Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
Vita genuina di montagna ... Voltois UD

sabato 11 ottobre 2014

Tortino polentino con lamponi













Dovevo fare i muffins ma li volevo con la farina per polenta fioretto, non avevo le porzioni giuste, avrei dovuto cercare le ricette sul web ma non avevo tempo e così ho fatto a occhio e assemblato in una terrina per torte Pie, tipiche inglesi.
E' diventato un maffone, l'aspetto è bello, gli ingredienti buoni e spero, dopo cena di mangiarmi un buon dolcetto.
Non me ne vogliano le brave pasticciere, sono consapevole che le proporzioni non sono canoniche, ma se volete correggere i miei errori, ne sarò molto contenta.


Ottima,  ragazzi con il latte al mattino me la sono proprio goduta.


TORTINO POLENTINO con LAMPONI
per 4 porzioni

70 g farina di mais fioretto (molto fine per dolci)
50 g farina 00
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale

1 uovo grande
1 cucchiaio di Sciroppo d'Agave (dolcificante adatto anche per diabetici)
1 yogurt bianco cremoso
2 cucchiai di latte
1 fialetta di essenza di limone

lamponi rossi e gialli

In una terrina amalgamare l'uovo, lo sciroppo, lo yogurt, il latte e l'essenza di limone.
Nella vaschetta della bilancia mescolare direttamente le farine, il lievito e il sale.
Aggiungere questi ultimi nella terrina dei liquidi e mescolare un poco con un cucchiaio di legno.
Bagnare e strizzare un pezzetto di carta forno, adagiarla nella piccola terrina e coprire con i lamponi.
Versare sopra il composto amalgamato e cuocere a forno già caldo 190° per 1 ora.
Non meravigliatevi per il tempo, ma c'è la farina di mais che deve cuocere bene.

Le mie due terrine per Pie inglesi, le ho acquistate a Londra e sono rosse,
questa è una foto del web: http://it.aliexpress.com/popular/pie-ceramic.html

venerdì 10 ottobre 2014

lamponi e funghi


Eccovi una piccola carrellata di cose buone che la natura ci regala.
Le prime regalate, le seconde raccolte dal maritozzo mio e tante cose buone cucinata dalla nonnetta amorosa ^_______^
Buon divertimento

LAMPONI e FUNGHI 
dei NOSTRI BOSCHI

I lamponi li ho sempre visti rossi, ma Anna di Forni di Sopra me ne ha regalati di rossi e di gialli di sua produzione, ho aggiunto dell'uva molto dolce e con questa preparazione ho preparato un similstrudel e un muffin gigante polentoso.


Questa è un'unica raccolta di Funghi Trombette da morto (sono così chiamati per il colore), ma sono di un buono stratosferico.
Ma i figlioli bussano e babbo li porta in soffitta a seccare. Non ho il congelatore e quindi l'essicazione è il miglior metodo per conservarli.

La trombetta o imbutino, arricciato,  ha l’orlo esile  ondulato e arrotondato, la cuticola è rugose, la parte interna è di color grigio fuligginoso nerastro,  rivestita da piccole squame, mentre esternamente è liscia.
Buon  fungo  aromatico  che  dà  il  suo  contributo  nel  misto,  anche  se  non  da  tutti apprezzato. Si presta ad essere seccato e polverizzato per usarlo come aroma   
Queste sono nel loro abitat, ma la foto è di -  http://www.laceno.net/craterellus-cornucopioides.html

Finferli da mondare e da stendere a seccare

Finferli nel loro abitat, foto del web - http://www.enogastronomiablog.it/tag/raccolta/


Finferli a seccare





giovedì 9 ottobre 2014

Coste delle bietole sabbiate

Ho scoperto questo metodo per insaporire le patate, sul web ci sono una miriade di ricette e io ho preso lo spunto per altre preparazioni e devo dire che è un nuovo metodo gustoso per insaporire varie verdure.
Noi le abbiamo mangiate volentieri, ora a voi provare ^______^

COSTE delle BIETOLE SABBIATE
per 2 porzioni

coste bianche di 1 cespo di bietole
1 spicchio di aglio
2 salsicce fresche di Sauris
2 manciata di pane grattugiato
1 manciata di formaggio montasio grattugiato
buccia di 1 limone grattugiata
bustina di aromi ariosto a piacere, oppure timo secco o maggiorana o origano
sale, pepe
olio q.b.

Lasciare insaporire poco olio con l'aglio tagliato a pezzetti, aggiungere le salsicce disfatte e lasciarle abbrustolire, mescolando spesso.
Versare un poco di olio in una terrina, unire le coste tagliate a pezzetti, lavati e appena sgrondati.
Girarli per bene nell'olio e aggiungere pane, formaggiolimoni, ariosto, sale e pepe preventivamente mescolati.
Mescolare tutto, versare in una terrina da forno, cospargere con la salsiccia tostata e versare ancora un piccolo giro di olio se sembra troppo asciutto il composto.
Infornare per 15 minuti coperto con un foglio di stagnola
Toglierli dal forno, mescolare e infornare ancora per 15 minuti senza stagnola.
Il composto deve prendere un bel colore abbrustolito.

Porzione dell'adorabile Maritorso che se le è sbafate con golosità

Porzione rimasta per me per la cena

Gambo bianco delle Coste  Foto del web: http://www.cucinainsimpatia.net/viewtopic.php?t=9467

mercoledì 8 ottobre 2014

Lago di Misurina con fotoclik ritrovata 3 - leggenda del lago

Naturalmente a Misurina ci sono dei negozietti di souvenir che ti rubano l'anima e anche qualche soldino ^______^.
Mi sono rimaste attaccate tovagliette strofinacci da cucina e presine tirolesi e poi due magliette e pantofole pelose (da casa) per i nipotini.
I passerotti sono talmente abituati al traffico, che se ne stanno tranquilli  ... sembra quasi che rimangano in posa per farsi fotografare.
E poi sono bellissime da vedere le case con la legna accatastata sotto le finestre

















Però, attenti figlioli, non cercate un buon agriturismo economico i primi di ottobre, perchè sono in ferie.
Solo alla 1,40 abbiamo trovato un piccolo agriturismo con un proprietario gioviale e simpatico, dove abbiamo pranzato bene.
Eccolo :
Non ricordo il suo bellissimo nome, in ogni caso il viso è da gigante buono e molto simpatico.
A distanza di tempo, l'amico bloggher Otto, mi ha fatto sapere che il Gigante Buono si chiama 
OTTORINO


AGRITURISMO TRE CIME di LAVAREDO
di De Martin Nicoletta
Via Ligonto, 19 - AURONZO di CADORE (BL)
tel. 389 4322676

e per le foto dei cibi, abbiate pazienza ma dopo una bellissima passeggiata pensavamo più a cibarci che a fotografare.

Strudel di mele
Polenta e spezzatino di cervo
Piccolo assaggio di funghi in padella e zucchine gialle coltivate dallo stesso patron
Verza stufata
Insalata di verza e  crauto rosso
Frittatona con finferli-funghi
Stube costruita dallo stesso Patron negli anni 70
La leggenda sul lago di Misurina.
Questo specchio d’acqua naturale, incastonato tra le Tre Cime di Lavaredo, i Cadini, le Marmarole e dal Sorapis, è tanto affascinante quanto la leggenda raccontata dai vecchi del luogo che ne racconta la sua origine. 
La leggenda dice che un tempo, a capo della zona  vi fosse un potente e forte Re chiamato Sorapis. 
Il sovrano rimasto vedovo, aveva una figlia di nome Misurina, per la quale nutriva un affetto smisurato. 
Misurina era una ragazzina viziata e capricciosa, sempre scontenta e sempre alla richiesta di qualcosa di nuovo. Nonostante questo Sorapis, che adorava la figlia, non esitava mai ad accontentarla e ad assecondare i suoi atteggiamenti, i quali le venivano puntualmente perdonati perché attribuiti alla mancanza della mamma.  
Misurina venne a conoscenza dell’esistenza di una fata che viveva sulla cima del Monte Cristallo, la quale possedeva uno specchio magico che permetteva di leggere i pensieri delle persone. Naturalmente la bambina non esitò un istante a chiedere e a supplicare il padre perché l’accompagnasse sulle pendici del monte. 
E così Re Sorapis condusse la sua bambina al cospetto della fata con l’obiettivo di farsi consegnare ad ogni costo lo specchio incantato.  
La fata fece di tutto per dissuadere il Re e Misurina dall’avere lo specchio, ma alla fine, di fronte alle lacrime di Re Sorapis, non potè fare altro che acconsentire e cedere il suo prezioso oggetto alla bambina. Anche gli specchi magici però hanno un prezzo, ed in questo caso era molto alto. 
Sul monte Cristallo, la fata possedeva un bellissimo giardino pieno di fiori di ogni tipo, questi però appassivano sempre precocemente per l’eccesso di sole, così, come compenso per lo specchio magico, questa richiese che Re Sorapis si trasformasse in una montagna che avrebbe avuto lo scopo di tenere all’ombra il giardino fiorito. 
Misurina era talmente felice di tenere tra le mani il suo nuovo gioco che non si preoccupò minimamente all’idea di non rivedere mai più suo padre che in quello stesso momento si stava trasformando in un’enorme montagna con alberi al posto dei capelli e crepacci al posto delle rughe. Accecata dall’avidità, la bambina non si accorse di essere a centinaia di metri dal suolo e guardando verso il basso perse i sensi e cadde nel vuoto sotto lo sguardo inerme di Re Sorapis che non si era ancora trasformato del tutto.  
Dopo la morte della figlia  per il dolore e la disperazione  il Re scoppiò in un pianto disperato, le cui lacrime formarono due grandi ruscelli che scorrendo verso valle andarono a modellare quello che oggi noi conosciamo come il lago di Misurina. 
Per quanto riguarda lo specchio, questo si infranse tra le rocce ed i suoi mille frammenti finirono nel lago, alle cui sponde diedero i riflessi multicolore che ancora oggi tingono i pensieri e la fantasia di coloro che ammirano le sue acque cristalline.