E no, non mi sono sposata io, 47 anni di matrimonio li ho già fatti con la speranza di continuare ancora, e questa volta è toccato al mio Orsino.
Ci credete se vi dico che sono ancora emozionata ??? E' da tempo che Maria e Matteo si conoscono, lei è una bella "cjarniela" friulana, che ha studiato e trovato lavoro a Milano.
Il matrimonio si è svolto nel paese della sposa a Forni di Sopra, un grazioso paese montano non molto distante da Ampezzo dove ormai io e Orsomio ci siamo stabiliti definitivamente.
Vi metto qualche foto, insieme al racconto delle tradizioni di questi paesi.
MARIA e MATTEO -
28 maggio 2016 - OGGI SPOSI
La sposa col suo papà che l'accompagna.
Gli sposini
La sposa viene accompagnata dal papà all'altare.
Lo sposo con la sua mamma in attesa della sposa.
Ecco gli sposi all'uscita dalla chiesa
L'USANZA
DEL SEGONE
Dal
momento che lo sposo è "foresto", dopo il matrimonio viene allestito
sul sagrato della chiesa IL CIOCCO ovvero un tronco d'albero che gli sposi
devono pagare come pegno.
La
sposa perchè se ne va e lo sposo perchè deve dimostrare che con la sposa
avranno sempre il nido caldo (ovvero la casa).
Il
segone deve essere bene arrugginito, in modo che gli sposi incontrino maggiori
difficoltà. Vengono però aiutati anche dai testimoni.
MATRIMONIO
CARNICO
con USANZE CELTICHE
Matteo
Petris-Milano e Maria Antoniacomi-Forni di Sopra UD
Iniziamo
dalla notte dei tempi ...
Alla
vigilia del matrimonio, è usanza che lo sposo si rechi davanti alla casa della
futura sposa, la chieda in matrimonio e le faccia cantare la serenata.
Il
classico costume carnico gli è stato donato dal suocero, che lo aveva usato per
sposarsi.
Per
l'occasione, i genitori della sposa hanno preparato una mega grigliata per
amici e parenti ... e mammà dello sposo ha contribuito con salatini.
l'ARCO
di FIORI
L'usanza
vuole che la sposa che viene presa da un "foresto" (bastano anche
pochi chilometri dal suo paese), venga omaggiata dagli amici con l'arco di
fiori in segno di beneaugurio e di buon ritorno per trovare amici e parenti
Il
coro di Forni di Sopra, anche la mamma della sposa ne fa parte.
La
sposa si affaccia al balcone della sua casa
Lo
sposo si inginocchia per chiederla in sposa e il coro canta:
Il
canto è tradizione in tante zone di Cjargne,
si
accompagna al suono di armoniche e le varianti musicali cambiano da località a
località.
“
Ven fûr ven fûr nuvice
Ven
fûr di cjase tô
La
cjase di to pari
Tu
âs di bandonâ e
Che
dal to cjâr zovin abraçâ “
“
vieni fuori vieni fuori sposina
–
vieni fuori da casa tua
–
la casa di tuo padre
–
tu hai da abbandonare
–
e quella del tuo giovane abbracciare “
Lei
ha detto sì e ha raggiunto il suo sposo