Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
Vita genuina di montagna ... Voltois UD

sabato 9 maggio 2009

Gnocchi al sugo di baccalà

Ho sempre arrotolato i cilindri per tagliare gli gnocchi, strappando i pezzi dall’impasto.
Quando ho iniziato a navigare in internet 10 anni fa, mi si è aperto un nuovo mondo, fra le tante cose che ho imparato ho trovato un sistema più veloce per arrotolare i cilindri, allora non prendevo nota di nulla, ma alla prima occasione ho applicato la regola e mi sono trovata veramente agevolata nel confezionare gli gnocchi, provare per credere.


GNOCCHI al SUGO di BACCALA’

sugo: e avanzato un poco di baccalà vedi qui

per gli gnocchi
6 patate (cotte al MO)
1 tuorlo d’uovo
farina
un pizzico di sale

Passare le patate cotte nello schiacciapatate e lasciarle cadere a fontana sulla spianatoia.
Formare un cratere e mettere l’uovo e un poco di farina sparsa anche attorno alle patate.
Impastare e aggiungere farina sino ad ottenere un impasto non troppo morbido.
Secondo la quantità di impasto, dividerlo in due o più parti, prendere un panetto e schiacciarlo con le mani e tagliarlo a listarelle.
A questo punto è molto più semplice appoggiare una listarella, appoggiarla sulla farina e arrotolarla della grandezza degli gnocchi che si vogliono fare e poi tagliare i granelli di gnocchi.
A noi piacciono piccoli.

Cuocere gli gnocchi pochi alla volta in abbondante acqua salata.
Man mano che vengono a galla prelevarli con una schiumarola, scolarli bene dall’acqua e metterli in una terrina.
Condire e servire caldi.
Questa volta avevo un avanzo di baccalà e li ho conditi con quello.

Sugo di baccalà

produzione gnocchi

Ecco la tecnica: appiattire l'impasto lasciando uno spessore di circa 1 dito e poi tagliarlo a striscie.
Impasto appiattito

Ecco il cilindro formato in men che non si dica.

Torta porro melanzana

Cenetta completa, gli Orsi mi hanno detto che ho preparato una bomba calorica …
evabbè, se mi dicessero qualche volta cosa desiderano mi farebbero anche contenta e invece mi devo sempre arrabattare e pensare a cosa imbastire a pranzo e a cena.
(mamma ha fatto una gran festona)

TORTA PORRO MELANZANA

1 foglio di pasta brisè pronta
1 foglio di pasta sfoglia pronta
1 porro medio
1 melanzana media
1 falda di peperone rosso
3 uova
1 manciata di formaggio Montasio grattugiato
1 confezione di formaggio Caprice de Dieux
½ bicchiere di birra
Olio q.b.

Versare l’olio in una larga padella, rosolare il porro lavato e tagliato a rondelle.
Aggiungere la melanzana sbucciata e tagliata a dadini e il peperone tagliato a listarelle.
Salare e appena il porro inizia ad imbiondire, versare ½ bicchiere di birra, abbassare la fiamma, chiudere la pentola e lasciar stufare piano sino a che il sughetto si sarà rappreso.
Spegnere e lasciar raffreddare.
In una terrina sbattere le uova e unire il formaggio grattugiato con un poco di sale.
Versare le uova sulle verdure e mescolare bene.
In una tortiera a cerniera del Ø 24, inserire la pasta brisè con il suo foglio di carta forno, sistemarlo per bene e versare dentro le verdure con l’uovo.
Tagliare il Caprice de Dieux a fettine e sistemarle bene sopra alle verdure.
A parte tagliare con una rondella la pasta sfoglia grande come la tortiera, appoggiarla delicatamente sopra le verdure e rimboccare la pasta brisè sopra alla sfoglia in modo da chiudere bene la torta.
Bucherellare con i rebbi di una forchetta la superficie della pasta sfoglia e infornare a forno caldo 200° per 40 minuti.
Non ho spennellato la superficie, però il risultato mi è piaciuto ugualmente.

Panino alla marmellata

Della serie in cucina non si butta nulla … ho fatto la torta con le melanzane e mi è avanzata un po’ di pasta sfoglia, in fretta l’ho assemblata e tirata di nuovo, sulla superficie ho spalmato la marmellata di more, ho chiuso a panino, spennellato con il latte e infornato a 200° per 20 minuti.
Volevo tagliarlo a rondelle e spolverarlo con zucchero a velo, però in quei pochi secondi che mi sono distratta, loro si erano già diviso equamente il panino … va bene così, sono contenta che i miei Orsi abbiano fatto festa a una cosina fatta per recuperare un impasto.

PANINO alla MARMELLATA

Scarti di pasta sfoglia
Marmellata di more
Latte per spennellare

Impastare velocemente i ritagli della pasta sfoglia, appoggiarla su un foglio di carta forno e spianarla con il mattarello.
Stendere al centro la marmellata, chiudere a mò di panino, sigillare bene, spennellare con il latte e infornare a 200° (caldo) per 20 minuti.
*** volendo, quando è intiepidito, tagliarlo a rondelle e spolverare con lo zucchero a velo.

Asparagi con le uova in cereghin

Non ho mai voluto che mi regalassero l’asparagiera, la pentola apposita per cuocere gli asparagi, perché per quelle poche volte che li cucino, posso ingegnarmi diversamente.
Non è la ricetta che voglio segnalarvi, è semplice ed è millenaria, ma come ho cotto gli asparagi.

ASPAREG CUNT I OEUF IN CEREGHIN

per 3 persone
6 hg di asparagi
6 uova
burro
formaggio Montasio grattugiato

In una pentola che li contenga, inserire gli asparagi puliti con un poco di sale e acqua che copra solo una piccola parte dei gambi.
Avvolgere attorno alla pentola un foglio di carta stagnola.
Sigillarlo bene alla sommità della pentola e poi chiudere a cappuccio in modo da non far uscire il vapore, in questo modo si crea una corretta cottura … l’acqua dal basso cuoce i gambi che sono i più duri e il vapore che si forma cuoce il resto degli asparagi.
Appena cotti, scolarli e passarli sotto l’acqua fredda in modo che mantengano il verde brillante, e appoggiare le porzioni su piatti piani.
In un padellino che li contenga, fondere il burro sino a farlo diventare quasi nocciola, versare 2 uova (uno per volta), salare leggermente solo il bianco (mai il rosso altrimenti diventa gommoso) e appena il bianco si è rappreso lasciando il rosso morbido, versarle sugli asparagi.
Spolverare con formaggio Montasio stagionato grattugiato.

Oeuf in cereghin - uova in cereghino o all'occhio di bue

Sistema rudimentale per la cottura degli asparagi ... molto efficace.

venerdì 8 maggio 2009

Tajine di agnello con carciofi

Per motivi di spazio, la mia bella tajine, recipiente di cottura che usano in Marocco, Tunisia e in genere tutti i paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo, ce l’ho in montagna dove svolge un egregio lavoro quando sono lassù.
Non ho molte ricette, ma quelle poche che ho mi danno una grande soddisfazione.
TAJINE DI AGNELLO con CARCIOFI di Rosy

1 kg di agnello circa
2 cipolle
2 pomodori
6 cuori di carciofo
sale
pepepaprika dolce
1 spicchio d’aglio
prezzemolo
olio

Scaldare l’olio nella Tajine a fuoco basso e rosolare la carne da ogni parte.
Unire il battuto fine composto da cipolle, aglio, prezzemolo, pomodori, sale, pepe e paprika e dopo 5 minuti versare 2 bicchieri d’acqua.
Cuocere ¾ d’ora.
Tagliare i cuori di carciofo a piccoli spicchi, aggiungerli alla tajine e portare a termine la cottura.

*** ricordatevi di mettere sempre la rete spargifiamma fra il fuoco e la tajine che è fatta con materiale che si rompe facilmente sopratutto a contatto diretto con il fuoco.

*** ricordatevi, prima di riporre questo contenitore di terracotta, di asciugarlo bene e di mettere fra il coperchio e la base uno spessore in modo che lo tenga sempre aperto in modo che all'interno non si formino umidità e muffa.

*** una chicca ... mentre cuoce la pietanza, sul pomello del coperchio mettete a mò di pomolo mezzo limone o mezza arancia. I succhi di questi agrumi entreranno piano piano nella pietanza e quindi diventerà più gustosa.

Baccalà porri e creme fraiche













Lo so, starete ridendo di me perché mangio sempre baccalà ;-)))
E va bè, mi piace in tutte le salse.
Si può mettere nel caffè ??? :-))))))

BACCALA’ PORRI e CREME FRAICHE

600 g di baccalà
9 patate medie
1 grosso porro
3 spicchi d’aglio (che potete togliere o lasciarlo disfare in cottura)
1 cucchiaio colmo di triplo concentrato di pomodoro
1 cucchiaio di crème fraiche
1 peperoncino intero
1 dado liebig ai funghi (attenti al sale, se il baccalà è salato di suo mettetelo a cottura avanzata)
Olio q.b.
Farina e olio per abbrustolire il baccalà

Lavare e affettare sottilmente il porro, metterlo a rosolare in una casseruola con l’olio, l’aglio e un pizzico di sale grosso.
Appena inizia ad imbiondire aggiungere il concentrato di pomodoro diluito in un bicchiere d’acqua molto calda.
Lasciar stufare col tegame coperto e prima di aggiungere il baccalà, stemperare nel sughetto la crème fraiche.
A parte, in una larga padella, abbrustolire il baccalà dissalato, asciugato e infarinato senza farlo arrostire troppo.
Mettere il baccalà sui porri con la pelle voltata verso il basso sui porri, senza sovrapporre i pezzi.
Sopra appoggiare le patate sbucciate, lavate e tagliate in 4.
Coprire a filo brodo vegetale molto caldo ed eventualmente il dado ai funghi.
Coprire e cuocere piano finchè le patate saranno cotte.
Mescolare con delicatezza di tanto in tanto.
Bom apetit,


*** perchè la crème fraiche ??? perchè ingentilisce l'acidino del concentrato di pomodoro.
In alternativa si può usare anche il latte.

giovedì 7 maggio 2009

Torta di mele al farro con dolcificante

Fortunatamente non sono golosa di dolci, però anche se sono dietaperennedipendente, a volta desidero anch’io qualche cosa di diverso …
Ecco fatto, oggi mi è caduto l’occhio su una ricetta di Cooquinaria, fa al caso mio, poco burro, dolcificante al posto dello zucchero … gli ingredienti ci sono et voilà !
Morbida, leggera e buona.Preparata oggi pomeriggio per la colazione di domani mattina sempre che ne rimanga ancora … miei sono rimasti a bocca aperta, pensavano che fosse più dolce, ma poi me ne hanno lasciato solo metà ... alla faccia del poco dolce.
Grazie Bru

TORTA DI MELE AL FARRO CON DOLCIFICANTE
Ingredienti:
3 belle mele
50 gr. di farina di mandorle
20 gr. di Dietor in polvere
la buccia di un limone
3 uova
1 vasetto di yogurt anche alla frutta (ho messo quello cremoso Granarolo)
70 gr. di burro morbido
150 gr. di farina bianca di farro
una bustina di lievito
un pizzico di sale
Sbucciare e tagliare a fettine sottili le mele.
Mettere nel boccale del Bimby ( avevo fretta si capisce?) o del frullatore la farina di mandorle, il dolcificante, la buccia di limone e frullare a massima velocità per alcuni secondi.
Unire le uova, lo yogurt,il burro morbido,la farina mischiata al lievito, un pizzico di sale e frullare a media velocità per 20 secondi spatolando.
Versare l'impasto in una tortiera da 26 cm. unta e infarinata.
Inserire nell'impasto le mele disponendo le ultime tutto attorno a corona.
Cuocere in forno caldo ( 180°) per circa 40/50 minuti.
Togliere la torta dal forno e da calda spennellare le mele con un velo di marmellata di albicocche senza zucchero.
Non è avvinazzata, come lucidatura ho messo un poco di marmellata di more sciolta con poca acqua e passata col colino per eliminare i semini

Prima del trattamento - appena uscita dal forno

mercoledì 6 maggio 2009

Artisti uniti per l'abruzzo








E' stata preparata e lanciata una bellissima canzone per commemorare un mese dalla prima scossa di terremoto che ha distrutto l'Abruzzo. Al TG ho sentito la nuova canzone che diversi grandi big hanno cantato insieme, mi è piaciuta molto, mi ha fatto venire un pò di magone e mi ha fatto ricordare il Friuli il 6.5.76, in questo caso il giorno 6 ha accomunato le due disgrazie.
Su yotube ho trovato la canzone e ho pensato di inserirla nel mio blog … per non dimenticare ……

martedì 5 maggio 2009

Premio Sisterhood Award













PREMIO SISTERHOOD AWARD

Ecco, mi trovo felicemente in difficoltà, ho ricevuto un premio internazionale e mi sono dovuta arrabattare con le traduzioni … conoscendo come vengono fatte, il compito più arduo è stato quello di decifrare in modo consono il significato.
Ringrazio mikkey di http://mycookingcreations.blogspot.com/ che ha un bel blog, che ho conosciuto per caso, dovete usare il traduttore ma ci sono delle ricette veramente sfiziose e ne vale la pena tenerla d’occhio.
Grazie Mykkei il tuo premio l'ho ritirato molto volentieri e lo giro ad altri blog … sarebbero tanti quelli ai quali vorrei assegnarlo, ma come hai indicato mi fermerò a 6.

Stefano http://mestoloepaiolo.blogspot.com/
Aurora http://auroraeadriano.blogspot.com/
Sabrina http://ilricettariodisabrina.blogspot.com/
Germana http://laterradeiviolini-germana.blogspot.com/
Maurina http://comfort-food-ricette.blogspot.com/
Laura http://lauracucina.blogspot.com/

A voi ragazzi girare il premio !

lunedì 4 maggio 2009

Pan pasticcio

Ecco il mio pan pasticcio ! nato come pane e diventato tale grazie ad un pasticcio.
Avevo un po’ di pasta di pane o (pasta di riporto), volevo preparare il pane per questa sera e mi sono messa di buzzo buono, senonchè dopo due ore di lievitazione al caldo nel forno con la lucina accesa, l’impasto non si era mosso di 1 millimetro.
Ho quindi sbattuto tutto nella ciotola del ken, ho fatto le aggiunte e dopo un’ora e mezza di lievitazione il mio pane era pronto, bello, croccante e buono in tavola.

PAN PASTICCIO

250 g pasta di riporto (o pasta di pane)
250 g acqua
500 g farina 00
1 cucchiaino di malto
1 cucchiaino di sale

Aggiunte in più
1 dito d’acqua tiepida (in un bicchiere)
1 pezzetto di lievito di birra (scioglierlo nell’acqua tiepida)
1 cucchiaio di olio
50 g circa di farina

Mettere tutto nella ciotola del ken, impastare finchè l’impasto s’incorda e poi versarla in una ciotola capiente.
Ungere appena con olio la superficie e coprire con un foglio di cellophane.
Mettere il recipiente nel forno con la lucina accesa e lasciar lievitare per 1 ora e ½.
Versare l’impasto sulla spianatoia infarinata, sgonfiarla per bene, dividere in 4 filoni uguali e appoggiarli sulla placca del forno.
Intagliare e ungere d’olio le pagnotte, metterle di nuovo in forno coperte con la stagnola e lasciarle lievitare ancora 40 minuti.
Toglierle e lasciarle al caldo, intanto accendere il forno e appena raggiunge i 200°, inserire il pane.
Cuocere per 40 minuti, toglierle e lasciarle raffreddare sulla gratella.


Queste sono le staffe che dividono la mia teglia da forno, da una parte sono lisce, dall'altra sono incavate ed è per questo che la pagnotta che vedete ha una forma diversa.

pane lietitato

Pane da lievitare (questa sera non c'è verso di far stare le foto in piedi) e va bene così, si vede bene la differenza con quello lievitato.





Tacchino alla valdostana

Come ti camuffo il tacchino con un velo di condimento ...
Quando cucino pollo o tacchino, in questa casa sembra di essere nella casa degli specchi deformanti ... le facce che fanno e i nusi lunghi, la raccontano tutta !


TACCHINO alla VALDOSTANA

6 fette di tacchino
3 fette di prosciutto cotto
6 pezzetti di formaggio Montasio

per la panure
pane grattugiato
farina di mais fioretto (quella fine
buccia di limone grattugiata
erbe di provenza
pizzico di peperoncino
olio pochissimo
sale q.b.

1 uovo

Battere un poco fra due fogli di carta forno le fettine di tacchino in modo da allargarle leggermente.
Tagliare le fette di prosciutto a metà e appoggiarle sulle fette spianate, sopra mettere una fetta di formaggio montasio e piegare la fetta di tacchino a metà.
Per impanare, mescolare insieme tutti gli ingredienti della “panure”.
Sbattere leggermente l’uovo.
Le bistecche piegate a metà passarle nell’uovo e poi nella panure, schiacciare leggermente per farla aderire bene.
Ungere con l’olio una larga padella e appoggiare le fette di tacchino, versare sopra ad ognuna un goccio di olio e cuocere tutti e due i lati a fuoco basso.
Alla fine risultano ben cotte e croccanti.
Servire con una buona lattuga.

Pizzette

Per il mio compleanno, oltre alla torta ho preparato delle pizzette e dei dischi con marmellata fatti con la pasta di riporto.


PIZZETTE

pasta di riporto
passata di pomodoro
acciughe sott’olio
sottilette tigre
sale e olio q.b.

Ungere le formine con poco olio, appoggiare un dischetto di pasta di riporto, appoggiare sopra 1 cucchiaino di passata di pomodoro, salare leggermente, aggiungere 1 acciuga e ½ sottiletta Tigre.
Versare ancora 1 goccino di olio su ogni pizzetta, lasciare lievitare e infornare per 20 minuti.


Dischi volanti alla marmellata

DISCHI VOLANTI alla MARMELLATA

pasta di riporto
marmellata
latte
zucchero in granella

Avevo poca pasta di riporto (è comune pasta di pane), l’ho divisa in quattro parti uguali.
Da ogni panetto ne ho tolto un pezzettino per formare la calotta.
Foderare con la pasta di pane le formine delle cartellette, nel centro appoggiare un cucchiaino di marmellata e coprire con la calotta formata a parte.
Spennellare col latte tutti i dischi e spolverarli con granella di zucchero.
Lasciare lievitare in luogo caldo per 1 oretta, infornare a 180° e cuocere per 20 minuti.

Con la pasta di riporto mi sono venuti 4 dischi con marmellata e 4 pizzette

Torta senza ricetta

Ieri 3 maggio era il mio compleanno, mi sono festeggiata con una torta di quelle che piacciono ai miei uomini soprattutto per la colazione.
E’ bella da vedere, ma le manca quel pizzico in più per renderla speciale. La devo riprovare per darle quel tocco in più e perciò per questa volta non vi do la ricetta.