“Mandi, è il saluto friulano che equivale a ciao. Il significato si perde nella notte dei tempi e vorrebbe dire “nelle mani di Dio” ;ma forse è di origine precristiana, con la frase “nelle mani degli dei”. Nella lingua latina mandi vorrebbe dire: “La mano di Dio ti protegga” (“Manus Dei”) o, anche “Conservati a lungo!” (“Mane diu”) ed ancora dal latino “mane-diu” Vai nelle mani di Dio.” “che tu rimanga a lungo (su questa terra) ”. Mandi a dûc
Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
sabato 25 aprile 2009
Pane all'olio
Che io sia poco in sintonia con i lieviti e i lievitati, lo sapete già.
Ma dal momento che ieri mi è stato espressamente chiesto dai miei uomini di fare il pane, mi sono messa di buzzo buono e sono stata promossa sul campo anche questa volta.
La ricetta è delle Sorelle Simili, ma non è uguale, non avevo sufficiente farina 0 (che corrisponde alla farina Metton francese) e perciò ho aggiunto farina 00.
Non ho messo il miele, i miei avrebbero sentito il sapore dolciastro e avrebbero arricciato il naso, ho quindi messo il malto di riso che già avevo in casa e che è insapore.
Il pane è riuscito, buono e molto morbido, almeno si può mangiare anche domani un pane decente.
Non so da voi, ma a MI, hanno panificato per 3 giorni (vn-sab-dom), poiché il 25 aprile è festa nazionale e le serrande sono rimaste chiuse e il pane se già a sera segna i muri se lo tiri, vi potete immaginare cosa mangiamo il terzo giorno.
Con il pane ho fatto tanti tentativi, ma non mi era mai venuto bene come oggi, forse ho trovato la ricetta vincente.
PANE ALL’OLIO
330 g farina 0 Metton (francese)
170 g farina 00
1 panetto LB (lievito di birra fresco)
2 cucchiai di olio
1 pizzicone di sale
250 g acqua tiepida 33°
1 cucchiaio di malto di riso
Sciogliere bene il lievito nell’acqua calda con il malto di riso
Inserire nella ciotola del Ken la farina, il sale, l’olio, mescolare un attimo e mentre il motore è avviato sul due, inserire piano il lievito sciolto.
Mescolare sul due per 5 minuti circa e poi continuare sulla velocità 4 finchè l’impasto si è incordato bene e la ciotola è pulita.
Togliere la ciotola, coprire con un tovagliolo, mettere il contenitore nel forno con la lucina accesa e lasciar lievitare un’ora o poco più, finchè l’impasto è raddoppiato.
Riprendere la ciotola, rovesciare l’impasto sulla spianatoia, sgonfiarlo e formare i pani che si desidera.
Ho pesato l’impasto finito ed erano 800 g, perciò l’ho diviso in 4 pani da 200 g l’uno.
Con i panetti ho formato dei salsicciotti che poi ho tirato con il mattarello per il lungo.
Arrotolare su se stessa la pasta spianata (come una lingua di suocera), appoggiare il panetto sulla placca del forno foderata con carta forno e praticare un taglio profondo al centro del panetto stesso con il cutter (coltellino affilato (si vede nella foto)
Coprire i panetti formati con uno strofinaccio da cucina, rimettere nel forno con la lucina accesa e lasciar lievitare ancora un’ora o poco più.
Togliere la placca, accendere il forno e lasciar raggiungere i 200°, sino a doratura.
Questo formato è cotto perfettamente in 35 minuti.
*** Questa sera, il pane era ancora più buono che appena sfornato.
Cornetti sorpresa
Può essere un’idea anche per voi …
Minestrina leggera (fa ancora fresco lino) cornetti a sorpresa, un paio di mozzarelline piccole, insalatina, mela cotta eee via.
CORNETTI SORPRESA
1 confezione pasta sfoglia tonda
1 pacchetto wurstel
Prosciutto crudo
Latte per spennellare
Tagliare la pasta sfoglia in 4 spicchi e poi tagliare ancora secondo quanto volete grandi i cornetti.
In ogni triangolo mettere un Wurstel o una fettona di prosciutto crudo, arrotolare e appoggiare su una placca da forno.
Spennellare ogni cornetto con il latte.
Inserire la placca nel forno già caldo a 200° per 20 minuti.
Costine di maiale birra e cipolle
Tempo fa, col permesso di Marina Braito di www.coquinaria.it, ho messo nel mio blog tutto il suo servizio fotografico con queste tecniche.
Mi sono detta: perché non rispolverarlo di tanto in tanto, in modo che anche le autodidatte come me imparino il significato di certi termini ???
Ecco, in questa ricetta ho preparato una brunoise di cipolle.
BRUNOISEforse il taglio più comune da noi, usato per i soffritti; cubettini regolari piccolissimi (sedano, carota, cipolla, scalogno, aglio e porro)
E qui trovate tutto il servizio fotografico.
http://ilfogolar.blogspot.com/2008/04/nomi-dei-vari-tagli-delle-verdure.html#links
6 costine di maiale magre
3 bicchieri di birra
3 cipolle
1 dado ai funghi Star
1 pizzicone di origano
olio q.b.
8 patate medio-piccole
Sale q.b.
Nella pentola a pressione versare un poco di olio, le costine, le cipolle tagliate a brunoise, il dado in un angolino, una buona spruzzata di origano e versare sopra 3 bicchieri di birra che deve quasi coprire la carne.
Chiudere la pentola a pressione, appena il sibilo si intensifica, abbassare la fiamma e cuocere per 1 ora e ½ .
Spegnere il fuoco, sfiatare bene la valvola della pentola a pressione, togliere il coperchio, mescolare bene e aggiustare di sale, eventualmente aggiungere brodo vegetale.
Inserire insieme le patate tagliate a pezzi, mescolare, chiudere il coperchio, riaccendere il fuoco e cuocere per circa 10 minuti ,,, regolatevi voi con il vostro metodo.
Rispegnere il fuoco, sfiatare e controllare se tutto va bene.
Eventualmente portare a cottura le patate o restringere il sughetto e servire ben caldo.
venerdì 24 aprile 2009
Torta bicolore
Lei ha fatto metà dose in una teglia da plum cacke, io per necessità ho raddoppiato le dosi e in questo caso ho sovrapposto i due colori.
Astuzia ve la dico altrimenti penso che il risultato non sarebbe così soddisfacènte.
L’impasto con il cacao resta più pesante dell’impasto normale, perciò è preferibile metterlo sotto e sopra l’impasto bianco più leggero.
Eugenia nella sua teglia ha affiancato i colori, però in questo modo lei ha tagliato la fetta bicolore e io per avere sempre la fetta bicolore, ho dovuto sovrapporre gli impasti.
Dire che è ottima è dire poco.
Dire che è sofficissima è dire poco.
Dire che si scioglie in bocca è dire poco.
Provatela, ve la consiglio.
Per sentire i miei Orsi gorgogliare ed esultare felici, è stata per me una promozione in campo.
Gnam gnam gnam !!!
*** (nel post di Eugenia, potete vedere la consistenza dell'impasto).
TORTA BICOLORE
170 g di di farina 00
130 g di fecola
230 g di burro
250 g di zucchero
4 uova
Vanillina
1 pizzicotto di sale
1 bustina di lievito (cremor tartaro)
6 cucchiai di latte intero + 2
4 cucchiai di cacao amaro
2 cucchiai colmi di gocce di cioccolato
Togliere dal frigorifero il latte il burro e le uova tempo prima, per poterli usare a temperatura ambiente.
Nella ciotola del ken inserire il lo zucchero e il burro ammorbidito e dagliato a pezzetti, avviare con il gancio a gomitolo sino ad ottenere una massa soffice.
Senza spegnere il motore, unire uno alla volta le uova, un pizzico di sale e la vanillina.
Aggiungere piano piano le farine setacciate con il lievito e 6 cucchiai di latte.
Amalgamare il tutto e poi dividere l’impasto in due parti.
In quella rimasta nella ciotola del ken aggiungere il cacao amaro e 2 cucchiai di latte, avviare di nuovo il motore e mischiare bene.
Versare questo primo impasto di cioccolato in una tortiera a cerniera del Ø 24 e livellare bene.
Nell’impasto bianco inserire le gocce di cioccolato, mescolare e versare l’impasto sopra a quello di cioccolata.
Livellare e infornare nel forno preriscaldato a 180° per 50 minuti.
*** Per necessità, ho raddoppiato le dosi di Eugenia Abbate.
Baccalà con salsa verde
1 pezzo di baccalà dissalato da 250 g circa
Per la salsa verde
1 mazzetto di prezemolo
mollica di mezzo panino
aceto
3 acciughe sott’olio
1 piccolo spicchio di sale
3 cucchiaini di olio
Sale e pepe q.b.
Mettere il baccalà in una casseruola con l’acua fredda, portarlo a bollore, cuocere a fiamma bassa per ½ ora, spegnere il fuoco e lasciarlo al caldo nella sua acqua.
Nella ciotola del tritatutto mettere il prezzemolo tagliato sommariamente, le acciughe, lo spicchietto di aglio, la mollica di pane bagnata nell’aceto, l’olio, il sale, il pepe e tritare finchè diventa una buona salsina omogenea.
Scolare il baccalà, appoggiarlo nel piatto e accompagnarlo con la salsa preparata.
*** Nella salsa verde ci vuole il tuorlo sodo dell’uovo, a dieta non si possono mischiare troppe cose e così la mia non è una vera salsa verde ma un accompagnamento delizioso ad un semplice pesciolino in bianco.
giovedì 23 aprile 2009
Riso e prezzemolo
Minestra presentata al desco serale, per riscaldare il corpo dopo un faticosa giornata di lavoro, molto speso nei campi, molto spesso servita senza condimento (il prezzemolo insaporiva di suo la preparazione) oppure i più fortunati aggiungevano un pezzetto di burro, altrimenti c’era lo strutto.
Il prezzemolo avrei dovuto tagliarlo più fine, ma oggi è stata una giornata di lavori casalinghi piuttosto intensa e quindi ho apparecchiato la cena molto in fretta.
RIS cun l’ERBURIN – RISO E PREZZEMOLO
per 2 persone
100 g di riso carnaroli
1 mazzetto di prezzemolo
1 pezzetto di burro
1 dado
pepe se è gradito
formaggio Montasio grattugiato
Portare a bollore l’acqua, aggiungere il dado e il riso.
Mentre il riso cuoce, lavare il prezzemolo e tritarlo finemente.
Cinque minuti prima della fine della cottura del riso, aggiungere il prezzemolo e il burro.
Versare nei piatti, cospargere di formaggio e una macinata di pepe fresco.
*** lo so, è semplice e sapete tutti farlo, però a volte rileggerlo si accende la lampadina per una cena veloce.
Baccalà alla birra con cipolle e basilico
E va bè la penultima volta che ero andata al mercato avevo fatto una buona scorta di baccalà già spugnato
E dal momento che avevo ancora il saporino e l’acquolina in bocca per il pezzetto preparato ieri, ne ho scongelato un pezzo e oggi l’ho cucinato alla birra con basilico e cipolle.
2 cipolle
2 spicchi d’aglio
1 mazzetto di basilico
1 chiodo di garofano
1 cucchiaio di triplo concentrato mutti.
Birra
1 cucchiaio di olio
NO SALE
Versare in una casseruola 1 cucchiaio di olio, le cipolle e l’aglio sbucciati e tagliati sottilmente.
Appoggiare sopra il baccalà con la pelle rivolta verso il basso, aggiungere il concentrato di pomodoro, messo un po tutto intorno al pesce, mettere il chiodo di garofano e coprire quasi a filo con la birra.
Portare a bollore, abbassare la fiamma e cuocere per circa un’ora girando il baccalà a metà cottura.
Dieci minuti prima di spegnere insaporire con abbondante basilico tagliato finemente.
Restringere il sughetto e servire caldo.
*** Anche questa volta ho saltato la prebollitura del baccalà … ma proprio perché la Sciura Pina me lo fornisce già ben dissalato.
mercoledì 22 aprile 2009
Torta camino - salata
Avevo le ricottine che scadevano oggi e così ho pensato di preparare questa torta salata, la cena per i miei Orsi (tseèè si fa per dire e poi si pappano il resto).
L’ho chiamata Torta camino, perché quegli intagli col coppa pasta, appena tagliati mi sembravano dei camini.
1 rotolo pasta sfoglia rustica
1 rotolo pasta sfoglia
1 peperone
1 melanzana sbucciata
2 scalogni
2 ricottine piccole
2 uova
pepe
olio e burro
In una padella soffriggere lo scalogno tagliato a rondelle sottili, aggiungere il peperonea filetti sottili e la melanzana sbucciata e tagliata a dadini.
Mettere il coperchio e lasciare che cuoccia piano con la sua acqua di condensa, mescolare di tanto in tanto e salare.
Quando è cotto e il sughetto ben rappreso, versare le verdure in un recipiente, aggiungere le ricotte e le uova leggermente sbattute.
Aggiustare di sale, spolverare con una generosa macinata di pepe e amalgamare molto bene gli ingredienti.
In una teglia rotonda da forno, inserire la pasta sfoglia rustica con la sua carta.
Appoggiare sopra le verdure, livellare bene e coprire con la sfoglia normale.
Chiudere i lembi di pasta voltandoli verso l’interno e con un piccolo coppa pasta incidere la sfoglia in modo che l’umidità del ripieno sfiati fuori.
Cuocere in forno già caldo a 200° per 25 minuti, togliere la teglia, spennellare con latte e infornare di nuovo per altri 10 minuti.
E poi ? … ma buon appetito
Baccalà furbillo
Al mercato c’è la mia bancarella preferita, la Sciura Pina sa come accontentarmi con il baccalà, lo vende anche bagnato e stamane le ho detto che volevo prepararlo per me sola per mezzogiorno …
Seeee, quella marpiona mi ha chiesto se andavo a casa subito … a dire il vero le è bastato guardarmi negli occhi e farsi una grassa risata, infine me ne ha dato un pezzo da 250 g circa da preparare all’ultimo minuto.
Ho saltato la fase della bollitura, ho cotto il pesce direttamente con il suo sughetto e “stupidamente” ho messo 1 dadino della Liebig allo 0% di grassi per insaporire.
Male ho fatto, perché alla fine il sughetto era un po’ salatino, però ho ovviato mettendoci un cucchiaino colmo di Creme Fraiche e 3 cucchiai di latte e così il salmastro sono riuscita a mitigarlo.
Ma quanto el xe bon el baccalà
1 pezzo di baccalà 250 g circa dissalato (già spurgato nell’acqua)
4 pomodorini secchi vedi
2 scalogni
1 bicchiere di birra
Olio dei pomodorini 1 cucchiaio
1 peperoncino rosso
3 cucchiai di latte
1 cucchiaino di Creme Fraiche
A freddo metti in un tegamino (nell’ordine) l’olio, gli scalogni, i pomodorini con qualche cappero, la birra, il baccalà con la pelle sotto, chiudere con il coperchio e avviare la cottura medio bassa.
Dopo 10 minuti girare il baccalà e continuare a cuocere per altri 10 minuti
Togliere il baccalà e appoggiarlo nel piatto (tenere al caldo).
Togliere il peperoncino, versare tutto il sughetto nel bicchiere del mixer, unire il latte e la Crem Fraiche.
Ridurre tutto a purè, versare nel piatto con il baccalà e servire caldo.
Premio este blog é uma joia
le regole sono:scrivere 8 cose che ci prefiggiamo di fare ed assegnarlo ad altrettanti blog linkandoli.
Ed ecco i miei propositi:
Germana http://laterradeiviolini-germana.blogspot.com/
Giselle http://gisou08.blogspot.com/
Rosalba http://www.unacilentanaincucina.splinder.com/
martedì 21 aprile 2009
Triangoli di pasta fillo
La pasta fillo è molto delicata e si presta a tante soluzione in cucina, da cuocere sia fritta che al forno … unico inconveniente è la lavorazione difficilotta ma non inaccessibile.
Per comodità ho usato e uso quella già confezionata, quando ho voglia e tempo la faccio da sol
TRIENGOLI di PASTA FILLO di Rosy
Pasta Fillo
Spinaci tritati e saltati in padella con lo scalogno
Formaggio Feta
Olio ex.v.oliva
Sale q.b.
Spennellare i fogli di pasta fillo, uno per uno, per evitare che si secchi.
Saltare in padella gli spinaci con lo scalogno e un poco di olio, salare ed eventualmente aromatizzare come preferite.
Ritagliare dei quadrati di pasta.
Appoggiare al centro di ogni quadrato un cucchiaio di spinaci mischiati con la feta sbriciolata.
Chiudere a triangolo e sigillare bene.
Spennellare tutti i triangoli con burro fuso
Infornare a 180° finchè saranno dorati.e lasciar dorare i triangoli. (forno preriscaldato).
Pasta Fillo o Phyllo
PASTA FILLO o phyllo
(Ricetta Greca)
500 g di farina setacciata
1 presa di sale
3 cucchiai d'olio
Acqua tiepida q.b. per ottenere un impasto soffice ed elastico
Mettete la farina a fontana sul tavolo, mettetevi al centro il sale, l'olio, l'acqua tiepida e lavorate fino ad ottenere un impasto omogeneo, soffice ed elastico.
Dividete l'impasto in 8 palline.
Copritele con un tovagliolo umido e lasciatele riposare per 30 minuti.
Stendete le sfoglie col mattarello il piu' sottile possibile.
Spennellatele leggermente d'olio e usatele a strati sovrapposti per torte salate
*** La ricetta è di sianna-cuochi.blogspot.com/2008/07/pasta-fill... ho provato a farla con la ricetta di una vecchia amica di Cucinait, ed era esattamente uguale a questa, (nel mio archivio non la trovo … sono molto ordinata), in ogni caso bisogna farla veramente sottile, quasi trasparente … tutto sommato trovo più comodo acquistarla già pronta.
*** Molto valida è anche questa ricetta di cui vedete l'immagine, l'ho provata non molto tempo fa .www.cookaround.com/.../showthread.php?t=118359 di Ernie
lunedì 20 aprile 2009
Mousse di gorgonzola al porto
Togliete il porto e metteteci un Recioto … molto italiano e molto meglio !!!
E' una foto del web, non ricordo dove l'ho presa
per 4 persone:
300 g di Gorgonzola
Gallette di polenta
La polenta è mia, la sta tagliando con lo spago la mia amica Olimpia, qullo che non ho, è la foto delle gallette.
GALLETTE di POLENTA di Rosy
50 g farina bianca
100 g farina di polenta rapida
70 g latte
60 g olio oliva
1 uovo
80 g mais in scatola
sale q.b.
Mescolare le farine, unire l'uovo, un pizzico di sale; versare l'olio e il latte a filo sempre mescolando, per non fare grumi.
Amalgamare al composto appena formato, il mais ben sgocciolato.
L'impasto deve essere morbifo.
Mettere a riscaldare un filo d'olio in una padella e versare l'impasto a cucchiaiate.
Le gallette si formeranno cuocendo; giratele da una parte e dall'altra.
Mettere le gallette sulla placca del forno con una rondellina di mozzarella per 15 minuti circa a 250°.
*** Qui ci sono due possibilità:
1 - mettete un'acciuga sott'olio sgocciolata sopra ogni crostone
2 - in 60 g di burro, sciogliere 5 o 6 aciughe sott'olio sgocciolate, non devono friggere, questo sughetto si mette sopra ogni crostone
*** Nulla vieta di usare la polenta avanzata
Frittelle di San Giuseppe salate
No foto
2 cucchiai di olio di oliva,
sale … non molto
250 g di farina,
2 uova,
½ cucchiaio di bicarbonato,
la scorza grattugiata di un limone
70 g speck tagliato a dadini piccolissimi
Versare in una pentola l’acqua, il sale, il limone grattugiato e l’olio
Portare ad ebollizione, togliere la pentola dal fuoco e unire immediatamente la farina in un colpo solo.
Mescolare a lungo finchè l’impasto sarà omogeneo (una decina di minuti). (l’ultima volta che li ho fatti, ho messo l’impasto nel Kenwood)
Appena si sarà intiepidito, quasi freddo, aggiungere le uova, una alla volta. Non aggiungere il secondo se il primo non è ben incorporato.
Solo a questo punto unire il bicarbonato e lo speck tagliato a dadini piccolissimi.
Impastare di nuovo per amalgamare bene gli ultimi ingredienti.
Friggere le frittelle in una padella con abbondante olio bollente, versare l’impasto a piccole quantità, della grandezza di una noce.
Toglierle e gettarle immediatamente in un piatto nel quale sarà già pronta una panure di semi di papavero e sale grosso tritato grossolanamente (o meglio ancora schiacciato con il batticarne).
Trasferirle in un vassoio e servire ancora tiepide.
Crostini di pesce
No digitale … no foto
http://www.ittipesca.com/
CROSTINI di PESCE della Rosy
per 4 persone
800gr.di sarde,alici
20 gr.strutto
2 cucchiai olio oliva
8 fette di pane caserecciosale
alcuni grani pepe nero.
Pulire, diliscare, lavare e spezzettare il pesce.
Passare al mixer il pepe e l’aglio (se preferite, pestateli con il mortaio.
In una casseruola soffriggere il pesto di aglio con l’olio e lo strutti per alcuni minuti (senza lasciarlo bruciare).
Unire il pesce spezzettato e cuocerlo finchè si è completamente sciolto, (con i rebbi della forchetta schiacciare il pesce finchè è completamente sfaldato).
Cuocere a calore moderato per circa 15 minuti, finchè si è ridotto il sughetto in una salsina.
Aggiustare di sale.
Abbrustolire dei triangoli o delle rondelle di pane in forno oppure sula piastra, spalmare sopra la salsina, man mano appoggiarle su un piatto da portata caldo e portare in tavola.
Gnam gnam gnam !!!
Crema per crostoni di pane o polenta
Non ho le foto, la macchina fotografica digitale è da poco che ce l’ho, comunque questa è una ricetta già postata in siti di cucina.