foto mia
Su cucinait, l' amica Alessandra ha postato una interessante ricetta di focaccia con l'acqua.
... sono come San Tommaso, ho voluto provare e in effetti è una favola, mi ricorda i vecchi sapori dell'infanzia, quando ancora con pochi soldini andavo a comperare la focaccia dal genovese (era un panificio gestito da una famiglia genovese,) il sapore di quella focaccia era inconfondibile.
Provatela, sembra di difficile esecuzione, al contrario ha bisogno solo di attenzioni.
FOCACCIA LIGURE
raravis Alessandra
Si ottiene, ricoprendo completamente di liquido l'impasto già lievitato e steso in teglia. io seguo la ricetta di mio nonno, che faceva il fornaio nei caruggi, ma ognuno a Genova ha la sua ( è come il pesto, il minestrone, la pasqualina etc)
Su mezzo chilo di farina 00
cubetto di lievito da 25 gr.
250 gr. di acqua.
Devi ottenere un impasto liscissimo: alla fine, aggiungi un cucchiaino di sale fino.
Fai fare una prima lievitazione di circa due ore,
fino a quando la pasta è completamente raddoppiata.
Prendi una teglia bassa, la ungi di olio ( extravergine, è importantissimo) e, dopo averlo abbattuto,
stendi l'impasto con le mani ( ti puoi aiutare con il mattarello e un po' di farina, all'inizio, ma poi usa solo le mani). Quando la pasta è bella stesa, la fai lievitare ancora un po' ( una mezz'oretta),
poi fai tanti bei buchi con la punta delle dita, senza forare la pasta.
Prendi una bella manciata di sale grosso e ce la butti sopra,
poi ricopri di acqua fino al bordo della teglia
e inforni alla temperatura massima del tuo forno :
io arrivo a 260 e bastano 15 minuti,
tu regolati col tuo:
devi sempre tenerla d'occhio, però, perché
appena inizia a dorare ( appena appena) tiri fuori la teglia e la ungi benissimo d'olio, poi la rimetti in forno.
Dopo due o tre minuti, ripeti l'operazione e di nuovo, appena sfornata, la riungi
il risultato finale è questo qua
raravis Alessandra
Si ottiene, ricoprendo completamente di liquido l'impasto già lievitato e steso in teglia. io seguo la ricetta di mio nonno, che faceva il fornaio nei caruggi, ma ognuno a Genova ha la sua ( è come il pesto, il minestrone, la pasqualina etc)
Su mezzo chilo di farina 00
cubetto di lievito da 25 gr.
250 gr. di acqua.
Devi ottenere un impasto liscissimo: alla fine, aggiungi un cucchiaino di sale fino.
Fai fare una prima lievitazione di circa due ore,
fino a quando la pasta è completamente raddoppiata.
Prendi una teglia bassa, la ungi di olio ( extravergine, è importantissimo) e, dopo averlo abbattuto,
stendi l'impasto con le mani ( ti puoi aiutare con il mattarello e un po' di farina, all'inizio, ma poi usa solo le mani). Quando la pasta è bella stesa, la fai lievitare ancora un po' ( una mezz'oretta),
poi fai tanti bei buchi con la punta delle dita, senza forare la pasta.
Prendi una bella manciata di sale grosso e ce la butti sopra,
poi ricopri di acqua fino al bordo della teglia
e inforni alla temperatura massima del tuo forno :
io arrivo a 260 e bastano 15 minuti,
tu regolati col tuo:
devi sempre tenerla d'occhio, però, perché
appena inizia a dorare ( appena appena) tiri fuori la teglia e la ungi benissimo d'olio, poi la rimetti in forno.
Dopo due o tre minuti, ripeti l'operazione e di nuovo, appena sfornata, la riungi
il risultato finale è questo qua
foto di Alessandra
e' buona da impazzire ed è quanto di più simile conosca rispetto a quella che si compra nei forni ( anzi, se mi permetti, rispetto a certi forni che hanno focacce precotte e le cuociono su delle resistenze elettriche è mille volte più buona)
L'impasto è semplicissimo - acqua lievito e farina e anche se l'America l'ha scoperta un genovese, noi la manitoba non sapevamo neanche che esistesse!!!!
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