Spiacente ragazzi, ma queste ve le devo proprio postare perchè meritano alla grande.
Dai io sono nata in mezzo alle risaie della Lomellina ma mio marito è nato quassù in Carnia nell'ultimo avamposto delle dolomiti friulane e i figli sono nati e cresciuti con la stessa passione del padre.
Loro sanno sciare, io so solo sci-cascare ^____^ (ma mi sono sempre barcamenata).
Loro vanno volentieri e si uniscono volentieri ad amici che fanno lunghe gite in alta montagna, io al massimo sono arrivata a Casera Tintina 1495 m ma al tempo che fù, quando i miei ginocchietti non facevano i capricci.
Quindici giorni fa è arrivato il mio Orsino da Milano (ora lavora e viene a trovarci quando ha tempo e quando qualche programma montano lo alletta).
Ha preso per un braccio il Babborso e se l'è portato ad un raduno alpino in alta quota.
Paesaggi spettacolari e una natura ancora incontaminata da sballo ... e a casa io mi sono goduta tutte le fotografie.
Ce ne sono una marea e scegliere le più belle è stato molto difficile, perciò ve le metto in diversi tronconi in modo da non intasarvi i lavori.
I nipotini Londinini promettono molto bene, la figlia e il genero sono pure loro appassionati di montagna, Martino di 6 anni se la cava alla grande, Marco ha solo 3 anni e da lui non si può pretendere molto ma fa di tutto per imitare i grandi.
E nonna che fa? indovinate un pò ^______^ rimane attaccata ai fornelli per preparare cose buone per i loro rientri.
Bè, iniziamo la carrellata
*** sono 5 tronconi ( 5 post dedicati alla montagna), per vedere gli altri andate ai post più vecchi
CASERA TARTOI
La meta della gita di Carlo e Matteo
Lasciatemi ridere allegramente ragazzi
MAI VISTO UN ALPINO CON LA FIASCHETTA DEL LATTE ?
Questo è il nostro amico Tiziano, da tempo si è convertito al latte ... niente più fiaschetta di buon vino o di sgnapa (buona grappa friulana).
Ma anche le mandibole non scherzano ^___^, con le lunghe camminate un buon boccone ci vuole !
Animale selvatico in agguato ?
Mavalà è il mio Orsino sdraiato a terra che sta riprendendo delle bellissime foto con il macro ai rododendri.
La malga alpina dove sono stati i miei uomini è la MALGA TARTOI (m 1711 s.l.m.). Questa casera è considerata la beniamina dai fornesi, i pascoli da sempre sono considerati i migliori di Forni ... e qui si radunano per allegre rimpatriate gli amici alpini e non per allegre grigliate in compagnia ^___^.
La passeggiata è stata molto lunga, chi da Ampezzo e chi da Forni di Sopra, si sono radunati a Casera Razzo.
Da qui a piedi sono passati dalla Malga Tragonia e via sino in Tartoi ... a fine libagioni, ritorno con (l'autoscarpone) sino Casera Razzo per recuperare le macchine e fare rientro a casa.
Questa è una statua in bronzo del Papa Giovanni Paolo 2° che tanto amava la montagna ed è posata su una parete della Malga Tartoi.
Le padrone incontrastate dell'alta montagna a riposo, tra una gran sbafata di buona erba e l'altra.
Due foto delle Regine delle alpi, le meravigliose stelle alpine
Queste sono stelle alpine fotografate dai miei Londinini qualche giorno fa, erano a Santa Caterina Valfurva, non sono moltoevidenziate ma con il cellulare non si può fare di meglio.
I fiori del cielo, le genzianelle (queste sono piccole)
E queste sono le genziane, i gioielli meravigliosi di un blu zaffiro meraviglioso
Volevo inserire il video di Stelutis Alpinis, canzone quasi inno non solo friulano ma di tutti gli alpini, ma il blog non me lo posta, le coordinate sono queste
E' una vecchissima canzone alpina molto toccante, anche a non conoscere il dialetto, si può capire il significato in ogni caso vi scrivo il testo nella versione del dialetto friulano e in italianano
STELUTIS ALPINIS
Se
tu vens cassù ta' cretis
là
che lôr mi àn soterât,
al
è un splaz plen di stelutis;
dal
miò sanc l’è stât bagnât.
Par
segnâl, une crosute
je
scolpide lì tal cret,
fra
chês stelis nas l'arbute,
sot
di lôr, jo duâr cujet.
Cjôl
sù, cjôl une stelute:
jê
'a ricuarde il nestri ben.
Tu
j darâs 'ne bussadute
e
po' plàtile tal sen.
Quant
che a cjase tu sês sole
e
di cûr tu préis par me,
il
miò spirt atôr ti svole:
jo
e la stele sin cun te.
La
traduzione è una libera interpretazione del poeta friulano Chino Ermacora così
come la scrisse nella rivista “PICCOLA PATRIA” nel 1928
dal
sito del Coro Marmolada
STELLE
ALPINE
Se
tu verrai quassù fra le rocce,
dove
fui sotterrato,
troverai
uno spiazzo di stelle alpine
bagnate
del mio sangue.
Una
piccola croce è scolpita nel masso;
in
mezzo alle stelle ora cresce l'erba;
sotto
l'erba io dormo tranquillo.
Cogli,
cogli una stella alpina:
essa
ti ricorderà il nostro amore.
E
baciala, e nascondila poi nel seno.
E
quando sarai sola in casa,
e
pregherai di cuore per me,
il
mio spirito ti aleggerà intorno:
io
e la stella saremo con te.