Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

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Vita genuina di montagna ... Voltois UD

domenica 30 novembre 2008

Rudolph la renna di Natale















Questa sera sono triste, il mio nipotino Marty, è tornato a Londra, lo rivedrò dopo Natale, verrà una settimana in montagna per trascorrere con noi il capod’anno.
Oggi è la prima domenica dell’Avvento, stamane mi sono presa il piccolo sulle ginocchia e gli ho raccontato la favola di Rudolph, la renna dal naso rosso.
… gli piacciono le favole, la sua bocchina era spesso spalancata e gli occhioni sgranati, poi è corso a prendere il librino dei 3 porcellini … ha ascoltato un poco ma poi è passato ai suoi giochini, mica si può pretendere che un bimbo di un anno e mezzo rimanga ad ascoltarti a lungo, però abbiamo sentito veramente l’atmosfera della magia di Natale.

LA STORIAdi RUDOLPH, la renna dal naso rosso

Questa leggenda americana fu inventata negli uffici di una catena di grandi magazzini americani, la Montgomery Ward, quando nel 1939 si decise di regalare una nuova favola di Natale.
Rudolph era una renna come le altre, ma aveva un enorme naso rosso, che purtroppo la rendeva oggetto di scherno ed emarginazione.
Ma il simpatico Rudolph entrò nelle grazie del buon Babbo Natale, che la accolse con sè, e così le renne, che da sempre erano state 8, diventarono 9.
Il grosso naso rosso dell’ultima arrivata divenne un pregio nelle fredde notti di neve e nebbia.

Questa è la storia.

Rudolph era una piccola renna del Polo Nord.
Era una renna piuttosto particolare perché il suo naso non era un normale naso da renna nero e umidiccio, ma era un enorme naso rosso luccicante come una lampadina.
Per colpa di questo nasone incredibile, tutte le sue compagne non facevano che prender in giro il povero Rudolph.
La mamma e il papà lo consolavano, ma tutto era inutile:
Rudolph si disperava, piangeva e preferiva starsene in disparte, piuttosto che essere deriso.
In una fredda e nebbiosa sera di Vigilia , Babbo Natale era molto preoccupato: non sapeva proprio che pesci pigliare in quanto c'era una nebbia così densa che non si vedeva ad un palmo dal naso. "Povero me – si disperava Babbo Natale
– come farò a portare i regali ai bimbi che mi stanno aspettando? Che tristezza!"
Pensieroso Babbo Natale guardò le sue renne, che lo stavano a guardare tristi e mogie e Lo sguardo gli cadde su Rudolph, il cui naso per la tristezza luccicava più del solito.
All’improvviso Babbo Natale si mise a cantare e a ballare come un matto, tanto che le renne pensarono che gli fosse andato di volta il cervello.
Babbo Natale aveva avuto un'idea fantastica:
"Rudolph, piccolo mio, tu stanotte guiderai la mia slitta.
Il tuo nasone rosso ci illuminerà la strada come un faro nella notte!
" Rudolph non sapeva cosa rispondere, temeva di non essere in grado di condurre la slitta in giro per il Mondo.
A questo punto le compagne di Rudolph si accorsero di essere state un po' sciocche e iniziarono a incoraggiarlo, con applausi e salti.

2 commenti:

Michela cake designer ha detto...

Questa me la tengo per i miei bimbi.
dopo glie la leggo.
Grazie
ciao
tutto bene?

Rosetta ha detto...

Tutto bene, è molto carina, ai bimbi piacerà.
Mandi