Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
Vita genuina di montagna ... Voltois UD

sabato 7 marzo 2015

Gamberoni al verde









Quando il mio Orsino scoprirà che ho preso i gamberoni per lui e poi mi sono dimenticata di cucinarglieli, mi tirerà le orecchie lunghe quanto quelle dei cocker.
Ormai lavora a viene a trovarci quando può e mamma prende questo e accantona l'altro, e cucina una cosa e (purtroppo) rimane indietro l'altra e così i gamberoni mi sono rimasti in fondo al congelatore.
Ora ho dovuto cucinarli, la scadenza era vicina ed era meglio provvedere ad una sistemazione adeguata
Il profumo era sublime, la famina tanta e quasi mi dimenticavo di fotografare ... meno male che qualche cosa era rimasto così avete l'idea dei miei preziosi gamberoni.
Ieri sera era rimasto un pò di sughetto e oggi ho condito un buon piatto di linguine. Soddisfatta.



GAMBERONI al VERDE
1 confezione di Gamberoni argentini

20 gamberoni surgelati
prezzemolo
1/2 limone buccia e succo compresi
olio
sale e pepe

Non ho tolto per tempo i gamberoni dal congelatore e quindi il lavoro l'ho fatto in due tempi.
Appoggiare i gamberoni sulla carta forno appoggiata sul vassoio del forno già caldo a 180° per 10 minuti.
Lasciare intiepidire, tagliare il carapace sulla schiena e toglierlo.
Togliere anche il filetto nero che è amarognolo.
Mettere i gamberoni spogliati in una terrina da forno ... (alcuni gamberoni li ho lasciati interi) ma  il mio metà, ha messo nel mio piatto quelli interi e si è preso quelli spogliati ... non gli piace fare fatica
^_____^.
Nel boccale del kenwood mettere il mezzo limone tagliato a pezzetti, olio sufficiente per condire, sale e pepe.
Frullare finchè diventa una cremina gialloverde.
Bagnare con questa cremina i gamberoni e rimetterli nel forno caldo per 15 minuti circa.




venerdì 6 marzo 2015

Frittata rognosa con pomodorini al cartoccio









Questa non è una frittata di quaresima, l'avevo fatta a novembre però le foto sono rimaste in archivio in attesa di tempi migliori.
Molto buona e saporita, così come lo sono questi deliziosi pomodorini fatti al cartoccio.
Al mio papà piaceva così la frittata, rognosa perchè era rugosa per la presenza di salame spezzettato o pasta di salame ben sbriciolata.
Era rognosa perchè non era una frittata liscia, peraltro era molto morbida e gustosa. Qui in Friuli, oltre ai salami e le salsicce buone, abbiamo anche lo speck e la pancetta di Sauris che tagliati a quadretti si prestano molto bene per tante preparazioni fra cui questa buonissima frittata.


FRITTATA ROGNOSA con 
POMODORINI  al  CARTOCCIO
per 2 porzioni

4 uova
60 g pancetta tesa affumicata
cipolla bianca
pomodorini ciliegini a piacere
burro per la frittata
olio per i pomodorini

Pomodorini al cartoccio:
Lavare,  tagliare a metà i pomodorini e collocarli in un contenitore appoggiati su carta forno.
Coprirli con cipolla a piacere, tagliata fine.
Condire con poco olio.
Salare, pepare e chiudere il cartoccio con la graffettatrice.
Infornare a 200° per 30 minuti circa.

Frittata:
Mettere in una padella antiaderente un pezzetto di burro con la cipolla affettata fine e la pancetta.
Rosolare finchè tutto ha preso un bel colore biondo.
Versare le uova, lasciare rapprendere un poco e poi cercare di girarla a pezzi.
Lasciare rapprendere le uova secondo vostre abitudini e servire a tavola nei piatti caldi.
In inverno riscaldo sempre i piatti sopra al calorifero, in modo che il cibo rimanga caldo più a lungo.

Burro cipolla e pancetta in fase di rosolatura.
 
Pomodori ciliegini conditi, ... chiudere l'involucro e infornare.

giovedì 5 marzo 2015

Muffin di zucca e ...








Mmmmhhh zucca zucca delle mie brame, quando ti taglio a fette mi piace metterti nel tegame !  e tanto per cambiare ti lavoro e ti ficco nei pirottini ... per fare dei muffini molto buoni  e golosini.
Ho pensato ai turbantini Ikea e ho usato ciò che avevo in casa.


MUFFINS di ZUCCA e ...
per 2 porzioni

i quantitativi sono a occhio
zucca lessata
cimette di cavolfiore bianco lessato
1 patata media lessata
1 hg mortadella
barbigli verdi dei cipollotti
1 cucchiaio di farina
poco olio
1 cucchiaino di aneto secco
sale e pepe

Schiacciare con i rebbi della forchetta la zucca, il cavolfiore, la patata.
Unire la farina, la mortadella tritata a coltello e dare una prima mescolata.
Aggiungere i barbigli dei cipollotti tritati a coltello, la farina, l'aneto, il sale e il pepe.
Amalgamare per bene e lasciare riposare una mezz'oretta.
Riempire i pirottini di carta tenuti in forma dai pirottini di silicone.
Versare un filino di olio su ogni muffin.
Cuocere nel forno già caldo a 180° per 30 minuti.
I panini sono di zucca (fatti dal mio panettiere).

Pronti da infornare

Una porzione con focaccia


Rimasti

Porzione con panini di zucca

mercoledì 4 marzo 2015

Jota di patate-zucca







Mai dire banzai, non è tempo di eliminare gli avanzi ...
Le zucche anche se sono piccole, per due sole persone sono sempre molto granci, e fai una cosa e fanne un'altra, alla fine ti avanzano solo due piccole fettine di zucca lessa.
Pensavo di fare il pane ma le ricette che mi piacciono hanno il lievito madre e io non ce l'ho. Non so mai come regolarmi trasformando il lievito madre in lievito di birra e quindi ho tagliato la testa al toro ... Se non è jota vera, sarà una jota di pata-zucca e via di corsa a preparare la cena che abbiamo consumato con gusto.


JOTA di PATAZUCCA
per 4 porzioni

2 fette di zucca lessata
3 patate medie lessate
50 g farina di mais fioretto (o anche altra farina)
1 litro di latte intero
1 scatola piccola di mais bonduelle
1/2 scatola di fagioli borlotti bonduelle
30 g di burro
sale

Sbucciare le patate, lavarle, tagliarle a pezzetti e cuocerle in poca acqua.
Quando sono cotte unire le fette di zucca, aggiungere un poco di latte e schiacciare tutto a purè.
Aggiungere il resto del latte con il sale e portare a bollore a fuoco medio.
Appena inizia a sobbollire, aggiungere la farina e mescolare in fretta con le fruste, in modo da non formare grumi.
Cuocere una decina di minuti e unire il mais e i fagioli.
Mescolare spesso, in pratica è una polenta che deve essere morbida, quindi se sta diventando troppo fissa, unire altro latte.
Il tempo di cottura varia da 30 a 40 minuti.
Portare in tavola ben caldo.
Io l'ho mangiato così nature, Orsomio ha aggiunto il latte freddo per raffreddarla un pochino.

martedì 3 marzo 2015

Polenta pasticciata










La neve marzolina dura dalla sera alla mattina, se il freddo insiste, ti scaldi come meglio puoi e cosa c'è di meglio che usare ciò che hai e di creare buon cibo insieme ad un'atmosfera calda ... polenta calda, Orsotuo e tu ^____^



POLENTA PASTICCIATA
per 2 porzioni

250 g polenta avanzata
2 salsicce
1 pezzetto di carne lessa
6 fettine di gruviera (formaggio coi buchi

Affettare la polenta, dividerla per 2, mettere qualche fettina nel piatto, distribuire la carne macinata tritata e le salsicce sbriciolate sopra alle fette di polenta e coprire con la polenta rimasta.
Distribuire le fette di gruviera e infilare i piatti, uno per volta nel microonde per 5 minuti a 750 W.
Buon appetito.
Polenta carne lessa tritata e salsiccia sbriciolata.

Coperto con altra polenta e fette di gruviera.

lunedì 2 marzo 2015

Involtini di salsiccia

Le giornate sono ancora fredde e una buona polenta calda ... quando ce vò ce vò.
Ma mica solo polenta miììì, degli ottimi involtini per accompagnamento e una insalatina di verzottino
ben condito e superi bene tutta la giornata.


INVOLTINI di SALSICCIA
per 2 porzioni

2 bistecche di vitellone
2 salsicce
battuto di verdure
solito dado granulare maggi
poco olio
sale poco e pepe se piace

Tutto a freddo ...
In una casseruola dai bordi alti, versare un goccio di olio, 1 cucchiaio di battuto di verdure e appoggiare i due involtini.
Aggiungere acqua e portare a bollore.
Abbassare la fiamma e cuocere piano per 20 minuti circa, aggiungere il dado granulare e continuare la cottura ancora per una 15na di minuti aggiungendo acqua calda per non restringere troppo il sughetto.
Preparare una buona polentina con 500 g di farina di mais gialla e portare a tavola ben caldo.

domenica 1 marzo 2015

Charlotta di mele









E' da tanto che volevo fare la torta Charlotta, ma mi sembrava tanto complicata ... e poi quando cercavo i biscotti savoiardi ^____^ non c'erano più, divorate dai miei Orsi.
In francese si dice Charlotte (Ciarlotte), ma il nostro gran cuoco Artusi, la chiamava Charlotta (Ciarlotta all'italiana). E' un'ottima torta che può essere semplice oppure elaborata, l'ho scelta semplice perchè ai miei piace di più così.
C'è una bellissima storia, ma ve la scriverò un'altra volta, ora accontentatevi di mangiarla con gli occhi.


CHARLOTTA di MELE RENETTE
Stampo per panettone Ø 18 alla base

300 g savoiardi
5 mele renette = a 1 kg circa
4 cucchiai essenza di spumadoro
50 g burro + altri 20 g
50 g zucchero
400 g marmellata di mirtilli rossi un vasetto intero distribuito dentro e fuori alla torta
50 g uvetta sultanina
200 ml circa di latte
Per spennellare
Marmellata di mirtilli rossi quantità a piacere, sciolta nell'acqua calda.

Sbucciare le mele renette, privarle del torsolo e tagliate a fettine.
In una padella capiente sciogliere 50 gr di burro a fuoco dolce, aggiungere le mele e sfumare con l’essenza di spumadoro (o in alternativa un altro liquore di vostro gradimento).
Unire  lo zucchero, amalgamare tutti gli ingredienti e continuare la cottura per qualche minuto a fuoco dolce.
Mescolare di tanto in tanto sino a spappolare le mele e aggiungere poca acqua durante la cottura se serve.
A cottura ultimata spegnere il fuoco e tenere a parte per lasciare intiepidire il composto.
Tagliare una delle estremità ai savoiardi, bagnarli leggermente nel latte e disporli intorno ai bordi  della tortiera.
Completato il rivestimento esterno, coprire il fondo con i pezzi di savoiardi rimasti e tenere a parte tutti i pezzi che avanzano comprese le briciole.
Unire la confettura di mirtillli rossi al composto di mele ormai tiepido, mescolare e versare tutto nella tortiera.
Livellare la superficie della charlotta.
Con un coltello eliminare le eccedenze dei savoiardi,  in modo che la base capovolta sia ben pareggiata. (i miei savoiardi erano un poco rammolliti e quindi ho piegato all’interno le eccedenze).
Cospargere i savoiardi rimasti, ben sbriciolati su tutta la superficie del dolce.
Sciogliere ancora poco burro e versatelo in modo uniforme sopra la charlotta.
Cuocere la torta nel forno già caldo a 180° per 35-40 minuti.
Lasciarla intiepidire su una gratella ed infine capovolgerla su un piatto.
Rimuovere la carta forno e lucidare il dolce spennellandolo con la confettura di mirtilli rossi passata al setaccio.
Conservare:
E’ una buona torta da servire ancora tiepida. e servitelo ancora tiepido.
Conservare:
conservare la charlotta di mele sotto una campana di vetro, per un massimo di due giorni.
A casa mia non resiste più di due giorni.

*** le uvette sono facoltative, avevo il sacchetto aperto e mi dispiacere lasciarle seccare ulteriormente
*** al posto dell'essenza di spumadoro usare un liquore a piacere
*** si può sostituire la marmellata con quella più gradita
*** le mele si possono trattare come si preferisce, con cannella, raspadura di limone e quant'altro ... queste cose non sono gradite e le ho omesse.





Savoiardi passati nel latte e guarnito le pareti della tortiera.

Mele intiepidite con aggiunta di marmellata e uvetta

Charlotta terminata, c'è da distribuire solo il burro fuso sopra ai savoiardi

Charlotta cotta e rovesciata

Charlotta spennellata con marmellata