Novembre uggioso carico carico di …
San Martino
di Giosue’ Carducci
La nebbia agli irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l’uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.
8 commenti:
Bellissimo questo post!
Reminiscienze scolastiche che fanno bene al cuore.
mandi mandi
Ciao Germana, buon inizio settimana
Mandi mandi
E pensare che a scuola ai mie tempi,questa poesia non era la mia preferita,or proposta da te mi vien nuova e più allegra AH.AH.ciao simpaticissima amica,Lisa.
Carissima,da vera friulana amo la polenta!!!!
caldarroste e polenta fa proprio autunno e col freddo di oggi una bella "polentona" calda me la mangerei volentieri!
Lisa, Carducci e Pascoli mi piacevano parecchio, le loro poesie le imparavo subito.
Baciottoni
Mandi
Ciao Solema, io la polenta ce l'ho nel DNA ... i nonni erano veneti, il marito friulano e io ... mangio polenta a gogo, odio il caldo, ma non c'è caldo estivo che tenga, quando ho voglia, faccio la polenta anche con un caldo proibitivo.
Mandi
Oggi 38 di febbre, ho pensato che la miglior medicina fosse la polenta ... me la sono fatta eee ... penso di stare meglio :-)))
Mandi.
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