Dopodomani volo a Londra dai miei piccoli rubacuori e a voi lascio un dolcino da gustare con calma.
Sono sempre alla ricerca di qualche cosa di buono adatto alla prima colazione per la mia sempre dieta … cerca che ti ricerca, ho fatto un miscuglio che ne bastava mezzo.
Buono, poco dolce e spero anche poco calorico … ma per quello che ho mangiato … in 2 giorni … non credo che il mio peso sia salito più di quel tanto.
Il resto lo sapete già che fine ha fatto … era troppo buono.
Il nome ? è dovuto al contenitore, era il più a portata di mano e non avevo voglia di arrampicarmi per cercarne un altro.
TORTA PANETTONE CIOCCOLATOSO
Stampo per panettone da 750 gr. (in alluminio)
150 g farina 00
100 g fecola di patate
70 g cacao amaro
150 g zucchero finissimo (è una qualità che ho trovato alla Carrefour)(amarcord la marca)
250 g panna fresca
3 uova grandi
1 bustina di lievito Baule Volante Bio (acquistato al Natura SI’)
+ 1 bustina di Cremor Tartaro (ci vogliono tutte e due i lievitanti perché la torta risulta pesantina)
1 cucchiaino di buccia di arancia secca polverizzata
1 pizzicotto di sale
Lavorare a lungo nel Ken le uova intere con lo zucchero e il sale. finchè diventa sofficce e spumoso.
Senza interrompere la lavorazione aggiungere la panna e lasciare montare bene.
Sempre senza interrompere, abbassare la velocità completamente al minimo e aggiungere a cucchiaiate la farina, la fecola, il cacao, la polvere di arancia, e i lieviti setacciati.
Lasciare incorporare bene e poi versare l’impasto nello stampo ben imburrato e infarinato.
Infornare nel forno preriscaldato a 180° per 55 minuti.
*** avrei spolverato con zucchero a velo con le decorazioni a stencil … ma a casa mia non si fa in tempo ^___^
*** l'impasto mi è venuto un pò duretto in lavorazione ma non sapevo come correggerlo, però dopo la cottura il dolce è risultato morbido.
“Mandi, è il saluto friulano che equivale a ciao. Il significato si perde nella notte dei tempi e vorrebbe dire “nelle mani di Dio” ;ma forse è di origine precristiana, con la frase “nelle mani degli dei”. Nella lingua latina mandi vorrebbe dire: “La mano di Dio ti protegga” (“Manus Dei”) o, anche “Conservati a lungo!” (“Mane diu”) ed ancora dal latino “mane-diu” Vai nelle mani di Dio.” “che tu rimanga a lungo (su questa terra) ”. Mandi a dûc
Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
martedì 15 marzo 2011
I miei amici passerotti
I MIEI AMICI PASSEROTTI
l’inverno non vuole andarsene e i piccoli passerotti saltellano felici sul mio balcone in cerca di qualche briciola.
Siamo diventati amici e non si spaventano neppure più se mi avvicino piano piano e li fotografo attraverso il vetro della portafinestra.
Ma quanto è difficile riprenderli con la macchina fotografica, è un continuo saltellare, becchettare e spostarsi velocemente … ma nonostante tutto qualche scatto carino sono riuscita a farlo.
Siamo diventati amici e non si spaventano neppure più se mi avvicino piano piano e li fotografo attraverso il vetro della portafinestra.
Ma quanto è difficile riprenderli con la macchina fotografica, è un continuo saltellare, becchettare e spostarsi velocemente … ma nonostante tutto qualche scatto carino sono riuscita a farlo.
domenica 13 marzo 2011
Cannelloni in padella
Quando ti dicono … fai poco da mangiare … ultimamente sei esagerata
Col forno che mi ritrovo, se posso lasciarlo spento non ci penso due volte.
Questo che vi spiego ora, è un sistema che adotterò spesso, è veloce e i cibi vengono altrettanto bene.
Hanno chiesto il bis …
Col forno che mi ritrovo, se posso lasciarlo spento non ci penso due volte.
Questo che vi spiego ora, è un sistema che adotterò spesso, è veloce e i cibi vengono altrettanto bene.
Hanno chiesto il bis …
Ma non dovevano tirare un po’ la cinghia ? ^____^
CANNELLONI in PADELLA
Per la sfoglia verde:
2 uova200 g farina 0
30 g farina di semola70 gr spinaci lessati, strizzatissimi e tritati finemente
1 cucchiaio di olio evo se serve
Ho messo tutto nella ciotola del ken e ho impastato sino ad ottenere un impasto liscio e sodo al punto giusto.
Ho tirato le lasagne con la sfogliatrice e tagliate a cm 7 x 12.
Per il ripieno:
foglie di porro scottate
2 confesioni di speck da 60 g cad
2 confezioni di formaggio latteria da 60 g cad
Per il sugo:
abbondante passata di pomodoro
4 spicchi aglio intero
abbondante origano
sale e pepe
olio q.b.
In una teglia rotonda a bordi alti versare a freddo l’olio, l’aglio, poco origano, e poca passata di pomodoro.
Formaggio montasio grattugiato
Assemblaggio:
Su ogni lasagna appoggiare un pezzo di foglia di porro, una fetta di speck e una fettina sottile di formaggio latteria.
Arrotolare sino a formare un cannellone e appoggiare nella teglia ben oliata.
Sistemati tutti i cannelloni, coprire con altra passata, ancora origano, una spruzzatina di sale e un buon giro di olio.
Coprire la teglia, e cuocere lentamente sul fornello per una mezz’oretta senza mescolare. Eventualmente spostare delicatamente con un cucchiaio di legno.
Versare di tanto in tanto dei goccetti di brodo se il sugo si asciuga troppo.
A fine cottura togliere il coperchio, restringere il sughetto, porzionare nei piatti e spolverare generosamente con formaggio grattugiato.
Pepe a mulinello per chi lo desidera.
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