“Mandi, è il saluto friulano che equivale a ciao. Il significato si perde nella notte dei tempi e vorrebbe dire “nelle mani di Dio” ;ma forse è di origine precristiana, con la frase “nelle mani degli dei”. Nella lingua latina mandi vorrebbe dire: “La mano di Dio ti protegga” (“Manus Dei”) o, anche “Conservati a lungo!” (“Mane diu”) ed ancora dal latino “mane-diu” Vai nelle mani di Dio.” “che tu rimanga a lungo (su questa terra) ”. Mandi a dûc
Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
venerdì 17 febbraio 2012
Frittelle di pasta di pane
Mia figlia si e' ricordata che la nonna B (bisnonna) le aveva preparato alcune volte le frittelle di pane e l'altro giorno ne ho preparate alcune per i bimbi che hanno gradito moolto golosamente.
Un tempo, quando la nonna faceva il pane nel forno comune, teneva sempre un poco di pasta di pane per fare queste frittelle ... le nostre erano di poca spesa, perche' a quei tempi quasi tutti allevavano il maiale e dagli scarsi del grasso si otteneva lo strutto, un grasso ideale per le fritture, gustoso e di poca spesa.
Chi non si fa il pane in casa, puo' sempre acquistare "la pasta di pane" dal panettiere oppure al supermercato. Qualsiasi impasto va bene ... se poi avete quello per brioches, vengono frittelle ancora piu' sublimi.
Purtroppo la foto non e' mia, ma rimediero' piu' avanti.
FRITTELLE di PASTA di PANE
Pasta di pane, indicativamente 500 g
olio per friggere
zucchero semolato
cannella facoltativa
Appena l'olio e' quasi pronto per friggere, staccare dei pezzetti piu' o meno grandi di impasto e appiattirli con il palmo della mano.
Devono diventare dei dischi non troppo sottili, durante la cottura tendndono a gonfiarsi.
Immergerli nell'olio e lasciarli dorare da tutte e due le parti.
Appena cotti sgocciorlarli su carta assorbente da cucina.
in un piatto mescolare lo zucchero con la cannella e immergervi le frittelle.
Mangiare tiepide.
Muffins di mais al rosmarino e bacche di goji berries
Sono fortunata, Annie e' francese trapiantata a Londra almeno riesco a capirla e un pochino a colloquiare, perche' la sua lingua natia la conosco.
Parlando di gogji berries, che fra l'altro conosco molto bene, mi ha indicato questi muffins che a sua volta ha copiato.
Noi in genere mangiamo i muffin per colazione, loro li usano anche per pranzo e cena come accompagnamento.
foto di Annie
MUFFINS di MAIS al ROSMARINO
e BACCHE di GOJI BERRIES
Per 8 muffins piccoli
120 g di farina 00
140 g di farina di mais
1 cucchiaino di zucchero semolato
1/2 cucchiaino di sale
2 cucchiaini scarsi lievito in polvere
2 cucchiaini di rosmarino secco
2 cucchiai di bacche di Goji Berries finemente tritati
1 uovo medio leggermente sbattuto
150 ml di latte intero
scorza di 1 limone piccolo
Preriscaldare il forno a 190C e preparare gli stampi di cottura.
In una grande ciotola unire tutti gli ingredienti secchi con le bacche di Goji e mescolarli fra di loro.
In un'altra ciotola grande sbattere leggermentel'uovo con il latte e la scorza di limone.
Aggiungere gli ingredienti secchi a quelli umidi e mescolare.
I muffins non serve mescolarli proprio bene, anzi se ci sono anche dei piccoli grumi di farina, non compromettono il risultato finale.
Riempire gli stampi da forno per trequarti e guarnire ogni singolo muffins con qualche goji intero
Cuocere per 25 minuti, sino a doratura.
Lasciar raffreddare un paio di minuti prima di togliere dagli stampi in silicone e raffreddare sulla griglia sino al momento di servire.
In UK si usa accompagnarli con miele e burro, sono adatti per uno snack o un accompagnamento a cena ... noi li mangiamo quando vogliamo :-)))
* La combinazione di rosmarino e limone è eccellente, mentre le bacche di Goji danno un sapore fruttato e dolce.
La farina di mais dà ai muffin un sapore rustico e gustoso.
Frittelle di patate dolci
Qui in UK il carnevale non esiste proprio, osservano molto Halloween e in quel periodo i bimbi si vestono come i nostri, con costumi di carnevale, bussano porta per porta e dicono la fatidica frase: dolcetto o scherzetto... Trick or Treat
Ai bimbi si sa, basta molto poco ... pero' quando tornano a casa con un piccolo bottino di caramelle, cioccolatini o chupa chup, sono felici e contenti.
Bene, parlando di tradizio con Anne, mi ha detto che per carnevale (e ieri era giovedi' grasso), avrei potuto fare questa ricetta che bene si presta alle nostre usanze.
Le frittelle di patate dolci o qualche cosa di simile, me le faceva la nonna di origini venete e nel Veneto un tempo erano molto usate queste patate che qui abbondano.
Ecco dunque le :
Sweet potato doughnuts ovvero Frittelle di patate dolci (o americane)
Fritte ieri sera, si sono scottati la lingua, ma non facevano in tempo a raffreddare nel piatto ... io sono riuscita ad assaggiare l'impasto crudo :- ))) ...
quando mi sono lamentata, mi hanno detto che mi fa bene per la linea ... e va bene cosi'.
Foto passatami da Anne
FRITTELLE di PATATE DOLCI
500 g patate dolci (sono anche dette patate americane)
100 g di farina 00 setacciata
30 g di farina di riso setacciata
1/2 cucchiaino di sale
zucchero per guarnire
farina per spolverare
Lessare le patate dolci finche' sono morbide e lasciarle raffreddare completamente.
Passarle allo schiacciapatate e mescolarle con le farine e il sale.
Spolverare la spianatoia con la farina e, trattdosi di impasto molto morbido, e' consigliabile mettere farina anche sul palmo della mano, formare quindi dei rotolini, che poi si chiudono ad anelli per formare le ciambelle.
Friggere le frittelle a fuoco medio, sino a doratura completa.
Versare dello zucchero in un piatto fondo, scolare le ciambelle su carta da cucina e rotolarle nello zucchero.
Servire immediatamente belle calde.
Ai bimbi si sa, basta molto poco ... pero' quando tornano a casa con un piccolo bottino di caramelle, cioccolatini o chupa chup, sono felici e contenti.
Bene, parlando di tradizio con Anne, mi ha detto che per carnevale (e ieri era giovedi' grasso), avrei potuto fare questa ricetta che bene si presta alle nostre usanze.
Le frittelle di patate dolci o qualche cosa di simile, me le faceva la nonna di origini venete e nel Veneto un tempo erano molto usate queste patate che qui abbondano.
Ecco dunque le :
Sweet potato doughnuts ovvero Frittelle di patate dolci (o americane)
Fritte ieri sera, si sono scottati la lingua, ma non facevano in tempo a raffreddare nel piatto ... io sono riuscita ad assaggiare l'impasto crudo :- ))) ...
quando mi sono lamentata, mi hanno detto che mi fa bene per la linea ... e va bene cosi'.
Foto passatami da Anne
FRITTELLE di PATATE DOLCI
500 g patate dolci (sono anche dette patate americane)
100 g di farina 00 setacciata
30 g di farina di riso setacciata
1/2 cucchiaino di sale
zucchero per guarnire
farina per spolverare
Lessare le patate dolci finche' sono morbide e lasciarle raffreddare completamente.
Passarle allo schiacciapatate e mescolarle con le farine e il sale.
Spolverare la spianatoia con la farina e, trattdosi di impasto molto morbido, e' consigliabile mettere farina anche sul palmo della mano, formare quindi dei rotolini, che poi si chiudono ad anelli per formare le ciambelle.
Friggere le frittelle a fuoco medio, sino a doratura completa.
Versare dello zucchero in un piatto fondo, scolare le ciambelle su carta da cucina e rotolarle nello zucchero.
Servire immediatamente belle calde.
Muffins all'aringa affumicata
Annie e' una simpaticissima vicina di mia figlia, appassionata di cucina, con gusti che assomigliano ai miei ... ti pareva che io non chiedessi come cucinano gli inglesi l'aringa ?
Fresca e' un ottimo pesce e si cucina in tutti i modi come gli altri pesci ... affumicata ha una sua storia particolare legata al passato :-))) ...
Gli amici della mia eta' sanno bene che dopo la guerra, la miseria era tanta, la fame la superava ... i cibi in auge a quei tempi erano la polenta, il baccala' che costava poco e le aringhe.
Le aringhe duravano piu' a lungo degli altri cibi, 1 aringa bastava per piu' di un pranzo.
I miei nonni legavano con uno spago la coda dell'aringa e poi l'appendevano al lampadario che di solito cadeva al centro della tavola.
I commensali tenevano fra le dita un pezzo di polenta e la strofinavano contro l'aringa, il suo sapore forte e pungente, faceva si' che la polenta diventasse piu' gustosa e saporita.
Una volta le famiglie erano patriarcali, in media erano sempre in una dozzina e anche piu' per famiglia e quindi strofina tu che strofino anch'ioe pian piano il sapore sciamava e quando lo aveva perso quasi tutto, veniva cucinata per soddisfare un altro pranzo o cena.
Annie e' francese trapiantata a Londra, l'aringa la mette tranqillamente nei muffin, da consumare come snack e quindi mi ha gentilmente dato questa ricetta insolita, che sicuramente provero' al piu' presto.
MUFFINS all'ARINGA AFFUMICATA
per 6 muffin
In una ciotola versare
120 g di farina 00
1 cucchiai di lievito per pizza
120 g di burro fuso
2 uova
e un po’ di sale.
Amalgamare con le fruste elettriche,
poi, con un cucchiaio,
unire 100 g di aringhe tagliate a dadini
30 g cipolla tritata grossolanamente
aneto a piacere
Riempire per 3/4 gli stampini ( ne vengono 6)
Cuocere nel forno preriscaldato a 200° per circa 15’.
Fresca e' un ottimo pesce e si cucina in tutti i modi come gli altri pesci ... affumicata ha una sua storia particolare legata al passato :-))) ...
Gli amici della mia eta' sanno bene che dopo la guerra, la miseria era tanta, la fame la superava ... i cibi in auge a quei tempi erano la polenta, il baccala' che costava poco e le aringhe.
Le aringhe duravano piu' a lungo degli altri cibi, 1 aringa bastava per piu' di un pranzo.
I miei nonni legavano con uno spago la coda dell'aringa e poi l'appendevano al lampadario che di solito cadeva al centro della tavola.
I commensali tenevano fra le dita un pezzo di polenta e la strofinavano contro l'aringa, il suo sapore forte e pungente, faceva si' che la polenta diventasse piu' gustosa e saporita.
Una volta le famiglie erano patriarcali, in media erano sempre in una dozzina e anche piu' per famiglia e quindi strofina tu che strofino anch'ioe pian piano il sapore sciamava e quando lo aveva perso quasi tutto, veniva cucinata per soddisfare un altro pranzo o cena.
Annie e' francese trapiantata a Londra, l'aringa la mette tranqillamente nei muffin, da consumare come snack e quindi mi ha gentilmente dato questa ricetta insolita, che sicuramente provero' al piu' presto.
MUFFINS all'ARINGA AFFUMICATA
per 6 muffin
In una ciotola versare
120 g di farina 00
1 cucchiai di lievito per pizza
120 g di burro fuso
2 uova
e un po’ di sale.
Amalgamare con le fruste elettriche,
poi, con un cucchiaio,
unire 100 g di aringhe tagliate a dadini
30 g cipolla tritata grossolanamente
aneto a piacere
Riempire per 3/4 gli stampini ( ne vengono 6)
Cuocere nel forno preriscaldato a 200° per circa 15’.
giovedì 16 febbraio 2012
Muffins al salmone e stilton
Vai di Stilton che mi piace un sacco, anche questa e' una ricetta che mi ha passato mia figlia ... qui in UK i muffins vanno alla grande
MUFFINS al SALMONE e STILTON
per 12 muffins
In una ciotola versare
240 g di farina OO
2 cucchiai di lievito per pizza
240 g di burro fuso
4 uova
e un po’ di sale.
Amalgamare con le fruste elettriche,
poi, con un cucchiaio,
unire 100 g di salmone tagliato a dadini
e 100 g di formaggio stilton tagliatoa dadini
Riempire per 3/4 gli stampini ( ne vengono 12)
Cuocere nel forno preriscaldato a 200° per circa 15’.
*** naturalmente in Italia non si trova il formaggio Stilton che come olezzo e' simile al nostro gorgonzola piccante
quindi usare il formaggio che si preferisce
MUFFINS al SALMONE e STILTON
per 12 muffins
In una ciotola versare
240 g di farina OO
2 cucchiai di lievito per pizza
240 g di burro fuso
4 uova
e un po’ di sale.
Amalgamare con le fruste elettriche,
poi, con un cucchiaio,
unire 100 g di salmone tagliato a dadini
e 100 g di formaggio stilton tagliatoa dadini
Riempire per 3/4 gli stampini ( ne vengono 12)
Cuocere nel forno preriscaldato a 200° per circa 15’.
*** naturalmente in Italia non si trova il formaggio Stilton che come olezzo e' simile al nostro gorgonzola piccante
quindi usare il formaggio che si preferisce
Muffin alle pere-noci e stilton
Non far sapere al contadino, quanto e' buono il formaggio con noci e pere ...
Questa e' una ricetta che mi ha passato mia figlia ... naturalmente da noi e' difficile trovare il formaggio Stilton ... puo' essere sostituito con il nostro buonissimo Gorgonzola piccante ... altrimenti con altro formaggio preferito.
MUFFIN alle PERE-NOCI e STILTON
per 12 o 13 muffin circa
355 g di farina 00
150 g di zucchero semolato
1 cucchiaio di lievito in polvere
1 pizzico di sale
250 g pere tagliate a pezzetti
100 g olio di semi
2 uova
130 g Stilton
130 g noci
- Preriscaldare il forno a 200 ° C / forno ventilato a 180 ° C.
Imburrare gli stampi in silicone e appoggiarli su una teglia (vengono 13 muffin ).
- Tritare grossolanamente le noci.
Sbriciolare grossolanamente lo Stilton
e Mettere tutto a parte.
- Setacciare la farina, lo zucchero, il lievito e il sale in una ciotola e mescolare.
- Sbucciare la pera, tagliarla a dadini piccoli e inserirla in una ciotola pulita.
Aggiungere l'olio e battere leggermente le uova e con una forchetta.
- Unire il composto di pere agli ingredienti secchi, mescolare ma non troppo con un cucchiaio.
Unire ora lo stilton con una parte di noci.
Versare l'impasto negli stampi e cospargere i muffins con le restanti noci.
- Cuocere in forno per 22-25 minuti, finché i muffin sono dorate e ben lievitata. I piani devono scaturire leggermente indietro quando spronato. Trasferire in una rastrelliera per raffreddarsi un po 'prima di mangiare.
Questa e' una ricetta che mi ha passato mia figlia ... naturalmente da noi e' difficile trovare il formaggio Stilton ... puo' essere sostituito con il nostro buonissimo Gorgonzola piccante ... altrimenti con altro formaggio preferito.
MUFFIN alle PERE-NOCI e STILTON
per 12 o 13 muffin circa
355 g di farina 00
150 g di zucchero semolato
1 cucchiaio di lievito in polvere
1 pizzico di sale
250 g pere tagliate a pezzetti
100 g olio di semi
2 uova
130 g Stilton
130 g noci
- Preriscaldare il forno a 200 ° C / forno ventilato a 180 ° C.
Imburrare gli stampi in silicone e appoggiarli su una teglia (vengono 13 muffin ).
- Tritare grossolanamente le noci.
Sbriciolare grossolanamente lo Stilton
e Mettere tutto a parte.
- Setacciare la farina, lo zucchero, il lievito e il sale in una ciotola e mescolare.
- Sbucciare la pera, tagliarla a dadini piccoli e inserirla in una ciotola pulita.
Aggiungere l'olio e battere leggermente le uova e con una forchetta.
- Unire il composto di pere agli ingredienti secchi, mescolare ma non troppo con un cucchiaio.
Unire ora lo stilton con una parte di noci.
Versare l'impasto negli stampi e cospargere i muffins con le restanti noci.
- Cuocere in forno per 22-25 minuti, finché i muffin sono dorate e ben lievitata. I piani devono scaturire leggermente indietro quando spronato. Trasferire in una rastrelliera per raffreddarsi un po 'prima di mangiare.
Frutta secca da aromatizzare
Fate i bravi che io penso a voi ... questa sera dopo cena, mentre guardate la TV o sfogliate i blog per distrarvi un po', sgranocchiatevi queste godurie (dalle quali personalmente cerco di stare alla larga).
Sono peggio delle ciliegie, creano dipendenza.
2 ricette per aromatizzare la frutta secca, che la rende molto gustosa.
Assolutamente impossibile non mangiarne almeno la meta' appena cucinate.
Questi due metodi di tostatura li potete usare sia per frutta di una sola qualita', che per frutti misti assortiti ... secondo le vostre preferenze
FRUTTA SECCA da AROMATIZZARE
nocciole tostate
mandorle
noci
pistacchi verdi
macadamia
noccioline americane
noci brasiliane
1) - ROSMARINO &FINOCCHIO
Per 500 g di frutti misti
2 cucchiai di foglie fresche di rosmarino tritato
2 cucchiaino di semi di finocchio
2 cucchiaini di fiocchi di sale di mare (Maldon o Cornish)
2 cucchiaini di zucchero semolato
mezzo cucchiaino di pepe di cayenna
2 cucchiai olio di semi di girasole
METODO
Preriscaldare il forno a 180 ° C.
Mescolare le spezie e le erbe con l'olio e la frutta secca.
Mettere su una teglia e infornare per circa 15 minuti circa, controllare e scuotere spesso la teglia, poiche' bruciano rapidamente, toglierli dal forno appena sono dorati uniformemente.
2) - MISTO SPEZIE
Per 500 g frutti misti
1 cucchiaio di olio di semi di girasole
1 cucchiaio di zucchero bianco
1 cucchiaino di curry in polvere
1 cucchiaino di cumino macinato
1 cucchiaino di semi di coriandolo interi
mezzo cucchiaino di pepe di cayenna
1 cucchiaino di sale marino fiocchi
Metodo come sopra.
Il sale marino in fiocchi e' quello a grana piu' grossa del sale raffinato.
Sono peggio delle ciliegie, creano dipendenza.
2 ricette per aromatizzare la frutta secca, che la rende molto gustosa.
Assolutamente impossibile non mangiarne almeno la meta' appena cucinate.
Questi due metodi di tostatura li potete usare sia per frutta di una sola qualita', che per frutti misti assortiti ... secondo le vostre preferenze
FRUTTA SECCA da AROMATIZZARE
nocciole tostate
mandorle
noci
pistacchi verdi
macadamia
noccioline americane
noci brasiliane
1) - ROSMARINO &FINOCCHIO
Per 500 g di frutti misti
2 cucchiai di foglie fresche di rosmarino tritato
2 cucchiaino di semi di finocchio
2 cucchiaini di fiocchi di sale di mare (Maldon o Cornish)
2 cucchiaini di zucchero semolato
mezzo cucchiaino di pepe di cayenna
2 cucchiai olio di semi di girasole
METODO
Preriscaldare il forno a 180 ° C.
Mescolare le spezie e le erbe con l'olio e la frutta secca.
Mettere su una teglia e infornare per circa 15 minuti circa, controllare e scuotere spesso la teglia, poiche' bruciano rapidamente, toglierli dal forno appena sono dorati uniformemente.
2) - MISTO SPEZIE
Per 500 g frutti misti
1 cucchiaio di olio di semi di girasole
1 cucchiaio di zucchero bianco
1 cucchiaino di curry in polvere
1 cucchiaino di cumino macinato
1 cucchiaino di semi di coriandolo interi
mezzo cucchiaino di pepe di cayenna
1 cucchiaino di sale marino fiocchi
Metodo come sopra.
Il sale marino in fiocchi e' quello a grana piu' grossa del sale raffinato.
mercoledì 15 febbraio 2012
Orange marmalade muffins
E volete che vi lasci senza un dolcino inglese per antonomasia ? naaa', in fondo vi scrivo anche la storia dei muffins, alcuni la conosceranno, altri no e sono sicura che fara' piacere leggerla.
foto di Anne
STORIA dei MUFFINS
Originariamente i muffin sono nati nell'epoca dell'Inghilterra Vittoriana.
Era il cibo che la servitu' dei nobili si preparava con gli avanzi di pane e dolci.
Ebbero un cosi' grande successo, che furono subito apprezzati dai nobili che li adottarono per la loro proverbiale ora del te.
Erano tanto richiesti che sorsero diversi forni specifici solo per muffins, inoltre li vendevano tranquillamente anche per strada, e gli uomini che li vendevano erano i “Muffin men”, ovvero gli uomini dei muffins che li prendevano da vassoi di legno appesi intorno al collo..
La forma dei muffin e' simile a delle piccole tortine, che si confondono facilmente con i cupcake di tradizione americana, i muffins d'origine americana, invece, sono dei dolci cotti in stampi monoporzione.
A differenza dei muffins inglesi, quelli americani, necessitano dell'ausilio di stampi per la loro preparazione poiché l'impasto risulta essere più una pastella che un vero e proprio impasto.
Questi muffins, originariamente, lievitavano grazie all'utilizzo di carbonato di potassio, il quale produceva biossido di carbonio nella pastella, il quale venne, intorno al 1857, sostituito dal lievito in polvere, nato proprio in quegli anni.
I muffin sono molto versatili, si possono confezionare con la frutta, oppure lisci con l'aggiunta di caffe', cacao, gocce di cioccolato e via di fantasia.
I muffins americani, come quelli inglesi, possono essere dolci o salati.
I primi vengono preparati con lievito chimico in polvere (o bicarbonato), mentre quelli inglesi con lievito madre o di birra.
l procedimento per preparare i muffin è sempre lo stesso. Si separano gli ingredienti secchi (farina, lievito o bicarbonato, e nel caso cacao e spezie) e quelli umidi (uova, burro o olio, latte, yogurt, ricotta o quasliasi cosa preveda la ricetta dei muffin che state preparando). Lo zucchero potete decidere di metterlo in uno dei due composti. Alla fine si uniscono e si mescolano velocemente, senza lavorarli troppo. Si versa poi il composto ottenuto negli stampini dei muffin, che possono avere svariate dimensioni, dipende dalla grandezza che desideriamo.
foto di Anne
ORANGE MARMALADE MUFFINS
150 g di latte intero
120 g di burro lurpak (leggermente salato)
60 g di zucchero
2 uova intere
300 g di farina 00
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
polvere di buccia di arancia
Per farcire:
orange marmalade made in Britisch
Per facilitare la lievitazione:
il burro deve essere morbido
il latte e le uova devono essere a temperatura ambiente
Montare a crema ben ferma il burro con lo zucchero e la polvere di buccia di arancia (o vanillina se preferite).
Aggiungere le uova una per volta, lavorale con le fruste sino a completo assorbimento, il composto deve essere ben amalgamato.
In una terrina a parte, setacciare la farina con il lievito e aggiungere poco per volta questo miscuglio all'impasto, alternando un cucchiaio di farina ad un poco di latte.
Lavoranre ancora con le fruste sino ad incorporare tutti gli ingredienti.
Con l'impasto, riempire i pirottini:
versare nelle formine un cucchiaio di impasto, due cucchiaini di marmellata (per creare il cuore del muffin) e poi ancora un cucchiaio di impasto.
Riempire i pirottini per ¾ in modo da raggiungere quasi al bordo così che i muffin dopo cotti, formeranno la classica “cupoletta” .
Infornate in forno preriscaldato a 180°C per 25 minuti circa.
STORIA dei MUFFINS
Originariamente i muffin sono nati nell'epoca dell'Inghilterra Vittoriana.
Era il cibo che la servitu' dei nobili si preparava con gli avanzi di pane e dolci.
Ebbero un cosi' grande successo, che furono subito apprezzati dai nobili che li adottarono per la loro proverbiale ora del te.
Erano tanto richiesti che sorsero diversi forni specifici solo per muffins, inoltre li vendevano tranquillamente anche per strada, e gli uomini che li vendevano erano i “Muffin men”, ovvero gli uomini dei muffins che li prendevano da vassoi di legno appesi intorno al collo..
La forma dei muffin e' simile a delle piccole tortine, che si confondono facilmente con i cupcake di tradizione americana, i muffins d'origine americana, invece, sono dei dolci cotti in stampi monoporzione.
A differenza dei muffins inglesi, quelli americani, necessitano dell'ausilio di stampi per la loro preparazione poiché l'impasto risulta essere più una pastella che un vero e proprio impasto.
Questi muffins, originariamente, lievitavano grazie all'utilizzo di carbonato di potassio, il quale produceva biossido di carbonio nella pastella, il quale venne, intorno al 1857, sostituito dal lievito in polvere, nato proprio in quegli anni.
I muffin sono molto versatili, si possono confezionare con la frutta, oppure lisci con l'aggiunta di caffe', cacao, gocce di cioccolato e via di fantasia.
I muffins americani, come quelli inglesi, possono essere dolci o salati.
I primi vengono preparati con lievito chimico in polvere (o bicarbonato), mentre quelli inglesi con lievito madre o di birra.
l procedimento per preparare i muffin è sempre lo stesso. Si separano gli ingredienti secchi (farina, lievito o bicarbonato, e nel caso cacao e spezie) e quelli umidi (uova, burro o olio, latte, yogurt, ricotta o quasliasi cosa preveda la ricetta dei muffin che state preparando). Lo zucchero potete decidere di metterlo in uno dei due composti. Alla fine si uniscono e si mescolano velocemente, senza lavorarli troppo. Si versa poi il composto ottenuto negli stampini dei muffin, che possono avere svariate dimensioni, dipende dalla grandezza che desideriamo.
lunedì 13 febbraio 2012
Carote sott'aceto con jalapegno
Anne, la vicina di casa di mia figlia, sa che mi piace cucinare, aveva una cassetta di carote e me ne ha date meta' per noi.
I bimbi non vogliono saperne di carote, i grandi le trovano troppo dolciastre e quindi Anne mi ha dato una ricetta per farle in salamoia ... quelle che mi ha fatto assaggiare erano buone, vediamo se piacciono anche a voi.
La foto non e' mia, me l'ha passata Anne
CAROTE sott'ACETO con JALAPEGNO
Carote pelate e affettate dello spessore di una moneta di moneta
2 peperoncini jalapeno, a fette
1/4 cipolla affettata
190 ml di acqua
150 ml di aceto di sidro o se avete quello alle mele
50 g di zucchero
2-3 spicchi d'aglio, leggermente schiacciato
1-1/2 cucchiaini di semi di aneto
1-1/2 cucchiai di sale grosso
2 foglie di alloro
Tagliare le carote in diagonale dello spessore di una moneta .
Affettare la cipolla e il peperoncino jalapeno.
In una casseruola, versare l'acqua leggermente salata e portate ad ebollizione.
Una volta che l'acqua è arrivata ad ebollizione, aggiungere le carote, il jalapenos, e la cipolla e fate sobbollire per due minuti.
Togliere dal fuoco e scolare in un colino, e risciacquare subito con acqua fredda.
Sempre nella stessa pentola, aggiungere il quantitativo d'acqua segnato negli ingredienti, aceto di sidro, zucchero, aglio, semi di aneto, sale e foglie di alloro.
Portare a ebollizione, poi abbassare la fiamma e far cuocere per due minuti.
Togliere dal fuoco e immergere di nuovo le carote, il jalapenos, e la cipolla.
Lasciare raffreddare sino alla temperatura ambiente.
Una volta raffreddato , sistemare nei vasi con il loro liquido di governo e conservare in frigorifero.
Le carote in salamoia durano in frigorifero per 30 giorni.
I bimbi non vogliono saperne di carote, i grandi le trovano troppo dolciastre e quindi Anne mi ha dato una ricetta per farle in salamoia ... quelle che mi ha fatto assaggiare erano buone, vediamo se piacciono anche a voi.
La foto non e' mia, me l'ha passata Anne
CAROTE sott'ACETO con JALAPEGNO
Carote pelate e affettate dello spessore di una moneta di moneta
2 peperoncini jalapeno, a fette
1/4 cipolla affettata
190 ml di acqua
150 ml di aceto di sidro o se avete quello alle mele
50 g di zucchero
2-3 spicchi d'aglio, leggermente schiacciato
1-1/2 cucchiaini di semi di aneto
1-1/2 cucchiai di sale grosso
2 foglie di alloro
Tagliare le carote in diagonale dello spessore di una moneta .
Affettare la cipolla e il peperoncino jalapeno.
In una casseruola, versare l'acqua leggermente salata e portate ad ebollizione.
Una volta che l'acqua è arrivata ad ebollizione, aggiungere le carote, il jalapenos, e la cipolla e fate sobbollire per due minuti.
Togliere dal fuoco e scolare in un colino, e risciacquare subito con acqua fredda.
Sempre nella stessa pentola, aggiungere il quantitativo d'acqua segnato negli ingredienti, aceto di sidro, zucchero, aglio, semi di aneto, sale e foglie di alloro.
Portare a ebollizione, poi abbassare la fiamma e far cuocere per due minuti.
Togliere dal fuoco e immergere di nuovo le carote, il jalapenos, e la cipolla.
Lasciare raffreddare sino alla temperatura ambiente.
Una volta raffreddato , sistemare nei vasi con il loro liquido di governo e conservare in frigorifero.
Le carote in salamoia durano in frigorifero per 30 giorni.
Salsa piri-piri
Mi sto godendo meravigliosamente i nipotini, il grande, Martino di 4 anni, ha gia' preso un vizio grandissimo (come dice lui) ... va a nanna e quando si sveglia di notte, salta nel lettone con noi ... meno male che di solito arriva verso le 4,30 o le 5, altrimenti non riusciremmo piu' a dormire.
Il piccolo Marco di 2 anni (domenica p.v.), e' abbarbicato alla nonna quando la vede spignattare :- ))) ... allora prende la sua seggiolina, si mette vicino e vuole aiutare la nonna ... non solo a pulire l'insalata, ma anche a mangiare qualche bocconcino buono che nonna gli rifila volentieri.
In questi giorni ho pensato a voi, sono stata a pranzo da "Nando's" ... specialita' pollo grigliato, vi mettero' le foto quando tornero' a casa, qui non ho i miei programmi e non combino nulla.
Da Nando's ho accompagnato per la prima volta la carne, con una salsa piccante strepitosa ... la salsa Piri Piri ... sono riuscita a farmi dare la ricetta ed ecco che ve la passo.
E' per stomaci forti, ma se ne mettete appena un goccino, potete mangiarla tutti.
SALSA PIRI PIRI
1 peperone rosso (In alcune ricette usano la polvere di paprika. Paprika è un altro nome per Red Pepper peperone rosso, quindi si puo' usare il peperone o la paprika).
2 peperoncini rossi piccanti jalapegno
2 grossi spicchi d'aglio
1 Limone
pepe
olio ex v. d'oliva
In una ciotola tritare il pepe, il peperoncino e l'aglio e spremere sopra il succo del limone.
Frullare tutto al frullatore o a immersione con il minipimer
Aggiungere l'olio a filo, alla fine mescolare e amalgamare bene.
** chi non desidera l'aglio, puo' sostituirlo con 2 chiodi di garofano (ma secondo me perde tutto)
** per una piccantezza piu' accentuata, aggiungere altro peperoncino
** i semi del limone, vanno scartati
*** Questa salsa accompagna molto bene il pollo arrosto, il pesce bianco arrosto o alla brace.
Adatto per marinare le bistecche .
Si puo' scaldare la salsa prima di aggiungerla alla bistecca.
Si puo' usare anche per condire pasta o riso in bianco.
La salsa è ancora meglio il giorno successivo.
*** occhio, quando maneggiate i peperoncini, usate i guanti
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