Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
Vita genuina di montagna ... Voltois UD

sabato 28 luglio 2012

Preghiera del bosco

L'anno scorso, gironzolando nei dintorni dell'Ors di Pani, una piccola località sopra Oltris, esposta in una bacheca c'era questa bellissima poesia che mi ha colpito.
Gironzolando qua e la, ho notato che tanto è stato fatto, ma che ancora c'è molto da fare in fatto di educazione ambientale, c'è poco rispetto per la natura in genere e per le cose degli altri ancora peggio.
E' così bello guardare, fotografare e respirare aria sana, e invece scalfiscono alberi, estirpano fiori e poi li buttano, lasciano in giro cartacce, plastica e quant'altro come se tutto fosse dovuto.
Vi ho trascritto la poesia, perchè non tutti riescono a leggerla bene.


PREGHIERA DEL BOSCO

Uomo ! Io sono il calore della tua casa
Nelle fredde notti d’inverno.
L’ombra amica quando il sole brucia d’estate.
Io sono il telaio della tua casa e la tavola della tua mensa
Io sono il letto nel quale dormo e il legno
Che fai le tue navi
O sono il manico della tua zappa e la porta
Del tuo recinto
Io sono il legno della tua culla e della tua barca
Io sono il pane della bontà e il fiore della bellezza.
Ascolta la mia preghiera.
Non distruggermi !



Pino mugo, dalle nostre parti ce ne sono parecchi.


Abeti e larici, da noi c'è la foresta di Ampezzo composta da in prevalenza con queste piante.


Bosco di pini e larici


Bosco di abeti


Bosco di larici


Tutte le foto delle piante, sono state prese dal web, purtroppo non ho a portata di mano le mie fotografie.

venerdì 27 luglio 2012

Oltris, sagra di San Giacomo

Oltris, simpatica frazione di fronte ad Ampezzo, dall'altra parte del fiume Lumiei. 
Appena dopo il ponte, c'è un bivio ... una strada porta a Voltois e la strada di destra porta a Oltris, due simpatiche e ridenti appendici di Ampezzo, sembrano due gioiellini incastonati nella montagna di fronte.
In inverno sembrano due suggestivi paesaggi del presepe.
Da anni ad Oltris si svolge la sagra di San Giacomo, patrono e protettore del paesino e, come tutte le brave sagre, non si sprecano le grigliate di salsicce, costine, polenta abbrustolita innaffiati da abbondante vino e birra.
Non mancano i balli sotto un tendone, con musicisti nostrani che rallegrano le serata al suono delle fisarmoniche.
Ci sono stata diverse volte, ma ora "un ciò più il fisico" ... fortuna vuole che mi basta tenere aperta la finestra della camera e l'eco mi porta in lontananza il suono delle fisa e un profumo invidiabile di grigliate goderecce ^___^
Se passate da queste parti, non mancate, vi divertirete senz'altro.

LA SAGRA di SAN GIACOMO ad OLTRIS


La tradizione popolare vuole che fosse il posto in cui chi giungeva nel territorio di Ampezzo, dove c’era un abete (pez) a fianco di un’osteria, saliva fino ad Oltris per pernottare.
La prima documentazione storica su Ampezzo risale al 762 d.C., mentre Oltris compare per la prima volta su un documento ufficiale “in Carnea in villa que dicitur Oltras” nel 1260 e, nel 1563, nella cartografia con il nome Oltri, collocato erroneamente alla destra orografica del torrente Lumièi.
Ancora oggi Oltris mantiene intatte le caratteristiche di borgo medioevale con le sue strade poco più larghe di un sentiero lastricate di ciottoli.
Le case sono ancora in gran parte di pietra e legno, e anche quelle restaurate di recente hanno mantenuto le belle balconate in legno.
In occasione della sistemazione della piazza la fontana è stata ricostruita sul modello originario di quella antica in sostituzione di quella a muro più recente.
Purtroppo in questi ultimi anni l’emigrazione ha ridotto il numero degli abitanti.
Tuttavia i legami con il paese di origine sono sempre molto forti e nel periodo estivo od in occasione delle festività il borgo riprende vita.




Artigianato locale, questa foto è presa dal web


Oltris visto da casa mia, foto del web, le mie foto non le ho con me.


Piazza di Oltris, foto del web

giovedì 26 luglio 2012

Il faro di Jesolo

Ieri sono stata a Jesolo ... toccata e fuga, erano anni che non vedevo il mare ravvicinato ^____^.
Quando i miei pargoli erano piccoli per 20 anni e anche qualche anno prima, sono andata sempre a Lignano Sabbiadoro ... spiaggia meravigliosa adatta per bambini e sopratutto per i genitori, perchè di pericoli non ce n'erano.
Questa zona di Jesolo mi è piaciuta, siamo capitati per sbaglio e per caso al faro e qui c'è una spiaggia di sabbia fine e mare adatto ai bambini che possono giocare anche in mare, perchè non ci sono sacche o dislivelli improvvisi.
Poi mi ha colpito il faro, di solito i fari li ho sempre ammirati in fotografia, ma mai così vicini ... e poi il cielo, immensamente azzurro con quelle belle nuvole a pagnotta bianca ...
Peccato che siamo stati due sole ore per far sguazzare Martino il nostro nipotino, ma meno male che ce ne siamo tornati in fretta al fresco delle nostre montagne ... i 31° di Jesolo e dintorni, proprio non sono più capace di sopportarli


 Faro di Jesolo, spiaggia libera meravigliosa, cielo da fare invidia a chiunque ... ma caldo, tantissimo caldo 31°


Spiaggia libera con ombrelloni privati


Da qui in poi il faro



mercoledì 25 luglio 2012

Diga delVajont

9 ottobre 1963, si è compiuto il disastro della diga del Vajont. Migliaia di morti, interi paesi spazzati via dalla furia delle acque tracimate dalla diga diabolica.
Passo spesso da quelle parti e ogni volta provo un senso di repulsione indescrivibile. Innocenti colti nel sonno inghiottiti dall'acqua e dal fango.
Impuniti che dopo tanti anni di processi inutili, girano tranquilli come se nulla fosse successo.


DIGA DEL VAJONT

La valle della vergogna, nella forcella in mezzo alla foto, c'è la diga ... foto riprese dalla strada un pò di corsa.


Un pezzetto di diga spunta sul fondo, quasi coperta dal pino più alto.


La diga


La diga

lunedì 23 luglio 2012

Jota di blede (jote di bledis)

La jota in Friuli è una minestra molto diffusa, la più classica è quella con zucca, mais e fagioli (almeno qui da noi e poi ci sono tante varianti ... questa è quella che preferisce la mia amica Maria ... io preferisco quella di zucca ma mi sembra di avervela già segnalata.
Quando iniziano i primi freddi è una minestra che riscalda alla grande ... e qui è da un paio di giorni che gira aria di panolis (gira aria di neve).



JOTA DI BLEDE (jote di bledis)
per 4 porzioni

500gr circa di blede foglie di bietola
½ litro di latte
½ litro di acqua
burro
30gr di farina di granturco
30gr di farina bianca di frumento
1 scatola di fagioli lessati (se avete quelli secchi di Lamon, ancora
meglio, però ricordatevi di metterli a bagno e di lessarli)
sale
pepe in grani

Lessare le blede ben lavate in una pentola con l' acqua e il latte;
scolarle e conservre il liquido di cottura.
Tritare le blede e metterle in una pentola dove si è già fatto dorare
il burro; aggiungere le farine e cuocere per circa venti minuti
mescolando spesso.
Ora unire il liquido di cottura , il sale e i fagioli sgocciolati dal
liquido di governo. Riportare il tutto a ebollizione e servire caldo
spolverizzando con pepe macinato al momento.