonno schiacciato grossolanamente con i rebbi della forchetta, le vongole e brodo vegetale a sufficienza affinchè rimanga un buon sughetto.
Correggere di sale se necessario


L'ho usato come sugo per polenta e alla fine ho aggiunto pepe macinato al momento e un filo di olio a freddo.

martedì 4 febbraio 2014

Crostata di marmellata di arancia

Ieri mi sono fatta una buona marmellata di arance e oggi ne ho approfittato per preparare un buon dolcetto per la colazione.
Approvato a pieni voti, ma accidenti me ne è rimasta una sola piccola fetta per la colazione di domani, sempre che le zampe di Orsomio non ci cadano sopra molto prima.

CROSTATA di MARMELLATA 
di ARANCE

300 g di farina lievita
40 g burro
1 uovo
latte poco, giusto per mantenere la consistenza dell'impasto
40 g sciroppo d'agave (per la spiegazione vedere in fondo alla ricetta della marmellata di arance)
1 pizzico di sale
1/2 bustina di lievito

Impasto a mano:
In una terrina mettere la farina, il burro tagliato a pezzettini, l'uovo il sale, lo sciroppo e un goccio di latte.
Impastare sino a formare una palla, inserire il lievito ed eventualmente ancora un goccio di latte se l'impasto è troppo sodo.
Lavorare ancora un poco sino a formare una palla liscia.
Coprire il fondo di una pirofila di ceramica per dolci, con carta forno, appoggiare l'impasto e con le mani stenderlo lasciando un poco di impasto in più sui bordi.
Bucherellare la base con i rebbi di una forchetta.
Versare la marmellata di arance e livellarla bene.
Infornare nel forno caldo a 190° per 30 minuti circa ... finchè i bordi della crostata avranno preso colore.

Ricetta della marmellata:
http://ilfogolar.blogspot.it/2014/02/marmellata-di-arance-allo-sciroppo-di.html#links


lunedì 3 febbraio 2014

Marmellata di arance allo sciroppo di agave

Il buzzo buono per cimentarmi in una piacevole marmellata di arance, mi è venuto leggendo la ricetta della mia amica Daniela del forum: http://ilcortiledellematte.forumattivo.it/t4206-marmellata-di-arance.
Arance e limoni sono naturali e non trattati perciò ho potuto procedere.
Daniela dice di mettere un pompelmo e la fruttapec (per addensare) ma non ne avevo e quindi ho rimediato diversamente, azzeccando un successone che mi ha resa felice.
Tre arance e due limoni mi sembravano pochi e quindi ho aggiunto un'arancia in più e al posto del fruttapec, ho aggiunto le mele renette, ma vediamo ora il procedimento.

MARMELLATA di ARANCE 
allo SCIROPPO di AGAVE

4 arance non trattate
2 limoni
3 mele renette
150 g di sciroppo di agave (vedi nota in fondo)

Lavare accuratamente le arance, i limoni e le mele renette. Asciugarle.
Tagliare le arance e i limoni a fettine sottili come da fotografia e sistemarle in una pentola antiaderente con acqua fredda appena a filo della frutta)
(se sonofresche lasciarle a bagno poche ore, altrimenti tutta una notte)
I miei erano freschi e quindi dopo 3 ore ho proceduto alla cottura senza sostituire l'acqua.
Prima di portare la frutta a bollore, sbucciare e detorsolare le mele renette.
La polpa tagliarla a quadrettini piccoli, le bucce e i torsoli sistemarli in un panno ben pulito e legato a sacchetto. (vedi foto).
Cuocere finchè la marmellata si è addensata e mescolare di tanto in tanto per evitare che si attacchi. (non ho calcolato i tempi di cottura, ma credo che ci siano volute circa due orette, ma non abbiate premura, eventualmente allungate o accorciate i tempi di cottura.)
Versare la marmellata nei vasi, quando ancora è bollente.
Chiudere ermeticamente il coperchio, capovolgere i vasi sopra ad un panno e lasciarli raffreddare.



Arance e limoni non trattati


Arancia aggiunta in più


Arancia tagliata in 4 e poi a fettine


Arancia pronta da cuocere


Limone pronto per la marmellata


Sacchetto che contiene le bucce e i torsoli delle mele renette


Mele renette tagliate a cubettini


Sacchetto di bucce tenuto sospeso nella marmellata


Le mele e il sacchetto con bucce e torsolo, hanno la funzione di addensante. Mancando il fruttapec ho proceduto con i vecchi sistemi della nonna ^____^


Marmellata pronta nei vasi

*** SCIROPPO d'AGAVE   è insapore e non altera le bevande o altre preparazioni.
Dolcifica bene con la metà delle calorie dello zucchero ed è indicato anche per diabetici (così mi hanno detto)
Al posto dei dolcificanti chimici che uso per evitare lo zucchero, uso questo sciroppo d’agave che non lascia retrogusto e ne basta veramente poco.

domenica 2 febbraio 2014

Baccalotto

Baccalà mon amour, e che volete che vi dica ??? questo è il piatto che mi hanno presentato  in un posto tipo Mac Donald a Udine nella zona commerciale.
E più precisamente qui:
                           
Mi è piaciuto talmente tanto che dopo aver dissalato il mio solito baccalà di scorta, ho riprodotto la ricetta
ed ho avuto l'approvazione di buonissimo dalla mia amica Maria e pure dall'Orsomio

BACCALOTTO
per 4 porzioni

500 g baccalà dissalato
pomodorini ciliegini a piacere
una dozzina di olive verdi denocciolate
1 cucchiaio di capperi
prezzemolo
fette di pane tostate

Risciacquare il baccalà (già dissalato), asciugarlo e tagliarlo a bastoncino largo 2 dita.
Appoggiare il baccalà in una casseruola larga leggermente oleata, senza sovrapporre il baccalà.
Coprirlo con i pomodorini ciliegini, le olive, i capperi e 1 bicchiere d'acqua tiepida.
Cuocere 20 minuti a fuoco basso, senza lasciare asciugare il brodetto.
Intanto tostare il pane e disporlo nei piatti fondi.
Prima di servire, aggiustare di sale se necessario.
Porzionare nei piatti, spolverare con prezzemolo tritato finemente e versare un goccino d'olio e pepare se gradito.
Bom apetite