Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

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Vita genuina di montagna ... Voltois UD

venerdì 16 gennaio 2015

Un affettuosissimo saluto

Gamba de legn Milano - 

UN AFFETTUOSISSIMO SALUTO

Giro e rigiro attorno a questa bellissima poesia e in cuor mio avrei voluto leggerla e rileggerla al mio dolcissimo papà che da 36 anni non c'è più.
Avrei voluto coccolarmelo in vecchiaia, come lui ha fatto con me quando ero piccola e  quando ero ormai sposa e mamma.
Era tramviere  e ha guidato anche il tram della linea 1 col sole, col freddo, col caldo, con la neve e la scighera, sempre puntuale, 10 minuti prima ma mai 1 minuto dopo.
Un padre meraviglioso e amorevole che se ne è andato ancora troppo giovane, ha fatto in tempo a conoscere solo la mia prima bambina, il secondo è arrivato 4 anni dopo la sua scomparsa.
Sarebbe stato un nonno stupendo, aveva in serbo per loro tante favole inventate lì per lì e invece un freddo giorno d'inverno se ne è andato in punta di piedi in un attimo.
Oggi sono 36 anni che non c'è più, mi è mancato, mi manca e mi mancherà sempre, oggi avrebbe 93 anni ma anche se ne avesse 100 e passa, sarebbe sempre il mio meraviglioso papà.

http://www.lascighera.org/turismo-in-tram-la-linea-uno

LETTERA 
di UN PADRE ANZIANO a un FIGLIO
 Cristiano Miele   di:   http://www.sorrriso.it/2012/index.php

Se un giorno mi vedrai vecchio: 
se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... 
abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo. 

Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami, 
quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi. 

Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... 
ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno. 

Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario 
e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l'abc; 

quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso... 
dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: 
la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti. 

Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, 
vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi. 

Quando dico che vorrei essere morto... non arrabbiarti, 
un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. 

Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive. 
Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. 
Dammi un po' del tuo tempo, 
dammi un po' della tua pazienza, 
dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te. 
Aiutami a camminare, 
aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza 
in cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te. 
Ti amo figlio mio.
Cristiano Miele

*** della "scighera" la nebbia di Milano, vi parlerò più avanti in un altro post.
Foto del web: http://www.lascighera.org/radiobandita-radiospettacolo-sulla-nebbia-auguri-scighera

8 commenti:

Unknown ha detto...

Rosetta grazie mille per queste parole....ti abbraccio simona:)

Tomaso ha detto...

Cara Rosetta, che bello sentire queste parole, specialmente che vengono da un cuore come il tuo.
Quando leggo post che parlano del passato mi affascinano sempre.
Ciao e buon fine settimana cara amica, abbraccio.
Tomaso

edvige ha detto...

Bellissima questa lettera aperta stupenda mi ha commosso. Un abbraccio carissima e buona fine settimana.
Mandi di tutto cuore.

Rosetta ha detto...

Grazie Simona, un grande bacione a te.
Mandi

Rosetta ha detto...

Ciao Tomaso, il mio papà mi manca molto e quest'anno ho pensato di dedicargli questa bellissima poesia.
Buona notte e buona domenica anche a te amico mio.
Un abbraccione
Mandi

Rosetta ha detto...

Cara Edvige, se tu la sentissi recitare dall'autore "Cristiano Miele", ti verrebbe la pelle d'oca.
Buona serata e buona domenica.
Mandi

lisaricette ha detto...


Ciao,che bello questo tuo ricordo per tuo padre,ti sono vicina perche' comprendo i tuoi sentimenti ho perso anche io il mio papa' e lo penso sempre.Saranno sempre nei nostri cuori,il loro carisma ci manca ma sono sicura che ci sono vicini come angeli che sono volati in un mondo migliore e ci guidano ancora ogni nostro passo.

Rosetta ha detto...

Grazie Lisa, le tue parole mi fanno molto bene.
Buona serata amica mia
Mandi