“Mandi, è il saluto friulano che equivale a ciao. Il significato si perde nella notte dei tempi e vorrebbe dire “nelle mani di Dio” ;ma forse è di origine precristiana, con la frase “nelle mani degli dei”. Nella lingua latina mandi vorrebbe dire: “La mano di Dio ti protegga” (“Manus Dei”) o, anche “Conservati a lungo!” (“Mane diu”) ed ancora dal latino “mane-diu” Vai nelle mani di Dio.” “che tu rimanga a lungo (su questa terra) ”. Mandi a dûc
Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
sabato 31 gennaio 2015
Plum cake all'arancia - farina di riso e albumi
Di solito con gli albumi (i bianchi delle uova) faccio gli stringozzi, tagliatelle fresche, questa volta mi è stato chiesto da un golosone una buona tortina e ho provato con la farina di riso che mi piace tanto.
Mi sa che comincerò a fare la pasticcera di torte rustiche casalinghe, ultimamente le domande sono abbastanza ravvicinate e anche se non ho le dosi esatte, vedo che mi vengono bene e sono anche buone.
PLUM CAKE all'ARANCIA
FARINA di RISO e ALBUMI
1 stampo da cake 24 x 11
100 g circa (3 chiare) di uova
125 g farina di riso
50 g farina 00
50 g burro + poco burro fuso per spennellare lo stampo
50 g zucchero
1/2 bicchiere di latte
la buccia di 1 arancia ben lavata con bicarbonato e grattugiata
il succo dell'arancia
1 bustina di lievito
Versare in un boccale dai bordi alti le chiare delle uova con lo zucchero il sale e il burro tagliato a pezzetti.
Montare piano con lo sbattitore.
Unire le farine il latte il succo e la buccia dell'arancia.
Impastare molto bene sino ad ottenere un impasto omogeneo, aggiungere il lievito e impastare di nuovo per incorporarlo per bene.
Spennellare lo stampo con il burro fuso e versare il composto.
Cuocere in forno caldo a 180° per 40 minuti circa. prova stecchino.
Spegnere il forno e lasciare riposare 5/10 minuti.
Raffreddare completamente sulla gratella, sformare e guarnire con zucchero a velo e scorzette di arancia candite e pucciate nel cioccolato.
venerdì 30 gennaio 2015
Treccia di Marina Braito
Marina è stata e tutt'ora è un mito nel forum di Coquinaria, ci conosciamo da una quindicina di anni, lei è bravissima in cucina, io un po' meno ... sono come la fata smemorina o meglio azzeccagarbugli dei promessi sposi.
La ricetta di questa treccia è perfetta come l'ha data Marina, qualche anno fa l'ho fatta un paio di volte e mi erano venute bene ... va da se che ieri sono riuscita ad ingarbugliarmi ... ma niente paura, in fondo vi posto la ricetta originale così imparate a farla come si deve.
Dovevo uscire e non ho fatto in tempo a confezionare le trecce e così ho versato l'impasto nei contenitori per l'ultima lievitazione.
Capperi ho infornato due ecomostri che si sono gonfiati alla perfezione. Grazie Marina.
TRECCIA
di MARINA BRAITO
1
stampo da plum cake + 1 stampo di carta per ciambella
Tutti
gli ingredienti:
200
g farina manitoba
300
g farina lievita ……..
2
tuorli + 1 tuorlo per spennellare la superficie
80
g zucchero
80
g burro fuso
400
ml latte intero
1
cucchiaino di sale
½
cucchiaino polvere d’oro http://ilfogolar.blogspot.it/search?q=polvere+d%27oro
1
cucchiaino zucchero a velo (da diluire con l’uovo e il latte da spennellare.
♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥
80
g burro fuso intiepidito
Inizio:
Setacciare
200
g farina manitoba
300
g farina lievitaù
1
cucchiaino raso di sale
Avviare
impastatrice e mescolare
Aggiungere:
200
ml latte intero intiepidito e sciogliere il panetto di LB
Avviare
impastatrice e mescolare
200
ml latte intero intiepidito e sciogliere 80 g di zucchero
Avviare
impastatrice e mescolare
Aggiungere:
2
tuorli di uovo
½
metà del burro fuso intiepidito
Avviare
impastatrice e mescolare
Aggiungere
il resto del burro fuso
IMASTARE
BENE CON IL GANCIO A FARFALLA
Lievitare
bene al caldo sino a triplicare il volume
Avviare
di nuovo l’impastatrice
Aggiungere
2 o 3 cucchiai di farina, 1 cucchiaino di polvere d’oro e amalgamare tutto come
si deve.
Distribuire
l’impasto nei due contenitori,
lasciarli
lievitare di nuovo per 1 ora circa
Spennellare
con l’uovo addizionato con poco latte e 1 cucchiaino di zucchero a velo ben
sbattuti.
Cuocere
in forno caldo a 180° per 15,20 minuti
Le guarnizioni sono bucce di arancia candita e pucciate nella cioccolata
♫♫♫♫♫♫♫♫♫
Ricetta originale di Marina
TRECCIA LIEVITATA (BERTELLI)DIMARINA
B.
MarinaB canederlina
500 gr di farina 00 (oppure 400 + 100 Manitoba)
1 cubetto di lievito 25 gr.
2 tuorli + 1 tuorlo per spennellare superficie
100 gr. zucchero
75 gr. burro fuso
200 ml acqua tiepida o latte (io uso latte)
1 cucchiaino di sale fino
Setacciare farina e sale e mettere nell'impastatrice. Aggiungere lievito sciolto in 100 ml di acqua tiepida + lo zucchero sciolto negli altri 100 ml di acqua tiepida, aggiungere i 2 tuorli e metà del burro fuso. Impastare. Aggiungere il rimanente burro fuso. Impastare nuovamente. Ne risulterà un impasto piuttosto morbido. Coprire bene e lasciare lievitare (anche tutta la notte) in luogo caldo. L'impasto triplicherà.
Ora impastare nuovamente aggiungendo se necessario 1-2 cucchiai di farina, fare la treccia (io ne faccio due), partendo da tre rotolini e disporre su placca del forno ricoperta di carta forno e spennellare con tuorlo sbattuto. Lasciare lievitare per un'altra ora e quindi versare nelle fessure della treccia un po' di zucchero a filo. Infornare in forno già caldo a 180 gradi per ca. 15-20 minuti.
Con lo stesso impasto io faccio dei piccoli panini all'uva ... aggiungere dopo la prima lievitazione dell'uva sultanina messa precedentemente in acqua e asciugata bene, formare delle palline, fare una croce al centro e lasciare nuovamente lievitare prima di infornare.
MarinaB canederlina
500 gr di farina 00 (oppure 400 + 100 Manitoba)
1 cubetto di lievito 25 gr.
2 tuorli + 1 tuorlo per spennellare superficie
100 gr. zucchero
75 gr. burro fuso
200 ml acqua tiepida o latte (io uso latte)
1 cucchiaino di sale fino
Setacciare farina e sale e mettere nell'impastatrice. Aggiungere lievito sciolto in 100 ml di acqua tiepida + lo zucchero sciolto negli altri 100 ml di acqua tiepida, aggiungere i 2 tuorli e metà del burro fuso. Impastare. Aggiungere il rimanente burro fuso. Impastare nuovamente. Ne risulterà un impasto piuttosto morbido. Coprire bene e lasciare lievitare (anche tutta la notte) in luogo caldo. L'impasto triplicherà.
Ora impastare nuovamente aggiungendo se necessario 1-2 cucchiai di farina, fare la treccia (io ne faccio due), partendo da tre rotolini e disporre su placca del forno ricoperta di carta forno e spennellare con tuorlo sbattuto. Lasciare lievitare per un'altra ora e quindi versare nelle fessure della treccia un po' di zucchero a filo. Infornare in forno già caldo a 180 gradi per ca. 15-20 minuti.
Con lo stesso impasto io faccio dei piccoli panini all'uva ... aggiungere dopo la prima lievitazione dell'uva sultanina messa precedentemente in acqua e asciugata bene, formare delle palline, fare una croce al centro e lasciare nuovamente lievitare prima di infornare.
Allora intanto vi dico che
la treccia si conserva benissimo per diversi giorni ... quindi se la cucinate
la sera prima per colazione poi sarà perfetta ... certo che appena sfornata è
però tutta n'altra roba ... ancora tiepida!
Io di solito faccio il primo impasto e poi la metto a lievitare in frigo per tutta la notte (qui ho cambiato rispetto alla ricetta orginale, che prevedeva in luogo tiepido; ma per me ormai tutti gli impasti notturni vanno a lievitare in frigo!) ... quindi faccio la treccia ... lascio lievitare e poi inforno ... tutte queste operazioni le faccio il sabato o la domenica mattina quando sono a casa e facciamo colazione più tardi ... avete presente il brunch? ... ecco una cosa del genere, anche perché noi durante la settimana ci concediamo giusto un espresso prima di uscire di casa!
Io di solito faccio il primo impasto e poi la metto a lievitare in frigo per tutta la notte (qui ho cambiato rispetto alla ricetta orginale, che prevedeva in luogo tiepido; ma per me ormai tutti gli impasti notturni vanno a lievitare in frigo!) ... quindi faccio la treccia ... lascio lievitare e poi inforno ... tutte queste operazioni le faccio il sabato o la domenica mattina quando sono a casa e facciamo colazione più tardi ... avete presente il brunch? ... ecco una cosa del genere, anche perché noi durante la settimana ci concediamo giusto un espresso prima di uscire di casa!
giovedì 29 gennaio 2015
Crema di riso con pasta di arancia
Uffa, sempre verdure, sempre dietaperennedipendente ... e basta, qualche cosina di dolce anche per me ci vuole.
Marito mio non mangia volentieri queste pappine, preferisce una bella fettona di torta ... ora che il kugelhupf mi viene bene, vorrebbe solo quello "perchè ha un buon sapore e hai imparato a farlo bene"
Ma Orsomio non ha ancora capito che la mia testa è scollegata da una buona ricetta completa ... vuoi perchè mi manca la farina giusta, vuoi perchè un'altra volta mi manca un'altra cosa, i miei kugelhuf non saranno mai cucinati come stampini tutti uguali.
Per me una ciotolina di crema di riso, è stata una cena completa ... ma a lui non potevo certo fargli una proposta del genere ... mi sarei trovata seduta nell'orto al freddo e al gelo tutta la notte.
CREMA
di RISO
con PASTA di ARANCIA
2
formine da dessert
½
lt latte intero
120
g farina di riso
1
cucchiaio raso di zucchero di canna + quello necessario per cospargere la
superficie
cannella
in polvere a piacere
1
pizzico di sale
1
cucchiaio di Pasta di Arance
Versare
in un pentolino dai bordi alti la farina di riso, il sale, lo zucchero, la
cannella e mescolare questi ingredienti fra di loro.
Versare
sopra il latte freddo e mescolare energicamente per sciogliere tutto insieme.
Portare
a ebollizione, il latte e cuocere per 15 minuti a fiamma bassa, mescolando
spesso per non far attaccare la crema.
Cinque
minuti prima di spegnere il fuoco, inserire la Pasta di Arancia.
A
cottura ultimata, versare la crema in due o più formine bagnate con l’acqua.
Lasciare
raffreddare … andrebbe messa in
frigorifero, ma con Orsomio non ci arriva e in ogni caso devo nascondere la mia
porzione altrimenti resto senza.
***
La superficie andrebbe fiammeggiata, ma sono rimasta senza gas.
***
Se non gradite la buccia di arancia, potete grattugiare la buccia di limone,
gli agrumi conferiscono una migliore digeribilità.
mercoledì 28 gennaio 2015
Peperoni a corno di toro ripieni
Avete ragione, dolci, dolci e sempre dolci, ma ho un plantigrado che non gradisce molte novità a tavola e quindi mi adeguo ai suoi gusti ...
Ogni tanto "mi" accontento e se si lascia tentare tutto va ben, altrimenti riempio le vaschettine e conservo nel congelatore per giorni futuri.
E qui ho giocato sporco ^_____^ i peperoni non li digerisce e quindi mi sono stipata vaschette in congelatore ... tranquilli, il pasto non l'ha saltato, gli ho preparato il verzottino grattugiato e condito con i dadini di speck soffritto, olio aceto e sale ... no pepe, Mister non lo gradisce.
Ogni tanto "mi" accontento e se si lascia tentare tutto va ben, altrimenti riempio le vaschettine e conservo nel congelatore per giorni futuri.
E qui ho giocato sporco ^_____^ i peperoni non li digerisce e quindi mi sono stipata vaschette in congelatore ... tranquilli, il pasto non l'ha saltato, gli ho preparato il verzottino grattugiato e condito con i dadini di speck soffritto, olio aceto e sale ... no pepe, Mister non lo gradisce.
Foto del web: www.lestradedelfresco.it
PEPERONI a CORNO di TORO RIPIENI
1 teglia da forno
8 peperoni
1 hg mortadella fetta intera
4 peperoncini ripieni
8 mozzarelline piccole
8 spicchi di patate arrosto (erano avanzate)
1 filo di olio
Togliere il picciolo ai peperoni, tagliarlisolo da un lato in quasi tutta la lunghezza, togliere filamenti e semi, lavarli e sgrondarlidall'acqua.
Tagliare la mortadella in 8 listarelle.
Tagliare i pomodorini a metà.
Inserire in ogni peperone 1/2 peperoncino ripieno e spingerlo verso la punta dove il peperone non è stato tagliato.
Appoggiare 1 spicchio di patata e una mozzarellina.
Chiudere i lembi del peperone e arrotolare attorno una fettina di mortadella.
Man mano adagiare i peperoni ripieni in una teglia da forno.
Se crescono mozzarelline e spicchietti di patate, distribuirle sopra ai peperoni.
Appena terminato, condire con un filo di olio.
Cuocere a forno caldo a 180° per 30/40 minuti circa.
martedì 27 gennaio 2015
La Natura
Quello da poco finito, è stato un anno anomalo in tutti i sensi ... quelle che vi lascio qui sono foto che ha fatto Orsomio i primi di gennaio.
E quando mai abbiamo avuto la natura sveglia in quel periodo, quando di solito boschi e prati sono sommersi dalla neve che se ne va solo a primavera ?
Godiamoci qualche foto e cominciare a sognare le tiepide giornate primaverili.
LA NATURA
E quando mai abbiamo avuto la natura sveglia in quel periodo, quando di solito boschi e prati sono sommersi dalla neve che se ne va solo a primavera ?
Godiamoci qualche foto e cominciare a sognare le tiepide giornate primaverili.
LA NATURA
Fragoline selvatiche
Primule
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