foto www.funghitaliani.it
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ERBA del BUON ENRICO
Il nome della specie è stato coniato nel 1753, per onorare la memoria di Enrico IV, re di Navarra e poi di Francia (1589-1610), che era stato un buon protettore dei botanici del suo tempo.
L'erba buon Enrico,oppure spinacio selvatico o come nel bergamasco parùch, prende il nome da Enrico IV di Francia detto il grande, alias Enrico III di Navarra.
Re Enrico, aprì i cancelli del parco reale alla popolazione affamata, che trovando un erba selvatica molto buona per sfamarsi, in segno di riconoscenza verso il re la chiamarono "erba buon Enrico". Viene usata ancora oggi per fare gnocchi, strangolapreti tagliatelle ed i pizocher di cugol
Il nome scientifico dell’erba Chenopodium bonus-henricus L. o più semplicemente spinaci selvatici o spinaci di montagna che si trova frequentemente intorno alle malghe di montagna e nei luoghi di riposo del bestiame, dove maggiore è l’apporto di sostanze nitrofile, è chiamata anche parüch o farinèi o farinuccia o farinella a causa della granulazione bianca e farinosa molto abbondante al di sotto delle foglie, specialmente quando la pianta è giovane
E' proprio la forma delle foglie a dare il nome alla pianta, infatti Chenopodium significa "piede d'oca".
Elevato è il contenuto di ferro. Cresce nella zona alpina in terreni azotati.500-2100 m.
2 commenti:
Sai che non ho mai fatto caso a quest'erba durante le scarpinate in montagna? Buono a sapersi.
Se vai ora, la trovi fresca e giovane.
Più avanti devi scegliere solo le parti più tenere.
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