GALAVERNA - FENOMENO LEGATO alla NEBBIA
In questi giorni sui giornali impazzava tanto il termine “neve chimica” … e quando mai.
Fin dalla notte dei tempi la galaverna si è spesso presentata puntuale per un fenomeno ben definito.
L’ etimologia del termine è per metà germanico/longobardo e per metà latino e proviene dalla nebbia (“cala” di “calìgo”) che si congela (“hibernus”).
E’ un fenomeno spettacolare meteorologico, che si appalesa in inverno.
E il fascino della galaverna, tecnicamente è dovuto ad una precipitazione determinata dalla nebbia ghiacciata.
Di solito, la nebbia provoca pioggerelline simili ad “aerosol”; quando le temperature scendono al di sotto dello zero, queste pioggerelline che sono composte da piccoli aghetti di ghiaccio, si posano soprattutto sull’erba, sugli alberi, nelle campagne, sviluppando l’effetto della neve.
Fenomeno saltuario, soprattutto nella pianura Padana. E’ molto frequente in montagna sia sulle Alpi che su tutto l’Appennino dove capita che la nebbia lasci questo strato di ghiaccio bianco posato sulla vegetazione.
Le piccolissime goccioline di vapore sospeso in aria, che accompagnano ogni fenomeno di nebbia, quando le temperature sono sottozero si congelano, rendendo ancor più suggestivo il paesaggio che ci circonda.
Il fenomeno, è uno tra i più emozionanti, capita di andare in montagna e insieme ai cumuli di neve, con gli alberi spogli dalle foglie, ma vestiti da un manto bianco tipico della galaverna, rende il paesaggio fatato e incantevole.
Se il fenomeno si presenta con vento forte, capita di avere cumuli di ghiaccio per diversi centimetri non solo nelle campagne e sugli arbusti, ma anche sui pali della luce e sui ripetitori.
Dipende sempre dalle condizioni atmosferiche che accompagnano la nebbia.
Solitamente la galaverna si posa sui fili d’erba più alti, sui rami più esterni degli alberi, ma anche sui fili stesi ed alle linee aeree dell’alta tensione, sulle rocce sporgenti, sulle croci di vetta, arriva addirittura a posarsi sulla barba, sui capelli e sulle sopracciglia degli uomini che si trovano di passaggio in mezzo a questa fredda nebbia.
La comparsa della galaverna nelle zone di pianura è solitamente indice di tempo stabile, anticiclonico, con temperature basse e assenza di nubi.
*** A proposito di galaverna, ricordo quando ero ancora bambina e abitavo in mezzo alle risaie, che queste sembravano vere steppe russe con solchi coperti da ghiaccio sul quale noi bimbi ci divertivamo a scivolare.
Ricordo il nonno che tornava dal paese (abitavamo un poco in fuori) con la sua “bareta de lana” e il “tabarro a ruota” ben avvoltolato attorno al corpo, ma quando si avvicinava, i suoi baffi e le sue sopraciglia erano proprio ricoperti di galaverna a volte formavano persino dei ghiaccioli.
20 commenti:
Ma dai! L'ho sentita anche io al TG 'sta storia della neve chimica. Mai sentita. La galaverna invece sì!!!
Grazie per aver chiarito. Certo che meno si studia e più i giornalisti sono ignoranti.
Rosetta, sei passata dalle mie parti (riconosco il Naviglio e anche quel ristorante che c'è a Vermezzo) e neanche un salutino? Galaverna per diversi giorni, altro che neve chimica! Bravissima a ricordarti di fotografare il fenomeno; oggi era completamente sparito, grazie all'innalzarsi delle temperature. Un bacione.
Rosy ! diciamo che i giornalisti le devono sparare grosse per fare odience.
Per fortuna al TG di Emilio Fede c'è il Prof Maracchi dell'Università di Firenze che è sempre molto chiaro nelle spiegazioni.
Ecco, il TG di Fede mi piace per questo.
Buon fine settimana
Mandi
Eugenia, non so dove abiti, e sì, è proprio il Naviglio e le località che hai detto tu.
La galaverna è un fenomeno che si sviluppa con le basse temperature e la nebbia.
Buon fine settimana
Un abbraccione mandi
Ciao sono l'altra Rosetta,quella delle tazzine,il tuo commento è arrivato,grazie!Che belli questi paesaggi delle tue zone!Io ho scoperto la galaverna in questi giorni nei blog,non la conoscevo!Un abbraccio,Rosetta!
Ciao Omonima, grazie per la visita, la galaverna è un nostro fenomeno metereologico che quasi puntualmente arriva tutti gli inverni.
Buon fine settimana
Mandi
Interessantissimo questo post.....buona notte...e buon week end stefy
non ho mai assistito a questo fenomeno, ma il mio suocero piemontese me ne ha parlato qualche volta...deve essere affascinante! piacere di passare di qui, a presto
erika
Diciamo che forse è una galaverna chimica, nel senso che tanto pulita non deve essere dal momento che si congela la nebbia, ma da me sono mesi che non piove... immaginati che nebbia c'è!
Ciao! Io conosco bene la galaverna o brina. Quando andavo a scuola in bicicletta, quando arrivavo avevo la galaverna attaccata alle ciglia, pensa te. Comunque il fenomeno della neve chimica esiste. Mercoledì mattina qui c'era il sole ed il cielo era limpido senza una nuvola. Nevicava! Com'è possibile che nevichi senza una nuvola???? Ebbene. E' l'inquinamento, quelle polvere sottili di cui parlano tanto. Allora, l'inquinamento, associato ad un certo tasso di umidità e ad una certa temperatura si trasforma in ghiaccio ossia in neve e quindi noi la vediamo. Ma è roba che respiriamo tutti i giorni. Ci sarebbe anche del piombo!
Mandi
Bellissimo questo fenomeno della galaverna, era da molto che qui da noi non si vedeva.
Quest'anno invece "ad abundantiam"
Anch'io da piccolo avevo ciglia e sopracciglia bianche per la galaverna.
Mandi mandi
Ciao cara Rosetta, eccomi che ci riprovo per passare da tutti voi amici e amiche, vedo che le tuo foto rappresentano momenti difficili per il traffico la nebbia che forma questo manto è veramente caratteristica, grazie della bella carrellata di foto cara amica.
Tomaso
Grazie cara Rosetta per questo interessantissimo post, un abbraccio!!!!
Buon fine settimana anche a te Stefy e grazie per la visita.
Mandi
Ciao Erika, sono passata dal tuo blog e mi sono iscritta come tua sostenitrice, così sarò informata quando posterai i tuoi preziosi lavori.
Buon fine settimana
Mandi
Cindry, non ci sono più i nebbioni di una volta, ma pur sempre era nebbia sporca ... ai miei tempi per le caldaie condominiali e per le stufe di casa si usava il carbone e ricordo la nebbia grigio fumo di Londra.
Quell'acquerugiola di nebbia, ti bagnava il viso e sembrava acqua unta ... però si è sempre parlato di galaverna ... pulita o sporca che fosse.
Grazie per la tua visita, mi sono iscritta a tutti e due i tuoi blog.
Buon fine settimana.
Mandi
Meris, 50 anni fa la nebbia era grigio fumo di Londra perchè i riscaldamenti andavano a gogò con il carbone.
Ma sempre galaverna era.
Buon fine settimana
Mandi
Può ben dirlo Don Oreste ... galaverna "ad abundantiam" ! ma ricordiamocelo, era anche da tanti anni che non si vedeva nebbia.
Negli anni 50-60, dove abito io Mi-ovest era periferia con prati a distesa sino a Vigevano.
Poi hanno iniziato a costruire e il comune di Baggio è diventato Milano.
Poi hanno costruito Corsico, Trezzano, Abbiategrasso si è ampliata parecchio eee ... sarà per le costruzioni o cosa, di nebbia ne abbiamo vista ben poca.
E' da anni che non vedevo tanta nebbia come quest'anno e quindi il fenomeno della galaverna si è ripresentato.
Buon fine settimana Don Oreste.
Mandi
Ciao Tomaso, grazie per la visita, le foto le faccio anche per chi non ha voglia di leggere sempre ricette che, gira e rigira sono sempre le solite.
Ogni tanto bisogna nutrire anche lo spirito non solo la panza.
Buon fine settimana amico mio.
Mandi
Un abbraccio anche a te speedy e grazie per la visita.
Buon fine settimana.
Mandi
Posta un commento