Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
Vita genuina di montagna ... Voltois UD

martedì 19 febbraio 2008

L'emozione del primo post

Non aspettatevi molto dal mio blog, sono appassionata di cucina e sono autoditatta, la mia scuola sono state le vicine di casa, che con santa pazienza mi insegnavano a cucinare, dal momento che a mia madre non piaceva per nulla stare ai fornelli.
Le mie vicine erano sarda, calabrese, istriana, cremonese, bergamasca e 4 milanesi, quindi dei miei primi rudimenti c'è un putpurì di diverse regioni, ecco perchè, se cercate qualche cosa di sofisticato, qui non lo trovate; ho imparato a mischiare gli ingredienti delle varie regioni e la mia cucina è molto casalinga.
Mi piace la storia dei cibi e per questo motivo sono sempre alla ricerca della storia delle ricette, di aneddoti, di chicche, che mi incuriosiscono e mi stimolano nella ricerca culinaria.
La macchina fotografica digitale, è da poco che ce l'ho e le ricette le arricchisco con qualche foto trovata sul web ... man mano saranno sostituite da foto originali mie, appena rifarò i piatti cucinati.Ora per iniziare inserisco una ricetta che incomincia adesso e che si gusta molto volentieri a Natale ... se siete capaci di stare lontani dal vaso.


RUMTOPF ai frutti del desiderio di Rosy
Si inizia molto presto con i primi piccoli frutti e si termina con l'uva settembrina

fragole
ribes
mirtilli
lamponi
more
ciliegie
nespole spellate e dencciolate
pesche
fichi sodi
uva
Si inizia con i primi frutti, fragole 1 cestino, preferibilmente frutti maturi e sodi, lavati e ben asciugati, si appoggiano sul fondo del vaso, si spolverano con 1 cucchiaio di zucchero e si coprono a filo con rhum o grappa di ottima qualità.
Man mano che è le stagioni ti regalano altri nuovi frutti, si aggiungono ai primi, e sempre 1 cestino per qualità più un cucchiaio di zucchero e si copre sempre a filo con rhum o grappa.
I frutti grandi, nespole, pesche e fichi, si tagliano a spicchi non troppo grandi.
Non metto mai troppo zucchero, diventa stucchevole; meglio poco, e se è il caso, i primi di novembre assaggio il liquido ed eventualmente ne aggiungo altro.
Il top di questa preparazione, è Natale, quando gli ingredienti si sono amalgamati tutti insieme. Serve come dessert, come correttore per una buona macedonia, sul gelato, oppure anche come decorazione sulle torte.
Riesco a salvare la Rumtopf se la preparo in montagna, così sono sicura che mettendo via gli ultimi frutti, mi resta sino a Natale quando torno lassù.

*** Il Rumtopf va assolutamente fatto con il rum (la parola significa pentola di rum).
E per di più con un rum a gradazione alcolica elevata: quello a 70°, difficilmente recuperabile in Italia.
Lo zucchero deve essere almeno la metà del peso della frutta.
In Germania è tradizione rimescolarlo (operazione da fare solo in quel momento!)e servirlo la prima domenica dell'Avvento.

*** Zucchero :
avevo provato questa dose, l'anno successivo l'ho diminuita a metà del peso della frutta, e poi l'ho diminuito ancora perchè la frutta è già zuccherina da sola.
In pratica arrivo a 1/4 del peso della frutta: 1/2 kg frutta (500 g) = 125 g zucchero.
In questo modo i miei lo mangiano senza brontolare per il sapore troppo dolciastro.
Ormai è tradizione farlo, l'anno scorso non l'ho preparato però ho sentito le mie; per quest'anno mi devo organizzare, perchè inizio a MI per finire di riempire il Rumtopf in montagna.

2 commenti:

Oreste ha detto...

Brava. Voglio provare a farlo. Un saluto da Roma, e benvenuta in blog. Ciao

mamocka ha detto...

Grazie per il benvenuto Oreste !
Non volevo divulgare il mio ingresso nel blog ma a quanto pare il mondo è piccolo.
Non ti ho mai conosciuto nei siti di cucina ... è possibile ?