Questa è la storiella del mago che forse in molti conoscono, però per me, 30 anni fa era una pura novità.
Me l'ha insegnato il mio vecchio salumiere di Milano ... meravigliosi tempi in cui i negozi erano tanti e l'amicizia era vera e sincera, il buongiorno non mancava mai e se possibile ci si aiutava a vicenda anche a portare una borsa della spesa.
Oggi, che amarezza ... negozietti chiusi uno dopo l'altro, supermercato lontano, carrelli pieni eee... se hai bisogno, metti le gambe in spalla e arrivi a casa con la lingua di fuori.
Chi ha la fortuna della macchina si arrangia meglio, ma sino a quando ?
Bè, dicevo che Luigi, il vecchio salumiere mi aveva insegnato a legare il cotechino in modo da non perdere nulla in caso di rottura della pelle del salume.
Certo lui sapeva legarlo bene come un vero salame ... a me riesce una volta su tre e perciò preferisco legarlo a modo mio.
Qui vi propongo la legatura del "MUSET", se per caso la pelle scoppia, non vi perdete nulla nel liquido di cottura, perchè tutto rimane legato come un salamotto.
Provare per credere ...
Bagnare con l'acqua calda un bel pezzo di carta forno. Strizzare bene il foglio e stenderlo su un tagliere. Bucherellare in diversi punti il Muset o il Cotechino con uno stecchetto.
Legare strette le estremità del foglio con lo spago da cucina. Legare in altri due punti diversi il muset sempre con lo spago.
Prima di servirlo, togliere la carta, sgocciolarlo bene e tagliarlo a fette.
15 commenti:
Una delizia, quando guardo il tuo blog mi viene voglia di mangiare anche se ho appena finito la cena.
Sono d'accordo per il vecchio negozietto nel paesello... ma il cotechino te lo lascio... eh eh! ciao lieta
Mandi Rosetta!
Una delizia !!! Il mio macellaio invece mi raccomanda sempre di bucherellarlo con lo stuzzicadente e di infilarne due sui lati. In ogni caso..uno dei miei piatti preferiti!!!!
A presto
Paola
E si, quei cari negozietti mancano un pò a tutti....
Il tuo cotechino dev'essere super special, sembra di sentirne il profumo.
Baci
Emi
Questo post,è pieno di sentimenti e il sentore dei valori perduti;noi pero' che li abbiamo nel dna ,non possiamo farne a meno.Bentornata,bella lezione di cucina e di vita,brava.Bacioni,lisa.
Mi piace sentire questa parola! MUSET
quante volte la mamma faceva questo specie di salame che per me non piaceva tanto era troppo grasso...
però aveva un sapore squisito.
Ciao cara Rosetta.
Tomaso
Ciao Elisa, sono contenta di farti trascorrere qualche momento sereno con il mio blog.
Buona giornata.
Mandi
Ciao Lieta, non sempre i gusti si incontrano, e meno male, altri menti sarebbe un mondo piatto.
Buona giornata
Mandi
Ciao Paola, ho dimenticato i buchini, vado subito a correggere grazie.
Buon pomeriggio
Mandi
Sì Emi, quel muset "era veramente speciale ... insaccato ancora come da vecchia tradizione da amici.
Buon pomeriggio
Mandi
Ciao Lisa, non sono tornata sono sempre in montagna mi mi camomillo in continuazione per combattere la lentezza della chiavetta malefica.
Un abbraccione.
Mandi
Ciao amico Tomaso ... ai nostri tempi questo era un cibo povero che volente o nolente doveva bastare e accontentare tutti.
Un abbraccione.
Mandi
Ciao Dual, non sono interessata, questo è un mio angolo-archivio dove deposito le mie ricette, le mie foto e altro. E' semplice, casalingo e così deve rimanere.
Ti ringrazio per il pensiero, buona giornata.
Mandi
Bene lo farò anch'io,grazie.Mandi dal Friul.
Stella, in questo modo il suo sapore rimane racchiuso nella carta ed è ancora più buono.
Mandi
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