Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

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Vita genuina di montagna ... Voltois UD

mercoledì 8 dicembre 2010

Minestrone di brovada e fagioli (rape acide)

Ho trovato un amico o forse due
Questa sera ho trovato nella mia posta una mail molto curiosa e stringatissima:
“e qualche bella ricetta friulana no?
Mandi”

Non so se conosco questo signore, se si chiama Fucile o Suris, fatto sta che lo voglio accontentare.
Purtroppo quando ho realizzato questa ricetta datami da una delle tante donne anziane di Ampezzo, non facevo ancora fotografie alle pietanze preparate.
Vi assicuro comunque che è molto buona, un tempo era un piatto tipico del goriziano però, essendo la brovada reperibile in tutto il territorio friulano oltre che giuliano, da tempo immemore si gusta anche in Carnia.

Caro Italo, nel mio archivio oltre ad esserci diverse ricette di frico c’è anche la brovada col muset, clicca su questo link:

http://ilfogolar.blogspot.com/search?q=brovada+e+muset

Ti accontenterò ancora, di ricette simpatiche di quella zona ne ho diverse, già realizzate con pieno successo, rimango comunque nella piena convinzione che certi cibi locali, si gustano al top solo in zona.
Purtroppo qui a Milano molte materie prime necessarie non si trovano.
Lieta di averti come amico.
Mandi


MINESTRONE di FAGIOLI e BROVADA
per 4 porzioni

300 g fagioli borlotti di Oltris o della Carnia in genere
2 carote medie
1 costa di sedano
150 g cipolla bionda tritata
battuto di aglio rosmarino salvia e lardo fresco
olio ex v di oliva Un tempo si usava l’ont (la morchia del burro fuso
sale e pepe q.b.
300 g di brovada
20 g di farina di mais

Ammollare per una notte i borlotti, e sciacquarli prima dell’uso.
Soffriggere in una casseruola con l’olio il battuto col lardo, il sedano, la carota tagliati a rondelline e i fagioli.
Aggiungere acqua bollente q.b. per il vostro fabbisogno
Sobbollire per 2 ore circa (per cuocere bene i fagioli.
Togliere una parte di fagioli e tenerli a parte, gli altri fagioli rimasti frullarli insieme al brodo con il minipimer o passarli attraverso ad un passino.
Unire al passato ottenuto i fagioli tenuti a parte.
Prima di unire la brovada, sbollentarla per alcuni minuti in acqua bollente e sale (toglie l’acidità). Scolarla, aggiungerla al minestrone e cuocere ancora per 15 minuti circa.
In tegamino con un poco olio tostare per alcuni minuti la farina di mais, aggiungerla alla minestra e cuocere per altri 10 minuti ( serve ad addensare il minestrone.
Aggiustare di sale e pepe e servire ben calda. La brovada della Zuccato è buona, però la brovada reperibile in loco e venduta in sacchetti appositi, è ottima.

CRONACA
Dopo il raccolto le rape, lavate e mondate, vengono poste a macerare con la vinaccia di uva a bacca rossa (che in passato rappresentava la quasi totalità dei vitigni locali) per un periodo tra le tre settimane e il mese. Si compie, così, un processo di fermentazione che ne garantisce la conservazione e conferisce a prodotto il caratteristico sapore. Quindi, vengono pelate e grattugiate e sono pronte per il consumo.Il valore storico della brovada è millenario. Infatti, ha rappresentato un alimento fondamentale per le tavole dei contadini friulani, prima della diffusione del mais e della patata. Già nei ricettari degli antichi romani si suggeriva l’acidificazione della rapa per garantirne la conservabilità. Diversi sono, poi, i documenti di epoca medievale che testimoniano questa tecnica diffusa nei territori patriarcali. A livello scientifico è fondamentale la relazione di Filippo Re, docente all’università di Bologna, datata addirittura 1810.“Siccome la copia delle rape in Friuli è generalmente grande, si renderebbe impossibile di consumarle prima che divengano moscie; lo che accade per lo più intorno a Natale, se non si avesse ritrovato anche il mezzo di conservar la loro freschezza” scriveva, appunto.La brovada, quindi, ha svolto un ruolo importante nell’alimentazione dei friulani. Grazie al suo ciclo vegetativo molto breve, appena di 90 giorni, poteva essere seminata dopo il raccolto di frumento o di orzo e, grazie alla conservazione, diventava un ingrediente fondamentale nel periodo invernale.Oggi rappresenta, però, una coltivazione di nicchia. I produttori sono qualche decina e la richiesta del mercato di consumo è ridotta, a causa del cambiamento delle abitudini e dei gusti gastronomici. Eppure, rappresenta un abbinamento fondamentale con tante altre specialità friulane, a partire dal muset o altri insaccati freschi e carni grasse, in quanto le sue caratteristiche acidule consentono un’armonia di sensazioni al palato. Tutta da riscoprire, poi, è la minestra con la brovada, antesignana della diffusa jota, piatto simbolo dell’area giuliana, che però nel corso della storia ha adottato l’austriaco crauto, che oltre alla materia prima (cavolo cappuccio) è diverso anche per il procedimento di fermentazione (del tipo malolattica).
Cronaca di
www.ilfriuli.it/if/cronaca/321/

8 commenti:

lisaricette ha detto...

Molto nuova per me questa brovada;sara' che a Napoli difficilmente usiamo cucinare con questi scatolami.Pero' la trovo interessante,Lisa.

Rosetta ha detto...

Infatti Lisa, è una specialità circoscrittanel territorio di Udine e Trieste.
E' difficile trovarla anche qui a MI.
Io mi porto le scatole (molto pratiche) quando torno qui, ma già non sono buone come il prodotto sfuso venduto in sacchetti da 1/2 e da kg.
Mandi

Cuocopersonale ha detto...

Buonissima la brovada...
A me piace piace piace...
Mandi mandi

Rosetta ha detto...

Ciao Cuoco, la brovada oltre ad essere buona è anche salutare ... basta ridurre i grassi.
Quando sono in montagna la mangio molto spesso.
Mandi

lisaricette ha detto...

Allora restera' una ricetta solo di tua escusiva;peccato!Mandi,Lisa.

Rosetta ha detto...

Lisa, se la zuccato arriva con i suoi prodotti sino a Napoli, potrai farla anche tu.
Mandi

lisaricette ha detto...

Io ci spero,purtroppo ci separano troppi KM.,pero' sono fiduciosa.Mandi,Lisa

Rosetta ha detto...

Mandi anche a te Lisa