RADIĈ DI MONT alla MONTANARA
radìĉ di mont
guanciale
sale & pepe q.b.
aceto q.b.
Molto semplice, più difficile a spiegarlo.
Mettere in una capiente terrina il radìĉ (pulito e ben lavato), salare e pepare.
Tenere pronto un bicchiere da vino, con due dita di aceto e due di acqua e un coperchio.
In un tegamino con un po’ d’olio, rosolare piano il guanciale tagliato a dadini, ogni tanto schiacciarlo per farne uscire bene il grasso.
Quando il guanciale è ben rosolato e croccante, versare nel tegamino il bicchiere con l’aceto coprendo immediatamente, per evitare schizzi pericolosi.
Spegnere il fuoco e versare questo sughetto direttamente sul radìcchio.
Mescolare e servire ben caldo.
“Mandi, è il saluto friulano che equivale a ciao. Il significato si perde nella notte dei tempi e vorrebbe dire “nelle mani di Dio” ;ma forse è di origine precristiana, con la frase “nelle mani degli dei”. Nella lingua latina mandi vorrebbe dire: “La mano di Dio ti protegga” (“Manus Dei”) o, anche “Conservati a lungo!” (“Mane diu”) ed ancora dal latino “mane-diu” Vai nelle mani di Dio.” “che tu rimanga a lungo (su questa terra) ”. Mandi a dûc
Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
venerdì 4 aprile 2008
Radìĉ di mont alla montanara
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2 commenti:
Preparato così dev'essere proprio buono, anche la frittata comunque non scherza!
Ciao,
Stefano
Provalo Stefano ...
io sono dietaperennedipendente, ma almeno un paio di volte me la mangio così ... 'na goduria !
E la frittata la gradiscono i miei Orzy .......
(La O letta chiusa
e la Z letta tz
complicato, ma gli Orzy restano ...
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