Con un po’ di insalatina fresca è un ottimo piatto unico, gli Orsi hanno gradito …
si fa per dire perché si sono mangiati il formaggio, la frutta, il gelato e …
*** A mezzo giorno avevo preparato un sughetto per la pasta fatto con 1 cucchiaio di triplo concentrato di pomodoro Mutti, tre bicchieri di passata Mutti, una generosa dose di preparato per la pasta all’arrabbiata, un pizzicone di origano olio e 1 dado ai funghi Star.
L’avevo cotto a puntino e il sugo che mi è rimasto, l’ho usato per cuocere le melanzane.
BARCHETTE di MELANZANE all’ARRABBIATA
1 grossa e fresca melanzana
salsiccia a nastro
2 uova
prezzemolo
aglio a piacere
1 grosso scalogno
pane grattugiato a piacere
un goccio di panna
birra q.b.
paprika forte
sale q.b.
Sbriciolare la salsiccia, metterla in una padella con un poco d’olio, rosolarla per bene e lasciarla raffreddare.
Inserire nel tritatutto un bel mazzetto di prezzemolo, l’aglio, lo scalogno e tritare tutto finemente.
(queste verdure non le rosolo insieme alla salsiccia, così il loro sapore rimane ben diviso da quello della salsiccia).
In una terrina versare la salsiccia, le verdure tritate, una manciata generosa, le uova, la panna, le uova, la paprika e amalgamare tutto molto bene.
L’impasto deve essere un poco morbido e lasciarlo riposare un’oretta.
Intanto tagliare la melanzana a metà, scavare un poco la parte centrare e tenere i pezzi per qualche altra preparazione.
Salare l’interno della melanzana e capovolgere sul tagliere. Dopo un’oretta, risciacquare le due metà e asciugarle.
Riempire le due parti scavate della melanzana con il ripieno lasciato riposare.
Metterle nella padella con il sugo già fatto, aggiungere 1 bicchiere di acqua calda e cuocere piano finchè la melanzana è cotta e il sughetto si è ristretto.
Servire caldo con il sughetto sopra al ripieno.
*** Il cuore scavato della melanzana, l’ho tritato, l’ho rosolato con l’olio, ho aggiunto un poco di passata di pomodoro e abbondante basilico. Domani questo sughetto servirà per condire una buona pasta asciutta.
“Mandi, è il saluto friulano che equivale a ciao. Il significato si perde nella notte dei tempi e vorrebbe dire “nelle mani di Dio” ;ma forse è di origine precristiana, con la frase “nelle mani degli dei”. Nella lingua latina mandi vorrebbe dire: “La mano di Dio ti protegga” (“Manus Dei”) o, anche “Conservati a lungo!” (“Mane diu”) ed ancora dal latino “mane-diu” Vai nelle mani di Dio.” “che tu rimanga a lungo (su questa terra) ”. Mandi a dûc
Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
sabato 23 maggio 2009
Polpette golose alla birra
Questa è la casa dei prestigiatori … :-)))
Nella padellina c’erano 4 polpette, appena le ho messe nella ciotolina, ne ho contate solo 3 …
Misteriiii :-)))
Di impasto per le melanzane, ne ho fatto volutamente un po’ di più, le polpette vanno sempre anche se fredde, l’impasto lo trovate Qui e le polpette le ho cotte in una padellina antiaderente con poco olio e la birra
Nella padellina c’erano 4 polpette, appena le ho messe nella ciotolina, ne ho contate solo 3 …
Misteriiii :-)))
Di impasto per le melanzane, ne ho fatto volutamente un po’ di più, le polpette vanno sempre anche se fredde, l’impasto lo trovate Qui e le polpette le ho cotte in una padellina antiaderente con poco olio e la birra
Zurigo in 41 click
L’ultimo fine settimana l’ho passato a Zurigo, mia figlia era iscritta a una corsa podistica e noi nonnetti ne abbiamo approfittato per spupazzarci il piccolo Marty.
Dal momento che l’albergo era nella zona industriale di Zurigo e la corsa si svolgeva nella parte opposta della città, per vedere la nostra figliola abbiamo attraversato tutta la città con il tram azzurro e un pezzo di strada con il trenino rosso.
L’attraversata è stata stupenda, e tutte le mie foto sono fatte dai mezzi in movimento … praticamente ero incollata al finestrino con il click sempre pronto.
Mi è stato difficile scegliere le foto più significative, ne ho talmente tante che potrei preparare altri 10 slideschawes, perciò accontentatevi di queste, a me piacciono molto.
Zurigo ? è una bellissima cittadina mitteleuropea, pulita ordinata con poco traffico di macchine, ma con un invidiabile servizio di tram, filobus e trenino che dal centro porta alla periferia.
La Svizzera sembra lontana, ma da MI a Zurigo ci sono 280 km … per andare sulle mie montagne in Carnia (Friuli), ne devo fare 480 J))
Dal momento che l’albergo era nella zona industriale di Zurigo e la corsa si svolgeva nella parte opposta della città, per vedere la nostra figliola abbiamo attraversato tutta la città con il tram azzurro e un pezzo di strada con il trenino rosso.
L’attraversata è stata stupenda, e tutte le mie foto sono fatte dai mezzi in movimento … praticamente ero incollata al finestrino con il click sempre pronto.
Mi è stato difficile scegliere le foto più significative, ne ho talmente tante che potrei preparare altri 10 slideschawes, perciò accontentatevi di queste, a me piacciono molto.
Zurigo ? è una bellissima cittadina mitteleuropea, pulita ordinata con poco traffico di macchine, ma con un invidiabile servizio di tram, filobus e trenino che dal centro porta alla periferia.
La Svizzera sembra lontana, ma da MI a Zurigo ci sono 280 km … per andare sulle mie montagne in Carnia (Friuli), ne devo fare 480 J))
venerdì 22 maggio 2009
Pane margherita
Questo pane è molto gustoso e morbido, la ricetta è semplice e se ci sono riuscita io che “son pasticcio”, ci riuscite anche voi.
Forse pasticciando per disfarmi della pasta di riporto, sono riuscita a fare un pane decente che i miei hanno apprezzato.
PANE MARGHERITA
120 g farina di semola rimacinata
300 g farina 0 Metton francese
250 g pasta di riporto
250 ml latticello
80 g strutto
20 g lievito madre (secco)
1 cucchiaino di malto di riso
1 cucchiaino di sale (era leggermente sapido ma ai miei piace così)
Mettere tutti gli ingredienti nell’impastatrice stando attenti a non mettere il sale a contatto con il lievito (il lievito madre non va sciolto).
Avviare il Ken a velocità media, finchè l’impasto risulta ben omogeneo.
Coprire la ciotola del ken con un foglio di pellicola trasparente e inserirlo nel forno con solo la lucina accesa, finchè l’impasto sarà raddoppiato di volume (due o tre ore circa.
Rovesciare l’impasto sulla spianatoia, riassemblarlo bene e tagliarlo in 7 pezzi di cui uno più corposo degli altri 6. (pesare l’impasto appena è sgonfiato).
Ho messo i pezzi in una teglia da pizza, il pezzo grosso al centro e gli altri disposti a cerchio regolare.
Coprire di nuovo con pellicola trasparente, rimettere nel forno a lucina accesa e lasciare lievitare di nuovo per un’ora circa.
Togliere la teglia e portare il forno alla temperatura di 200°.
Con uno spruzzino nebulizzare per bene le pagnotte e infarinarle in superficie con farina di semola rimacinata.
Infornare e cuocere 20 massimo 25 minuti.
Anche se la margherita risulta palliduccia, non fa nulla, all’interno è cotta bene.
(la pasticciotta l’ha lasciato nel forno di più e si è un po’ bruciacchiato sotto, per fortuna non ha compromesso la bontà del pane.
Forse pasticciando per disfarmi della pasta di riporto, sono riuscita a fare un pane decente che i miei hanno apprezzato.
PANE MARGHERITA
120 g farina di semola rimacinata
300 g farina 0 Metton francese
250 g pasta di riporto
250 ml latticello
80 g strutto
20 g lievito madre (secco)
1 cucchiaino di malto di riso
1 cucchiaino di sale (era leggermente sapido ma ai miei piace così)
Mettere tutti gli ingredienti nell’impastatrice stando attenti a non mettere il sale a contatto con il lievito (il lievito madre non va sciolto).
Avviare il Ken a velocità media, finchè l’impasto risulta ben omogeneo.
Coprire la ciotola del ken con un foglio di pellicola trasparente e inserirlo nel forno con solo la lucina accesa, finchè l’impasto sarà raddoppiato di volume (due o tre ore circa.
Rovesciare l’impasto sulla spianatoia, riassemblarlo bene e tagliarlo in 7 pezzi di cui uno più corposo degli altri 6. (pesare l’impasto appena è sgonfiato).
Ho messo i pezzi in una teglia da pizza, il pezzo grosso al centro e gli altri disposti a cerchio regolare.
Coprire di nuovo con pellicola trasparente, rimettere nel forno a lucina accesa e lasciare lievitare di nuovo per un’ora circa.
Togliere la teglia e portare il forno alla temperatura di 200°.
Con uno spruzzino nebulizzare per bene le pagnotte e infarinarle in superficie con farina di semola rimacinata.
Infornare e cuocere 20 massimo 25 minuti.
Anche se la margherita risulta palliduccia, non fa nulla, all’interno è cotta bene.
(la pasticciotta l’ha lasciato nel forno di più e si è un po’ bruciacchiato sotto, per fortuna non ha compromesso la bontà del pane.
giovedì 21 maggio 2009
Panpistacchio
Sempre per smaltire la pasta di riporto, ho preparato questo panone per la colazione del mattino.
PANPISTACCHIO
350 g pasta di riporto
450 g farina speciale per torte e dolci Antico Molino Rossi
100 g burro fuso
2 uova
200 g latticello-buttermilk
100 g zucchero
25 g miele
10 g lievito di birra
100 g granella di pistacchi
granella di zucchero
Sminuzzare molto bene il lievito e inserirlo nella ciotola del ken con tutti gli altri ingredienti.
Impastare sino ad ottenere una massa liscia ed omogenea.
Lasciare l’impasto nel ken, coprire con pellicola trasparente e lasciare lievitare sino al raddoppio (due ore circa) (ora fa caldo).
Inserire nella ciotola del Ken i pistacchi e avviare il motore per amalgamare tutto, solo pochi secondi.
Versare l’impasto in una tortiera a cerniera foderata con carta forno e lasciare lievitare ancora un’oretta .
Infornare a forno caldo 180° per 30/40 minuti circa.
*** mi sono scordata di pennellare la superficie con il tuorlo dell’uovo leggermente sbattuto con il latte, prima di mettere la granella … è per questo che il pan pistacchio è anemico.
PANPISTACCHIO
350 g pasta di riporto
450 g farina speciale per torte e dolci Antico Molino Rossi
100 g burro fuso
2 uova
200 g latticello-buttermilk
100 g zucchero
25 g miele
10 g lievito di birra
100 g granella di pistacchi
granella di zucchero
Sminuzzare molto bene il lievito e inserirlo nella ciotola del ken con tutti gli altri ingredienti.
Impastare sino ad ottenere una massa liscia ed omogenea.
Lasciare l’impasto nel ken, coprire con pellicola trasparente e lasciare lievitare sino al raddoppio (due ore circa) (ora fa caldo).
Inserire nella ciotola del Ken i pistacchi e avviare il motore per amalgamare tutto, solo pochi secondi.
Versare l’impasto in una tortiera a cerniera foderata con carta forno e lasciare lievitare ancora un’oretta .
Infornare a forno caldo 180° per 30/40 minuti circa.
*** mi sono scordata di pennellare la superficie con il tuorlo dell’uovo leggermente sbattuto con il latte, prima di mettere la granella … è per questo che il pan pistacchio è anemico.
Grissini - focacce - pizzette
Dovevo smaltire della Pasta di riporto, non conoscendo le proporzioni giuste, mi sono arrangiata così
GRISSINI FOCACCE PIZZETTE
per l’impasto
140 cc acqua tiepida
100 g pasta di riporto
1 cucchiaino di malto
350 g farina 0 Metton
80 g strutto
1 cucchiaino di sale
per guarnire pizzette e grissini
paprica – acciughe sott’olio – concentrato di pomodoro – origano – prosciutto crudo – emmenthal – olio – sale q.b.
Ho messo tutti gli ingredienti dell’impasto nel Ken e ho impastato sino ad ottenere una massa omogenea.
Lasciare lievitare un paio di ore e poi:
Con un po’ di impasto tirare una sfoglia altina, spolverarla con paprika piccante, schiacciare di nuovo con il mattarello per far aderire la paprica, tagliare delle lingue un poco larghe, piegarle a metà e arrotolarle su se stesse.
Con l’altro impasto formare delle pizzette o delle focaccine e guarnirle a piacere.
Le focaccine solo con olio e sale grosso.
GRISSINI FOCACCE PIZZETTE
per l’impasto
140 cc acqua tiepida
100 g pasta di riporto
1 cucchiaino di malto
350 g farina 0 Metton
80 g strutto
1 cucchiaino di sale
per guarnire pizzette e grissini
paprica – acciughe sott’olio – concentrato di pomodoro – origano – prosciutto crudo – emmenthal – olio – sale q.b.
Ho messo tutti gli ingredienti dell’impasto nel Ken e ho impastato sino ad ottenere una massa omogenea.
Lasciare lievitare un paio di ore e poi:
Con un po’ di impasto tirare una sfoglia altina, spolverarla con paprika piccante, schiacciare di nuovo con il mattarello per far aderire la paprica, tagliare delle lingue un poco larghe, piegarle a metà e arrotolarle su se stesse.
Con l’altro impasto formare delle pizzette o delle focaccine e guarnirle a piacere.
Le focaccine solo con olio e sale grosso.
mercoledì 20 maggio 2009
martedì 19 maggio 2009
Zucchine ripiene
Che dire di queste zucchine saltate alla ribalta in pochi anni ? sono buone, mantengono bene la cottura e dopo averle cotte in tanti modi, credo che ripiene sia il top della loro resa.
Questa è la ricetta di casa mia
ZUCCHINE RIPIENE
4 zucchine tonde
salsiccia
1 scalogno
2 uova
origano
olio
sale e pepe q.b.
Tagliare un pezzetto di calotta superiore delle zucchine.
Con un cucchiaio o con uno scavino, togliere l’anima centrale (le zucchine tonde non hanno semi) e tenerle a parte.
In una padella versare l’olio lo scalogno tagliato sottilmente e la salsiccia sbriciolata.
Rosolare e aggiungere il cuore delle zucchine tritate grossolanamente, salare, pepare e portare a cottura.
Lasciare asciugare bene il sugo e trasferire tutto in una terrina con le uova e il pane grattugiato.
L’impasto deve rimanere morbido, amalgamare, lasciare riposare una mezz’oretta e poi riempire le zucchine.
Appoggiare la calotta e inserirle in un tegame dai bordi alti che le contenga, con un poco di olio e un bicchiere di acqua.
Spolverare con origano, mettere il coperchio e cuocere piano per 40 minuti circa.
Servire calde.
*** di ripieno me ne è venuto tanto così oltre a riempire le quattro zucchine, ho confezionato anche 4 polpette che ho cotto insieme alle zucchine.
Questa è la ricetta di casa mia
ZUCCHINE RIPIENE
4 zucchine tonde
salsiccia
1 scalogno
2 uova
origano
olio
sale e pepe q.b.
Tagliare un pezzetto di calotta superiore delle zucchine.
Con un cucchiaio o con uno scavino, togliere l’anima centrale (le zucchine tonde non hanno semi) e tenerle a parte.
In una padella versare l’olio lo scalogno tagliato sottilmente e la salsiccia sbriciolata.
Rosolare e aggiungere il cuore delle zucchine tritate grossolanamente, salare, pepare e portare a cottura.
Lasciare asciugare bene il sugo e trasferire tutto in una terrina con le uova e il pane grattugiato.
L’impasto deve rimanere morbido, amalgamare, lasciare riposare una mezz’oretta e poi riempire le zucchine.
Appoggiare la calotta e inserirle in un tegame dai bordi alti che le contenga, con un poco di olio e un bicchiere di acqua.
Spolverare con origano, mettere il coperchio e cuocere piano per 40 minuti circa.
Servire calde.
*** di ripieno me ne è venuto tanto così oltre a riempire le quattro zucchine, ho confezionato anche 4 polpette che ho cotto insieme alle zucchine.
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