Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

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Vita genuina di montagna ... Voltois UD

domenica 24 febbraio 2008

Treccia di Brioche con LM di Marina Braito

Avete mai visto cosa può nascere da un flop ?
Volevo fare la Treccia di Marina Braito con il lievito madre LM.
Non avendo a disposizione LM fresco, ho utilizzato la pasta da riporto con l’aggiunta di lievito di birra LB.Ho fatto i conti senza l’oste, siccome la mia testolina frulla sempre e non fa mai le cose come sono scritte, ho preso un pezzo di ricetta da una parte, un pezzo dall’altra e poi un pezzo della mia fantasia ed ecco cosa mi è uscito … intanto una produzione industriale


blob impazzito dopo neppure 2 ore di lievitazione










Ricetta

TRECCIA DI BRIOCHE CON LM (Marina Braito)
500 g di farina forte (o 70% farina 00 + 30% Manitoba)
200 g di lievito madre
2 tuorli
100 g di zucchero
200 g di latte
100 g di burro morbido
1 cucchiaino di sale
Impastare tutti gli ingredienti tranne gli ultimi (ossia burro e sale).
Far incordare. Poi aggiungere il burro a pezzetti e infine il sale. Far assorbire bene il burro. Coprire la ciotola con pellicola e lasciare tutta la notte nel forno spento. La mattina formare 2 trecce (3 cordoni ognuna, di pari peso) e mettere a lievitare su teglia rivestita di carta forno. Spennellare con l’ uovo sbattuto con poco latte.
Cospargere di zucchero in granella, oppure mandorle a lamella. (Io metto semplicemente dello zucchero semolato nelle fessure della treccia)
Infornare a 200° per 20 minuti circa.


Con tutto quel blob è uscita una produzione industriale ed ecco cosa ho fatto




















come sono invitanti


















in un seconda infornata ho cotto la ciambella 20 minuti













Modifiche mie
Ho chiesto consiglio di come usare la pasta da riporto (che non è altro che la pasta di pane), senza specificare quale ricetta dovevo fare e perciò mi hanno indicato
370 g di acqua (ho messo la minerale frizzante)
e 25 g di LB lievito di birra.

Dal momento che avevo aggiunto tutti gli ingredienti meno il burro e il sale e l’impasto era sottoforma di pastella e mai si incordava, ho aggiunto ancora farina di kamut

Quindi, anziché mettere la farina indicata nella ricetta, ho messo:
500 g farina di Kamut - 100 g farina 00 - 200 g farina Manitoba

E siccome sono bizzarra, non ho pensato di aggiungere gli altri ingredienti in proporzione.

Non so se sia stata l’acqua minerale gassata o il troppo lievito di birra … il fatto è che ho messo il contenitore con l’impasto a lievitare nel forno con la lucina accesa.
Pensavo che i tempi di lievitazione fossero lunghi (vedi ricetta originale) e invece dopo neppure 2 ore mi sono ritrovata quella massa feconda che si sviluppava sempre più.
Che fare ? buttare o no? ho quindi giocato il tutto per tutto, ho confezionato le trecce e ne sono venuta 3, in più una bella ciambella con dentro le gocce di cioccolato.

Vabbè, il marito si è lamentato perché preparo sempre le cose in grande quantità.

Risultato:
Direi eccellente, se penso che quella buon massa forse era da buttare. Le trecce e la ciambella non sono perfette, ma ciò è dovuto al fatto che quella massa non si lasciava lavorare.
I rotoli delle trecce non le ho potute arrotolare, quindi le ho tirate con pazienza sino alla lunghezza giusta.
La Ciambella l’ho dovuta stendere con le mani per poi arrotolarla e appoggiarla nella teglia.

Commenti
Il figlio: mamma è tutto un po’ panoso !
Il padre: allora non è buono !
Il figlio: allora fatti crescere i baffi, perché se li assaggi con il latte … te li lecchi (i baffi) !
Il padre: allora è proprio il caso di provare subito.

Morale
Non mi sono neppure posta il problema della quantità, perché a colazione mangiano sempre volentieri le torte che preparo, in alternativa al pane avanzato che faccio abbrustolire in forno.
Però questa volta, con i loro assaggi, una treccia l'ho data a mamma e ... - per la colazione del mattino mi è rimasto ben poco.
mai dire banzai ! anche gli sgorbi fatti male si possono sistemare !




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