Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

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Vita genuina di montagna ... Voltois UD

sabato 22 novembre 2014

Amor polenta alle 3 farine









E i nipotini che l'hanno vista poco fa in skype, in coro hanno gridato ...
mamma, ma questi sono nonnetti da sballo, golosissimi di dolci !!!

Santa paletta, ora che ho lo stampo, non ho il sottotorta ... ho messo il mio amor polenta nel piatto grande della pizza e ancora trasborda un poco.
Da tempo avevo voglia di provare questo dolce, ho una vecchissima ricetta di Sergio Salomoni conosciuto quando ancora frequentavo il sito di Cucina Italiana.
Un amico speciale dal quale ho imparato tante cose, tanti trucchi e tutte le sue ricetto che ho provato, mi hanno dato soddisfazione.
Di questa sua ricetta Amor polenta o meglio ancora Dolce Varese (nome originale), ho solo lo stampo, gli ingredienti li ho modificati perchè purtroppo non sempre si può avere tutto e a me mancavano le mandorle o le nocciole, per cui ho fatto la sostituzione con la farina di castagne.
Liquori non ne ho, e quindi ho sostituito l'amaretto con l'essenza di spuma.
In fondo vi metto un pò di storia del dolce originale:


AMOR POLENTA alle 3 FARINE
stampo della torta amor polenta

70 g farina 0 (mettone)
75 g farina di mais fioretto per polenta (farina molto fine)
75 g farina di castagne
120 g zucchero a velo
100 g burro
30 g essenza di spumadoro
4 uova
1 bustina di lievito per dolci

Nella ciotola del Ken inserire il burro a temperatura ambiente, tagliato a dadini e lo zucchero a velo, montare e poi aggiungere il sale, la spuma e 1 uovo alla volta.
Mescolare insieme le farine con il lievito, setacciarle e aggiungerle poco alla volta nella ciotola stessa del ken,  però questa volta mescolare a mano.
Versare l'impasto nella tortiera scanalata imburrata e infarinata.
Cuocere nel forno caldo a 180° per 45 minuti.
Ottima ragazzi.


foto del web

 Si tratta di un dolce fatto con ingredienti semplici tra cui la farina di mais (da qui il nome Amor Polenta) macinata fine, il fioretto, che mescolata con gli altri ingredienti tradizionali (burro, zucchero, uova, farina e fecola)  dà origine ad una torta soffice e leggera. che può essere gustata in qualsiasi momento della giornata, anche se esprime il suo massimo in accompagnamento con un thè pomeridiano o un caffè del mattino. Il segreto della bontà di questo dolce consiste proprio nel perfetto equilibrio delle dosi degli ingredienti usati per il suo impasto e nell'abilità con cui esso viene lavorato. La preparazione inizia con il montare a crema il burro con lo zucchero, prosegue con l'aggiunta delle uova e termina con la gentile incorporazione a mano delle farine. Quest'ultimo passaggio è molto importante per ottenere un dolce soffice e friabile.
Fra gli ingredienti tradizionali, non ho menzionato la farina di mandorle perché sembra che nelle prime versioni di questo dolce non vi fosse e che sia stata aggiunta solo in un secondo momento per arricchirlo e renderlo ancora più delicato. Visto però che la versione con le mandorle (a volte anche nocciole) è la più comune, questo ingrediente è ormai considerato essenziale per la buona riuscita del Dolce Varese.
Motivo di discussione è l'utilizzo del lievito chimico come agente lievitante: proprio perchè il dolce ha le caratteristiche del plum-cake inglese e quindi viene preparato come impasto montato, esso non dovrebbe venire usato perché è sufficiente l'aria introdotta nella montata a far crescere il dolce il cottura. Infatti la consistenza di questo dolce deve essere compatta e non porosa. La sofficità la garantisce il procedimento usato per l'impasto e la friabilità la fecola e la farina di mais. Inoltre, nella ricetta originale non vi sarebbe traccia di lievito.
Il Dolce Varese non è conosciuto solo per la sua bontà ma anche per la sua forma particolare che si ottiene grazie alla cottura in stampi cilindrici scanalati ormai noti come "stampi da Amor Polenta" e sempre più facilmente reperibili in commercio.
Il Dolce Varese è acquistabile in tutte le pasticcerie della città e della provincia

foto web

giovedì 20 novembre 2014

Torta castagne mele










Finalmente la pigrite apatica dovuta alle troppe piogge, che mi ha bloccato in tutti i sensi, ieri il sole mi ha rallegrato e ridato la voglia di fare e di tornare ad applicarmi in tante piccole atttività che avevo lasciato in sospeso.
Iniziamo con un'ottima torta un poco particolare ... farina di castagne e mele; un poco particolare perchè il dolce metà mio ha detto che lascia un poco di gusto affumicato, ma questo è dovuto al caratteristico profumo della farina di castagne che noi non abbiamo mai usato.


TORTA CASTAGNE MELE
contenitore di alluminio ovale Kuki
1 foglio di carta forno bagnato e ben strizzato

150 g farina di castagne
100 g farina manitoba
170 g yogurt greco
100 g latte
80 g sciroppo di agave
4 cucchiaini aroma spumadoro
4 uova
1 manciata di caldarroste tagliate in 4
600 g mele tagliate a cubetti
2 mele grandi tagliate a fette
1 pizzicotto di sale
1 bustina di lievito per dolci

Accendere il forno a 200°
Sbucciare, detorsolare e tagliare a cubetti le mele - tenere a parte le due grandi tagliate a fette.
Nel contenitore delle mele unire le castagne e mescolarle.
Nella ciotola del kenwood inserire il sale, le farine, lo yogurt, il latte, lo sciroppo di agave, l'aroma, le uova e la bustina di lievito.
Impastare finchè sia tutto liscio, morbido ed omogeneo.
Togliere la ciotola dall'impastatrice, a mano mescolare insieme le mele e le castagne.
Nel contenitore kuki sistemare per bene il foglio di carta forno strizzato e versare sopra l'impasto.
Coprire la superficie con le fette di mele e infornare per 50 minuti.
Buonissima !








La fettina per il cognato, pensavo che la dividesse in diverse porzioni e invece l'ha divorata dopo un lauto pranzo