Lago stupendo che ho visto un paio di volte ma solo di sfuggita. Ora l'ho messo in nota fra le gite da fare con molta calma e permettermi di godere il paesaggio in santa pace.
Per noi la strada più breve per raggiungere Tremonti è quella del Mont di Rest, zona impervia molto selvatica; per contro la strada statale è ben tenuta.
Vi riporto queste belle immagini perchè nel sito "La Valcosa e dintorni" di fb che frequento, ho trovato questa bellissima leggenda che desidero farvi conoscere ed è stata inviata da Ana Theodorescu.
https://www.facebook.com/groups/860601120636638/permalink/1165876273442453/
Il LAGO di REDONA
Mi dispiace ma più grande di così non riesco ad ingrandirvi l'articolo del Messaggero Veneto che trovate qui:
http://messaggeroveneto.gelocal.it/tempo-libero/2015/08/15/news/alla-scoperta-del-friuli-1.11938596
Il
lago di Redona (conosciuto anche come lago di Tramonti) ai suoi livelli-limite
mostra colori straordinari e rispecchia i "suoi" monti .
In
tempo di siccità spuntano dall’acqua gli scheletri delle case inghiottite dal
Meduna negli anni ’50.
La Sade costruì la diga che trasformò la vita della Val Tramontina: i residenti costretti ad andarsene
La Sade costruì la diga che trasformò la vita della Val Tramontina: i residenti costretti ad andarsene
foto e testo di
Giuseppe Ragogna
In tempo di grande secca rispuntano dal lago di Redona i pochi ruderi rimasti del vecchio borgo di Movada. E' uno spettacolo straordinario, che capita nelle estati più torride e senza pioggia. Sono gli scheletri delle poche case di sassi inghiottite dal torrente Meduna, nei primi anni '50, quando fu ultimata la diga costruita sulla strettoia di Ponte Racli. Da quel momento cambiò radicalmente la vita della Val Tramontina.
In tempo di grande secca rispuntano dal lago di Redona i pochi ruderi rimasti del vecchio borgo di Movada. E' uno spettacolo straordinario, che capita nelle estati più torride e senza pioggia. Sono gli scheletri delle poche case di sassi inghiottite dal torrente Meduna, nei primi anni '50, quando fu ultimata la diga costruita sulla strettoia di Ponte Racli. Da quel momento cambiò radicalmente la vita della Val Tramontina.
L'acqua,
respinta indietro dallo sbarramento in calcestruzzo, sommerse rapidamente tutto
ciò che era rimasto nell'ampio pianoro circondato dalle montagne: gli edifici
di architettura rurale con i ballatoi in legno, le stradine delimitate dai
muretti a secco, le stalle ordinate, gli orti ben coltivati. Si portò via il
"piccolo mondo" che da decenni raccoglieva la ricchezza umana di
storie vissute.
Fu
strappata l'anima a tre tranquille comunità locali, che vantavano un'orgogliosa
identità: Movada, Flour e Redona vecchia, successivamente ricostruita più in
alto (dov’è oggi). Il ricordo fu lasciato soltanto ai puntini fissati sulle
poche cartine geografiche in circolazione, ma giusto il tempo per la loro
riedizione aggiornata, poi tutto sparì nel nulla. La memoria rimase nel cuore
dei pochi abitanti: alle nuove generazioni resteranno frammenti sempre più
sbiaditi. Una fiammella di candela che si sta spegnendo.
Riaffiora
il passato (la vecchia borgata abbandonata)
e il lago di Redona, a Tramonti di Sotto, in questi giorni è méta di
turisti, che tornano nei luoghi cancellati dall’acqua dell’invaso (Foto di
Giuseppe Ragogna) "La Valcosa e dintorni" di FB
AGGIORNAMENTO Vedi Post successivo
4 commenti:
Un lugar precioso con unas fotografías estupendas. Besos!
Tenemos un número de otros países inundado para dar paso a los embalses de lagos artificiales que producen electricidad.
Es una pena, pero se llevó han destruido muchas hermosas piezas de nuestra historia.
Guaciara Hola, buenos días
Un abrazo cariñoso
Rosetta
DA MOLTO TEMPO NE SENTO PARLARE,DEVE ESSERE BELLISSIMO!!!!BACI SABRY
Ciao Sabrina, pur avendolo ragionevolmente vicino, l'ho visto di sfuggita solo un paio di volte.
Finita l'estate e tornata la calma anche nel traffico, mi sono ripromessa di fare un bel giro con mio marito.
Buon fine settimana
Mandi
Posta un commento