Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

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Vita genuina di montagna ... Voltois UD

lunedì 15 dicembre 2008

Zeltentorte mio


Questa ricetta mi è stata data da una nonnina di San Vito di Cognola TN, esattamente 21 anni fa.
E' ormai diventato il mio cavallo di battaglia e mi fa molto comodo così posso preparare dei piccoli regalini.


ZELTENTORTE di Rosetta
per 4 tortine oppure due grandine

120 gr burro (toglierlo dal frigorifero due ore prima
2 uova
200 gr zucchero
400 gr farina (possibilmente ½ bianca e ½ grano saraceno
1 bustina lievito per dolci
latte quanto basta per legare gli ingredienti)
1 pizzicotto di sale
400 gr noci pelate (alla Slunga ci sono le vaschette da 100 gr)
200 gr nocciole pelate
300 gr fichi secchi
50 gr pinoli
100 gr pistacchi pelati
150 uva malaga (quella secca e più grande della sultanina)
150 gr datteri denocciolati
Buccia di 2 arance (senza il bianco)
1 bicchiere di grappa trentina


Sbattere bene in una capace terrina il burro con lo zucchero e le uova.
Unire la farina un poco di latte e il lievito
Un pizzicotto di sale e mescolare con un mestolo per benino
Nel tritatutto, tritare non troppo finemente le noci e la buccia di due arance
Unirli all’impasto e dare una prima mescolata per amalgamarli.
Aggiungere i fichi tagliati a pezzetti e i pinoli interi e mescolare
Mettere i datteri tagliati a pezzetti, l’uvetta intera e la grappa.
Rimescolare con pazienza per una decina di minuti finchè è tutto omogeneo.
Farete un poco di fatica perché l’impasto deve rimanere abbastanza sodo.
Imburrare e infarinare 2 tortiere del diametro 24
Oppure 4 vaschette quadrate di alluminio (15 x 15)
Dividere l’impasto nei recipienti, livellare bene il composto e guarnire con mezze noci
e pinoli che avrete tenuto a parte – volendo, decorare con qualche ciliegina candita.
Nei vari recipienti, devono esserci 2 dita circa di impasto.
Mettere in forno già caldo a 180° per 40 minuti circa
Spegnere e levare i dolci quando la superficie presenterà un invitante color bruno.
Lo Zelten è un dolce tipico natalizio del trentino e si accompagna bene con il moscato.

Il tipico Zeltem, ha la forma di un panetto tipo francesino, in questo caso si infarina la placca e si tengono un poco distanziati per non farli attaccare.

Con questi ingredienti, vengono all’incirca 8 panetti.

I miei non gradiscono il cedro candito e perciò lo sostituisco sempre con i datteri.
Se dovete regalarlo, lo potete preparare tre o quattro giorni prima.
Lo appoggiate poi su quei vassoi di plastica e lo impacchettate a mò di caramella col ciuffo con la carta trasparente per pasticceria (l’acquistate in cartolerie).

Un bel fiocco rosso o dorato o verde e voilà un altro regalino è già pronto.


*** questi un tempo erano dolci poveri ... si facevano con i rimasugli delle dispense.Poi sono diventati dolcetti commerciali per chi non aveva gli attrezzi o gli ingredienti adatti.Ed ora sono diventati un bisness.Ti porto un semplice esempio, la Gubana, dolce meraviglioso dell'Isontinoai confini fra Trieste e Gorizia ecc.che ora è pubblicizzata per la sua bontà, un tempo era fatta in ogni famiglia dopo le feste di Natale, per utilizzare quei piccoli rimasugli di frutta secca che rimaneva dei raccolti invernali.(poretti, quando ne rimaneva ... perchè la fame era tanta e forse rimaneva qualche guscio).Vabbè, in ogni caso gli ingredienti non erano mai uguali, le basi erano: la pasta sfoglia per gubana, la grappa per tenere in ammollo la frutta secca e la frutta secca (senza alcun peso).Tu entravi in qualsiasi famiglia, e da ogni parte il sapore era diverso.E così è lo Zelten, ho imparato a farlo quando abitavo a Trento e tutt'ora lo faccio per piccoli regali natalizi.... ma il sapore non è mai uguale.La bontà di questi dolci stà proprio nel fatto che non siano mai perfetti.L'estetica conta ...gli ingredienti contano ... ma non devono mai essere misurati con il bilancino dei farmacisti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa ricetta ce l'ho salvata da un bel po' ... ma purtroppo anche quest'anno non ce la faro' a provarla ....

Rosetta ha detto...

Maurina, l'anno prossimo inizia pure a prepararla ai primi di dicembre, quando è ben fredda l'avvolgi nel cellophane trasparente (quello da pasticceria), più rimane lì è più guadagna bontà.
Buone feste
Un baciottone Rosetta