“Mandi, è il saluto friulano che equivale a ciao. Il significato si perde nella notte dei tempi e vorrebbe dire “nelle mani di Dio” ;ma forse è di origine precristiana, con la frase “nelle mani degli dei”. Nella lingua latina mandi vorrebbe dire: “La mano di Dio ti protegga” (“Manus Dei”) o, anche “Conservati a lungo!” (“Mane diu”) ed ancora dal latino “mane-diu” Vai nelle mani di Dio.” “che tu rimanga a lungo (su questa terra) ”. Mandi a dûc
Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
venerdì 12 giugno 2015
Sagra del salam di mus e formadi salat Monte Jôf
Da un paio di mesi, con la bella stagione, sono iniziate le sagre paesane e perciò vi segnalo quelle di cui ho notizie e che sono più vicine a me.
Da vari anni c'è la sagra del salam di mus e sta ottenendo sempre più successo.
La località è comoda, vicino ad Ampezzo in mezzo al verde. Oltre al salame d'asino c'è anche il formaggio salato, qualità di formaggio che era caduta nel dimenticatoio e che ora torna di nicchia, grazie alla volontà di un casaro di San Juri (Colcja) Enemonzo, che è riuscito ad ottenere un prodotto simile a quello antico che ormai nessuno faceva più.
I menù sono diversi e li trovate specificati come da depliant. Ma se volete stare in compagnia e desiderate altro, la mia amica Carla farà di tutto per accontentarvi.
SAGRA del SALAM di MUS
e FORMADI SALAT - MONTE MONTE JÔF
da questa sera 12 - 13 e domenica 14
giovedì 11 giugno 2015
Budin polentarutti al microonde
Credo che il caldo mi sballi un pò e che le rotelle girino al contrario, oltretutto mi
risveglia appetiti golosi e sono rimasta a pensare parecchio ad un buon budino con farina di riso, ma fra le tante ricette bisognava terminare la cottura a bagnomaria in forno per 40 minuti.
Ennone, va bene la frescura montanara, ma quando fa caldo fa caldo pure qui. C'era un vento caldo pazzesco e di forno proprio non ne volevo sapere.
Alla fine ho deciso di preparare il budino nel forno microonde ecchebudinooo !
Maaa ... i conti li faccio sempre senza l'oste e questa volta avevo solo 50 g di farina di riso ... che fare ??? la farina da polenta fioretto ha la stessa consistenza e quindi ho usato in aggiunta 50 g di farina fioretto.
E ora come chiamo questo Budino ??? ... e intanto che pesavo, che cuocevo e mescolavo mi è venuta in mente la poesia della polenta scritta nel lontano 1947 da un bambino di Socchieve.
Ho riso tanto da sola e ve la riporto più sotto ... intanto
BUDIN POLENTARUTTI al MICROONDE
1 terrina1/2 lt latte intero di mucca
50 g farina di riso
50 g farina di mais fioretto
10 g burro
3 uova
vaniglia burbobon
1 pizzico di sale
2 bustine di zucchero
Sciogliere il burro in una terrina capiente.
Lasciarlo raffreddare, aggiungere le uova, lo zucchero, il sale e sbattere energicamente.
Unire le farine mescolate insieme, il latte a poco a poco e continuare ad amalgamare per evitare grumi.
Si otterrà una pappetta abbastanza liquida.
Mettere la terrina nel microonde a 750 W per 2 minuti
Togliere e mescolare per amalgamare di nuovo
In tutto il budin deve cuocere per 10 minuti ... ma sempre 2 minuti per volta, mescolare e tornare a cuocere.
Alla fine ho passato il budino col minipimer perchè purtroppo mi erano rimasti dei grumi.
Alla fine versare il composto nelle coppette e decidere:
o subito in tavola come ho fatto per me, oppure in frigorifero sino al giorno dopo.
Nel mio budino ho spolverato la cannella che mi piace.
*** burro potete metterne 40g - zucchero potete metterne 100 g per me ho ridotto drasticamente .
E ORA GODETEVI
IL RACCONTO DI LUIGI
Questo tema l'ho letto tempo fa anche nella bacheca della scuola.
Tema: "La polenta"
secondo l'interpretazione dello scolaro Luigi Polentarutti, di classe III unica (da Scuola modello, 1947- tratto da "All'ombra del Tinisa", n. unico 1955)A me mi garba molto la polenta. Io la polenta la mangio di bonora, di mezzogiorno e di cena e anche alle quattro.
La polenta se la fa con la farina de panoghie e con l'acqua e si mette anche il sale senò dicono che fa venire la pelagra.
Per fare la polenta si mette l'acqua nella calderia, poi si fa bollire sopra il fuoco e quando si vede le bolle si mette dirento una presa di farina e dopo tutto il s'çiatulino.
Poi si prende il mesculo e si la rompe e si la lascia sçialdare.
Poi si mesceda...si mesceda cencia stufarsi fin quando la spussa di cotto.
Poi la si giàva e la si buta sul taiere che la fuma.
Ai signori, a loro piace la polenta tenera perchè la mangiano con i luierini, ma a casa mia, la quale siamo poveri, la mangiamo dura senò lo stomaco si delibera subito.
La polenta più dura è quella dei boscadori, che la taiano con la manaria.
Anche i pastori mangiano molta polenta nelle casere e prima di buttarla in bocca la stricciano e la folpeano fra le aine perchè diventi più mulisitta.
Io amo la polenta e mangio anche le croste.
La polenta, se cade a terra, fa sbrisciare. Mia nonna l'altro ano ha pesçiato un poco di polenta e è colata e ha s'çiarnato un piede che abbiamo squegnuto portarla a Socchieve da quela donna che comedda gli ossi.
Evviva la polenta!
Anch'io mi chiamo Polentarutti."
Per fare la polenta si mette l'acqua nella calderia, poi si fa bollire sopra il fuoco e quando si vede le bolle si mette dirento una presa di farina e dopo tutto il s'çiatulino.
Poi si prende il mesculo e si la rompe e si la lascia sçialdare.
Poi si mesceda...si mesceda cencia stufarsi fin quando la spussa di cotto.
Poi la si giàva e la si buta sul taiere che la fuma.
Ai signori, a loro piace la polenta tenera perchè la mangiano con i luierini, ma a casa mia, la quale siamo poveri, la mangiamo dura senò lo stomaco si delibera subito.
La polenta più dura è quella dei boscadori, che la taiano con la manaria.
Anche i pastori mangiano molta polenta nelle casere e prima di buttarla in bocca la stricciano e la folpeano fra le aine perchè diventi più mulisitta.
Io amo la polenta e mangio anche le croste.
La polenta, se cade a terra, fa sbrisciare. Mia nonna l'altro ano ha pesçiato un poco di polenta e è colata e ha s'çiarnato un piede che abbiamo squegnuto portarla a Socchieve da quela donna che comedda gli ossi.
Evviva la polenta!
Anch'io mi chiamo Polentarutti."
Penne gorgonzola paprika
Ieri sera mi sono leccata i baffi come una gatta sazia.
Bom dietaperennedipendente di tanto in tanto desidero anch'io cibi diversi, la pasta purtroppo è sempre ridotta, ma ieri sera mi sono tolta un capriccio.
Niente di che, però mi sono soddisfatta ... ho fortunatamente un piccolo market qui in paese, a conduzione familiare.
La proprietaria ha problemi come i miei e qualche volta mi sfogo parlando di ciò che mi piacerebbe.
Ohoibò, al marito il gorgonzola non piace e questo è un tipo di formaggio di cui non posso farne molto uso ... la mia esercente molto magnanima e molto cortese, mi ha detto: valà non ti preoccupare, te ne do 50 g, ora che hai tolto la crosta ti resta ben poco e infatti così è stato.
PENNE GORGONZOLA e PAPRIKA
per 1 porzione
60 g penne rigate
30 g gorgonzola
1 cucchiaino olio
In un piatto appoggiare il gorgonzola, spolverare con la curcuma e aggiungere 2 cucchiai di acqua di cottura della pasta.
Schiacciare il gorgonzola e amalgamare al meglio.
Cuocere la pasta, scolarla e versarla nel piatto.
Unire l'olio, mescolare per bene eeee gnam gnam finchè è calda.
lunedì 8 giugno 2015
Frittata spicchiosa
Da quando vivo qui in montagna, di uova fresche fatte dalle buone e ruspanti galline, ne trovo con un leggiadro ... "sono rimasta senza uova".
Non mi mancano mai e a volte succede che ne ho parecchie e quindi fra dolcetti per marito e cognato e pasta, riesco a smaltirne sempre.
A volte capita di averne anche troppi, ma quando mi chiedono se ne ho bisogno, non dico mai di no.
Ieri domenica, rally delle macchine da seguire, e poco tempo per rimanere in cucina ... e quindi vai di frittata spicchiosa.
Il comodo di questa frittata è che ognuno si prende gli spicchi che vuole ... senza rischiare di averne troppa o troppo poca.
FRITTATA SPICCHIOSA
1 stampo in silikone per torte porzionate
7 uova medie e piccole
6 gambi di erba cipollina con i fiori
poche foglie di maggiorana
100 g formaggio montasio grattutiato
200 g, buttermilk
1 cucchiaio di farina 00
1 pizzicotto di sale
1 cucchiaio di farina
Mettere in una terrina l'erba cipollina tagliata a pezzettini e sfogliare i suoi fiori.
Aggiungere anche un pò di foglie di maggiorana tritata.
Unire le uova sgusciate, il buttermilk e sbattere leggermente.
Piano piano incorporare il formaggio, la farina e il sale.
Mescolare e lasciare riposare al fresco.
Cuocere nel forno caldo a 200° finchè l'impasto si è ben gonfiato e ha iniziato a prendere colore.
Maritorso aveva tanta famina e quindi ho anche dovuto alzare la caloria del forno per fare più in fretta.
In ogni caso calcolate voi i vostri tempi (per me 20 minuti).
Togliere dal forno, appoggiare sopra un piatto e rovesciare. (se il fondo vi risulta pallido, rivoltate la frittata in un altro piatto così vi ritorna la parte colorata degli spicchi.
Frittata veloce ? insalata di pomodori e cipollotti superveloce !.
Ma andava bene anche una buona insalatina fresca di stagione o verdure grigliate.
Gambi di erba cipollina tagliati a pezzettini e fiori sfarinati
Uova sgusciate aggiunte
Aggiunto buttermilk, farina, formaggio e sale - mescolato e lasciato riposare
Fatto le porzioni negli spicchi dello stampo
Frittata cotta, si è staccata benissimo da sola ... ottima
domenica 7 giugno 2015
Preone Carnico - Friuli
PREONE Preon in
friulano è un comune di 274 abitanti della provincia di Udine.
Il paese si trova a 460 m s.l.m. nella Valle Tagliametno in
Carnia.
E’ il primo comune che si incontra (seguendo il corso del
fiume) sulla sponda destra del Tagliamento.
Il paese sorge su un promontorio, affacciato sul Tagliamento,
che è parte integrante delle Colline Carniche. Del territorio comunale fa parte
anche la Valle di Chiampon, una larga sella coperta da un grande prato costellato
da una trentina di stavoli sparsi. La piana gode di un panorama aperto verso
monte sui grandi pascoli alberati del monte Verzegnis. Un tempo la Valle
Chiampon era considerata come frazione del Comune di Preone, poiché vi abitava
permanentemente un gruppo di famiglie.
Il comune è
dotato di un impianto sportivo, collocato al centro del paese.
Punti d'interesse sono: il Museo
Paleontologico “Preone 200 milioni di anni”: ospitato nel settecentesco Palazzo
Lupieri, nel centro storico del paese.
Il sentiero
Naturalistico Paleontologico autoguidato "Lunas": utile strumento per
comprendere le caratteristiche ambientali del territorio, consiste in un breve
percorso ad anello che dalla strada per la Valle Chiampon porta allo Stavolo
Lunas, lungo il quale sono collocati cartelli esplicativa delle peculiarità
geologiche ed ambientali dell’area.
La Valle del
Torrente Seazza: zona paleontologica di grande importanza; nelle rocce di
Dolomia di Forni affioranti dal torrente sono stati rinvenuti numerosi fossili
appartenenti al periodo Triassico, tra i quali il più importante a livello
mondiale risulta essere il Preondactylus buffarinii, un rettile volante vissuto
tra 215 e 65 milioni di anni fa.
Le sorgenti
e le cascate del Torrente Arzino. Il Torrente Arzino è alimentato da due
sorgenti principali che emergono a poca distanza l’una dall’altra nella parte
inferiore della Valle di Preone: la Roggia del Nanul e il Fontanone. Dopo un
breve percorso in terreni sciolti, i due corsi si incontrano e danno origine al
Torrente Arzino, il cui primo tratto è caratterizzato da una spettacolare serie
di cascate. L’accesso alle cascate dell’Arzino si ha in due direzioni: o da
Preone, prendendo la strada provinciali per la Valle, o da Verzegnis-Sella
Chianzutan-Pozzis.
Chiesa
Parrocchiale di San Giorgio, in centro paese;
Chiesetta di
“Perarias”, dedicata alla Santissima Trinità, situata vicino al ponte sul
Torrente Seazza, lungo la strada che porta in Valle di Preone.
Notizie di: http://www.montagnasenzaconfini.it/luoghi.aspx?id=22
PREONE CARNICO - FRIULI
PREONE CARNICO - FRIULI
Foto del Web: Palazzo Lupieri che ospita il museo Paleontologico
Foto del web: cascate del'Arzino
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