Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
Vita genuina di montagna ... Voltois UD

sabato 8 agosto 2015

Ragù di carne di Zio Teo








Da piccolo mio figlio mi chiedeva di cucinargli questo o quello e veniva volentieri con me a fare la spesa.
Un giorno dal macellaio mi ha chiesto il sugo della pasta molto speciale e dopo avergli chiesto come voleva il sugo mi ha spiegato che aveva visto una ricetta con pollo, macinati diversi, salsiccia e mortadella.
Mio figlio è sempre stato un buon gustaio e alla fine era felice e contento. Va da sè che parlando con i nipotini ha sviolinato questo sugo buonissimo, da mangiare anche con la polenta e così ho pensato di prepararne un bel pò da tenere porzionato nel congelatore.
Mi manca solo il pesto genovese e poi con 4 tipi di sughi diversi penso di accontentare tutti per una ventina di giorni ... poi via di nuovo : chi al lavoro e chi a scuola ... e noi nonnetti torneremo alla nostra normale vita quieta.

Sughi già congelati e tenuti ben uniti in un sacchetto e via di nuovo in congelatore.

RAGÙ di CARNE 
di ZIO TEO

½ kg carni miste

1 piccolo petto di pollo
200 g carne di vitellone
100 g mortadella
100 g carne di maiale
3     salsicce
½    salame cacciatorino (aggiunto a metà cottura)
3 pomodori cuore di bue maturi
4 gambi di sedano
1 carota grande
1 cipolla ramata
timo e basilico
sale
olio burro poco
brodo vegetale o di dado

Sugo di pomodoro
La pelle dei pomodori si toglie facilmente, tagliarli a pezzetti e metterli in pentola.
Unire la carota e la cipolla tagliate grossolanamente
Aggiungere timo e basilico.
Cuocere con un goccio di acqua finchè la carota è cotta.
Passare tutto al minipimer e tenere a disposizione.

Carne
Far macinare dal macellaio tutte le carni insieme per 2 volte.
In una casseruola dai bordi alti, soffriggere le carni con poco olio e 1 noce di burro.
Appena la carne è ben abbrustolita e sgranata, unire il sugo di pomodoro.
Coprire con brodo vegetale, portare a bollore, abbassare la fiamma e lasciar cuocere a lungo (2 o 3 ore).
Lasciar raffreddare, stivare nei bicchierini e metterli nel congelatore.

venerdì 7 agosto 2015

Pesto di zucchine e mandorle




Che gioia, sto sfruttando le verdure del mio orticello per preparare dei sughetti pronti per quando arriveranno figli e nipotini.
Ieri ho preparato una bella pentolona di sugo di carne
raffreddato porzionato e via nel congelatore, oggi pesto di zucchine e alcuni giorni fa pesto di rucola.
Mi manca solo il pesto genovese di basilico e poi la mia dolcissima tribù potrà scegliere il sugo che preferisce.

Mi dispiace, ormai avevo messo i bicchierini nel congelatore il pesto era fresco e avevo paura che con i vari spostamenti si ribaltassero.

PESTO di ZUCCHINE e MANDORLE
8 bicchierini

zucchine sufficienti a riempire il boccale del robot
100 g mandorle
100 g formaggio montasio
sale grosso e pepe
olio solo alla fine

Riempire il boccale con pezzetti di zucchine, salare con un pizzicotto di sale grosso, spolverata di pepe e unire le mandorle.
Avviare il robot finchè le zucchine e le mandorle sono ridotte a purè.
Versare tutto in una terrina, condire con un poco di olio e riempire i bicchierini.

*** ricordarsi di aspettare ad aggiungere acqua di cottura per allungare un poco il pesto ... la zucchina rilascia la sua acqua di vegetazione e mentre si riscalda potrebbe diluirsi di suo.
Se la pasta risulta troppo asciutta, allora unire un poco di acqua di cottura della pasta.

Eeee, parlando di zucchine .........
Questa è la prima cocuzza, zucchina siciliana ... questa è stata sezionata preparata sottovuoto per la provvista invernale.

giovedì 6 agosto 2015

Pesto di rucola e noci









A noi piace molto la rucola selvatica, più piccantina della rucola normale.
Però, nonostante l'utilizzo quotidiano, con questo caldo fiorisce abbastanza in fretta.
Per evitare che la rucola vada in semenza, l'ho tagliata tutta e ho fatto una buona scorta di pesto.  Dal prossimo fine settimana e sino a fine mese, avremo finalmente ospiti i nostri figli e i nipotini genero compreso naturalmente, e ci metterò poco a soddisfare le loro vogliette.
Mi basterà prelevare dal congelatore le scorte e accontentarli al meglio.


PESTO di RUCOLA e NOCI
24 minibicchierini

rucola
noci
sale grosso e pepe
formaggio montasio grattugiato
olio

Inserire nel mixer la rucola, il sale grosso, il pepe, le noci e avviare il robot.
Aggiungere poco olio per volta e il formaggio, sino a raggiungere la consistenza cremosa desiderata.
Riempire i bicchierini monoporzione e metterli subito nel congelatore.
Appena sono congelati, coprire ogni bicchierino con carta stagnola o pellicola e rimetterli ordinatamente nel congelatore.
Dovendo tagliare la rucola selvatica perchè iniziava ad invecchiare, ho dovuto preparare questi vasetti in due volte.
Ho messo tutto in una terrina, ho mescolato per bene e dopo invasato ho aggiunto un goccino appena di olio.



mercoledì 5 agosto 2015

Zucchine ai porri e timo



Da bambina inappetente, nonna diceva, mangia cara che diventi grande, le zucchine fanno bene alla salute e via cantando.
Il nonno scuoteva la testa ... ma zucchine c'erano e zucchine bisognava mangiare. Ne è passata di acqua sotto i ponti, le zucchine fanno veramente bene e ormai da dietaperennedipendente, frammezzati nei miei pasti ci sono zucchine.
Tutto sta a memorizzare modi diversi per cucinarle, e perciò apro volentieri tanti blog amici sia italiani che portoghesi e spagnoli e di idee me ne vengono tante.
Certo devo stare attenta per me no questo, al marito no quell'altro e quindi mi viene un miscuglio da Mago Merlino.
Vamo là, se gli ingredienti si sposano bene fra di loro, le pietanze sono squisite, e per oggi beccatevi pure questa.

Zucchina porcellona

ZUCCHINE ai PORRI e TIMO
per 3 porzioni

zucchina grande della foto
3 piccoli porri
1 spicchio di aglio
1 pizzicone di foglioline di timo campestre
sale
pochissimo olio

Tutto a freddo versare un goccio di olio nella padella tipo wok, sbucciare e tritare l'aglio grossolanamente e unirlo.
Aggiungere le foglioline di timo lavate e asciugate e i porri lavati e tagliati a rondelle.
Unite le zucchine sbucciate, private dell'anima spugnosa e spolverare la cima con sale fine.
Cuocerli all'inizio a fuoco vivace e appena iniziano a sfrigolare, mescolare uniformemente, abbassare la fiamma, coprire con il coperchio e lasciar cuocere piano.
La zucchina cuoce con la sua acqua di vegetazione e perciò di tanto in tanto mescolare, aggiustare di sale e quando sembrano cotte secondo vostro gusto alzare la fiamma per restringere il sughetto.
Accompagnatele con ciò che preferite, carne, pesce o formaggini-dietini, vanno sempre bene

*** Queste mostruose zucchine crescono in un paio di giorni, sono ottime e preferisco privarle della buccia che è piuttosto coriacea e tolgo anche l'anima spugnosa con i semi.

martedì 4 agosto 2015

Cous cous uova e verdure



Buono (il cous cous), versatile, lo accompagni con ciò che preferisci. Col caldo è veloce, poco fornello e lo condisci con ciò che vuoi o che hai a disposizione.
Orto dona, Rosetta cucina e ciò che rimane viene ben stipato nel congelatore ... pronto per essere utilizzato al momento giusto.
Fate i bravi, non sprecate e cercate di combinare i cibi in modo da non gettare nulla, è un segreto che mi ha insegnato nonna ai tempi dei tempi.
Questo slogan è sempre in auge, sopratutto ora che con la comodità dei congelatori, si possono conservare i cibi abbastanza a lungo ... ho un frigorifero con congelatore a 3 cassetti.
Molto comodo, ci sta il piccolo e necessario e queste buone verdure cotte vengono dritte dritte dalle scorte.


COUS COUS UOVA e VERDURE
per 2 porzioni

150 g cous cous
4 uova
verdure cotte di recupero (conservate nel congelatore)
condimenti che servono

Preparare il cous cous come da descrizione sulla confezione.
Cuocere le uova, raffreddarle, sgusciarle e tenerle pronte.
Verdure tolte dal congelatore, scongelarle molto prima ... oppure usare il microonde.
Porzionare il cous cous pronto e sistemare verdure e uova.
Condire quel tanto che basta e buon appetito

lunedì 3 agosto 2015

Insalatona con fiori di zucchina



Non vi ho imbrogliato, sono un bradipo informatico ... per esigenze di post da inserire prima, questo post l'ho spostato senza tener conto che da luglio è diventato agosto ... ed infine è andato in onda quando ha voluto.
E va bene ugualmente, chi mi aveva già messo un pensierino si farà una bella risata.
Che bella questa stagione, si possono trovare tante varietà di verdure e c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Questa buona insalata è servita come accompagnamento a delle coscette di pollo.


INSALATONA con 
FIORI di ZUCCHINA
per 2 porzioni

insalata tipo radicchio
pomodorini ciliegini
rucola
fiori di zucchine
sale e pepe
olio e aceto

Mondare, lavare ed asciugare bene l'insalata, la rucola e tagliarle a striscioline.
Tagliare a metà i pomodorini.
Togliere il pistillo ai fiori di zucchine e dividerli a petalo.
Condire con  sale, pepe, olio e aceto ... mescolare e servire.




domenica 2 agosto 2015

Pizzoccheri al gorgonzola o al tonno e storia





Per la loro particolare farina, i pizzoccheri hanno un sapore che si stacca completamente dai sapori usuali di paste fatte in casa con la farina bianca.
Di solito li preparo un paio di volte in inverno quando ho la verza buona, ma è un tipo di pasta che si adatta anche ad altri sughi, e quindi visto che mio marito ed io non sempre combiniamo, una volta scolata la pasta l'ho condita in due modi diversi.
Pizzoccheri della Valtellina Storia
pizzoccheri sono un tipo di pasta simile alle tagliatelle, più corti e leggermente più larghi.
I pizzoccheri sono originari del comune di Teglio, in provincia di Sondrio nel cuore della Valtellina,  
La particolarità dei pizzoccheri di Teglio è quella di essere preparati con un impasto a base di farina di grano saraceno per circa due terzi del totale dell'impasto, e quindi prendono la particolare colorazione grigiastra.
I pizzoccheri sono un piatto valtellinese di origini molto antiche.
Questo grano era un cereale usato in Valtellina già dal XIV secolo, ma le prime notizie al riguardo, si hanno grazie ad uno scritto sui pizzoccheri, chiamati anche pinzoncheri, del 1548 nell'opera di Ortensio Landi intitolata "Catalo dell'inventario delle cose che si mangiano".
Tutta la Valtellina ed in particolare nella zona di Teglio l'agricoltura era basata sulla coltivazione del grano saraceno.
Questo grano viene usato per preparare molti piatti locali, oltre ai pizzoccheri, anche gli sciatt, le frittelle di grano sarceno ripiene di formaggio fuso.
Teglio è il comune considerato la patria dei pizzoccheri che però sono diffusi in tutta  Valtellina, e sono ormai conosciuti in tutta Italia e nel resto del mondo.
Il nome, pizzocchero, ha varie etimologie. Si pensa che derivi dalla radice "piz" che sta per pezzetto, oppure dal termine "pinzare", schiacciare, ma la storia più accreditata è quella che fa coincidere il termine pizzoccheri con le "persone bacchettone", così come vengono dette in dialetto locale, come maniera scherzosa per definirli.


PIZZOCCHERI - STORIA -
al GORGONZOLA o al TONNO
per 2 porzioni

250 g di pizzoccheri
40 g gorgonzola
1 scatoletta piccola di tonno sott'olio
sale
olio
formaggio montasio grattugiato

PIZZOCCHERI al GORGONZOLA

Stemperare il gorgonzola in un piatto fondo con un poco di acqua di cottura della pasta.
Scolare i pizzoccheri quando sono cotti, dividere le porzioni e condire con il gorgonzola.
Volendo non starebbe male una spruzzatina di montasio grattugiato.

PIZZOCCHERI al TONNO


Scolare il tonno dal suo liquido di governo (scatoletta sott'olio).
In un tegamino soffriggere un piccolo spicchio di aglio che poi sarà tolto, in poco olio.
Sgranare, lasciar prendere il sapore al tonno e poi condire la pasta. 
Una buona spolverata di montasio grattugiato e via.