Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

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Vita genuina di montagna ... Voltois UD

lunedì 6 maggio 2013

1976 - 37 anni fa

37 anni fa terremoto in Friuli 
6 maggio 1976

Sono andata in piazza a prendere il giornale, ho incontrato le solite persone e insieme al solito bellissimo Mandi (saluto friulano), c'era un piccolo mugugno.
Un amico mi ha detto: 37 anni fa eravamo messi molto male; ho capito subito quello che voleva dire, il terremoto del Friuli ebbe luogo alle ore 20.59 del 6 maggio 1976
La zona più colpita fu quella a nord di Udine, con epicentro il monte San Simeone situato tra i comuni di Trasaghis e Bordano nelle vicinanze di Osoppo e Gemona del Friuli e intensità pari a 6,4 della scala Richter, e al decimo grado della scala Mercalli.

La scossa,  fu avvertita in tutto il Nord Italia e nelle zone dell'alta e media valle del fiume Isonzo, in territorio jugoslavo (oggi sloveno), provocò quasi mille morti e oltre 45 mila sfollati solo in territorio italiano. 
Le scosse di assestamento si susseguirono per diversi mesi, e quelle più forti, registrate l'11 e il 15 settembre, amplificarono notevolmente la portata dei danni già provocati dal sisma di maggio. 
I comuni maggiormente colpiti - Trasaghis, Bordano, Osoppo, Gemona del Friuli, Buja e Venzone - furono distrutti e la popolazione trasferita negli alberghi e sulla cosa. In totale, più di 100 comuni delle province di Udine e Pordenone subirono danni più o meno gravi.

A Milano quel terremoto si sentì distintamente e la mia vicina di casa disse subito che quella volta aveva colpito e tartassato molto bene.
A quei tempi c'era solo la televisione che dava informazioni in contemporanea, non c'erano ne internet e tanto meno telefonini.
Quando ho visto la scritta sovrimpressa in tv che diceva che il terremoto aveva colpito il Friuli, che già a Gemona si contavano tanti morti, l'apprensione per i parenti e gli amici che non si riusciva a contattare, era molto forte.

Oggi posso dire che i friulani sono stati "grandi" e molto "forti", si sono rimboccati le maniche e in poco tempo il Friuli è risorto.

Vi metto foto e qualche riga di repertorio che ho ripreso dal web

Gemona 1976


Gemona ricostruita


Venzone 1976


Venzone ricostruita


Per tutti i defunti di quel bruttissimo terremoto

9 commenti:

Any ha detto...

I ricordi rimangono, ma uno si augura sempre di non passare più momenti del genere.
Davanti alla fora della natura, purtroppo, non si può fare niente.
Hai fatto bene a ricordare e a far conoscere a chi come me, non conosceva queste triste evento. Sono curiosa se i telegiornali spenderanno una parola per ricordare.
Mandi

Rosetta ha detto...

Ormai Any, non credo che i telegiornali ne parlino, gli anni sono passati, di terremoti ce ne sono stati tanti ma mi dispiace tanto, che per colpa di un governo recente demenziale, abbia dimenticato i terremotati dell'Emilia Romagna.
Senza aiuti sono in ginocchio.
Il Friuli si è risollevato per i tanti aiuti inviati direttamente ai comuni o ad amici e parenti, la volontà di rinascere era vitale e in questo modo si sono risollevati in fretta.
Gli aiuti dello Stato sono arrivati, ma se si aspettava solo quello erano cavoli amari.
Ciao amica mia, grazie per la tua presenza.
Mandi

Anonimo ha detto...

Ciao Rosetta, ci ho pensato ieri, ascoltavo i telegiornali che parlavano ancora dell'Emilia e ho detto a ello: domani è l'anniversario del terremoto in Friuli, maggio è proprio un mese maledetto in questo caso...
Un abbraccio Mandi.
P.S.: I Friuklan sono l'esempio vivente del chi fa da se fa per tre... e non sarebbe giusto.

edvige ha detto...

Eh si cara Rosetta come lo ricordo siamo scappati in strada letteralmente io ero al secondo piano e mia figlia aveva 10 anni. Non so per quanto tempo aveva gli incubi. L'abbiamo sentito bene anche se dicono che le grotte che abbia sotto hanno assorbito ma lo stesso il letto ballava le lampade non ne parliamo e non si riusciva a stare in equilibrio non so quanto è durato ma sembrava interminabile.
Buona settimana cara ed hai fatto bene a ricordare.
Mandi-

pastaenonsolo.it ha detto...

Che brutta coincidenza!!!!! ciao Rosetta.

Rosetta ha detto...

Non è giusto Libera, ma i Friulani amano la loro terra e la casa è un pilastro importante.
Vuol dire famiglia, vuol dire ritorno per tanti emigranti.
Buona giornata
Mandi

Rosetta ha detto...

Ciao Edvige, i miei nipoti quando sentono anche una scossetta, sono stravolti ancora adesso.
Un abbraccio cara
Mandi

Rosetta ha detto...

E si Giovanna, è stato tremendo.
Buona giornata amica mia.
Mandi

Tizzi ha detto...

Ricordo ancora quel lontano 1976, quando in casa con i miei genitori a Padova, sentimmo la tremenda scossa di terremoto di quel terribile giorno, avevo poco più di 15 anni. Il destino volle che nel 1980, fui arruolato nel corpo degli Alpini, con destinazione Venzone dopo un mese di CAR a Codroipo. Ricordo che in libera uscita la sera dopo il rancio, andavo a curiosare dentro le mura di Venzone che a tutto assomigliava, tranne che ad un paese. Le macerie erano ovunque, travi di legno spezzate dal crollo dei tetti, pietre pesantissime, muri completamente abbattuti, il Duomo semidistrutto, vecchi mattoni fatti a mano ostruivano le strette vie di Venzone...una gran desolazione. Sembrava quasi si percepissero ancora le urla di terrore che quel disastroso terremoto provocò a quella povera gente. Sono tornato molte volte a salutare gli amici che ho conosciuto a Venzone, Gemona e Tolmezzo, dopo il servizio militare. Ricordo la prima volta che tornai a Venzone per visitarla, dopo aver saputo della sua completa ricostruzione. Appena arrivato davanti alle antica mura, per entrare in paese, l'emozione era a mille e, appena entrato dalla parte del comune di Venzone, nella piazza, iniziai a piangere dalla gioia nel vedere che il paese, il mio paese adottivo per un intero anno, era ritornato agli antichi splendori. Amo il Friuli ed in particolare Venzone e Gemona. Ogni anno quando ho le ferie, un giretto lo faccio sempre in quei posti meravigliosi, nelle mie montagne. Grazie