“Mandi, è il saluto friulano che equivale a ciao. Il significato si perde nella notte dei tempi e vorrebbe dire “nelle mani di Dio” ;ma forse è di origine precristiana, con la frase “nelle mani degli dei”. Nella lingua latina mandi vorrebbe dire: “La mano di Dio ti protegga” (“Manus Dei”) o, anche “Conservati a lungo!” (“Mane diu”) ed ancora dal latino “mane-diu” Vai nelle mani di Dio.” “che tu rimanga a lungo (su questa terra) ”. Mandi a dûc
Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
lunedì 6 ottobre 2008
Vino alla radice di genziana
Bellissimo fiore di genziana
radice del fiore di genziana
Mia suocera preparava sempre il vino con la radice di genziana, da servire come aperitivo.
La radice di genziana è molto amara, questa caratteristica è dovuta alla presenza dell’amarogentina e la massima concentrazione di questo elemento, si ha in primavera.
La radice di genziana è stimolante dell'apparato digestivo per l'aumento della secrezione dei succhi gastrici ed è inoltre utilizzata per stuzzicare l'appetito.
Ora è severamente vietato estrarre le radici di genziana in montagna, poiché è un fiore protetto … va da sé che qualche volta te ne rifilano un pezzettino che dura parecchio in quanto essa mantiene il sapore caratteristico sino a una diluizione 1 a 50.000.
Finito il bottiglione di vino, mamma Katina lasciava la stessa radice e riempiva di nuovo con altro vino.
VINO ALLA RADICE DI GENZIANA
2 lt merlot
¼ di pollice di radice di genziana
Spazzolare bene la radice e passarla con un panno appena umido per togliere le impurità.
Lasciate riposare il vino un paio di giorni, poi potete servirlo in piccole quantità al posto dell’aperitivo.
Finito il vino, tenere la stessa radice e riempire di nuovo con altro vino.
Non mettetene tanta di radice, altrimenti sarebbe tanto amaro da non lasciarvi bere l’aperitivo.
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