PIZZA CATALOGNA e FORMAGGI
½ confezione di pizza Buitoni
1 filo di lio
½ rotolino di formaggio caprino semistagionato
gorgonzola dolce a discrezione
cimette di catalogna
aglio e cipolla disidratati
olio
sale e pepe q.b.
Staccare le cimette della catalogna (sono quelle che si mangiano crude soprattutto nel Lazio), lavarle, tagliarle in quattro e metterle a freddo in una casseruola con l’olio, la cipolla e l’aglio disidratati.
Coprire con il coperchio e cuocere a fuoco lento per una ventina di minuti circa, salare, pepare e lasciare raffreddare.
Tagliare metà confezione di pizza, quella che non serve riporla in frigorifero.
Sagomare un poco il cordolo dei bordi, all’interno disporre un po’ di cimette di catalogna, il caprino tagliato a rondelle sottili e ciuffetti di gorgonzola.
Condire con un filino di olio.
Infornare a forno caldo 220° per 20-30 minuti, finchè i formaggi sono sciolti e il bordo della pizza si è leggermente colorata.
1 filo di lio
½ rotolino di formaggio caprino semistagionato
gorgonzola dolce a discrezione
cimette di catalogna
aglio e cipolla disidratati
olio
sale e pepe q.b.
Staccare le cimette della catalogna (sono quelle che si mangiano crude soprattutto nel Lazio), lavarle, tagliarle in quattro e metterle a freddo in una casseruola con l’olio, la cipolla e l’aglio disidratati.
Coprire con il coperchio e cuocere a fuoco lento per una ventina di minuti circa, salare, pepare e lasciare raffreddare.
Tagliare metà confezione di pizza, quella che non serve riporla in frigorifero.
Sagomare un poco il cordolo dei bordi, all’interno disporre un po’ di cimette di catalogna, il caprino tagliato a rondelle sottili e ciuffetti di gorgonzola.
Condire con un filino di olio.
Infornare a forno caldo 220° per 20-30 minuti, finchè i formaggi sono sciolti e il bordo della pizza si è leggermente colorata.
2 commenti:
Ah, svenimento....che delizia mi si è parata davanti...dio, adoro questi sapori...insieme devono essere strepitosi!
Da sballo Barbara!
Ogni tanto sballo la mia dieta ferrea ma ne vale la pena.
Tutto sta nel non persistere nelle gozzoviglie.
Buona Pasqua
Mandi
Posta un commento