Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

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Vita genuina di montagna ... Voltois UD

mercoledì 20 gennaio 2010

Coniglio di nonna Losetta

A Natale ho rivoluzionato il menu' che avevo pensato, in base ai desideri dei miei ragazzi ... al posto del solito bollito e del solito arrosto hanno espresso altri desideri e nonna Losetta e' sempre pronta ad esaudirli.
Quindi niente bollito misto, solo un buon brodo d'anatra nel quale ho cotto i ravioli preparati da me e nel brodo in eccedenza ho cotto le mie tagliatelle a Santo Stefano.
Niente arrosto, hanno preferito il coniglio e nonna Losetta l'ha fatto veramente buono e insolito.

CONIGLIO di NONNA LOSETTA

1 coniglio ruspante di montagna disossato
2 hg di mortadella
1 filetto di maiale
10 spicchi di aglio
4 scalogni
1 pezzetto di sedano
1 piccola carota
olio
burro ammorbidito
sale
10 bacche di ginepro
2 bicchieri di friulano (ex tocai) (La legge ci ha imposto di cambiare nome)

Ho preso un bel coniglio dal macellaio del paese e me lo sono fatto disossare direttamente da lui.
Ho battuto leggermente la carne per spianarla il piu' possibile e appoggiato sopra le fette di mortadella e sopra ancora il filetto di maiale.
Arrotolare ben stretto e legarlo con lo spago da cucina.
Massaggiare la carne con del burro ammorbidito e leggermente salato.
In un tegame dai bordi alti e che lo contenga bene, rosolare un po' di olio con un po' di burro
(di solito sono sempre abbondante perche' il puccino finale me lo spazzolano ben volentieri), aggiungere il rotolo di coniglio e rosolarlo da tutte le parti.
Unire all'arrosto l'aglio e gli scalogni interi, con le bacche di ginepro leggermente schiacciate.
Versare sopra il vino, incoperchiare e dal bollore cuocere piano per 45 minuti circa.
Togliere il coniglio cotto, avvolgerlo in carta stagnola e conservarlo al fresco sino al giorno dopo.
(l'ho preparato alla vigilia, prima di andare a messa).
Il mattino successivo, ho scaldato il sughetto, ho tolto le bacche di ginepro, il sedano, la carota e ho frullato l'aglio e gli scalogni col sugo.
Riportare il sugo sul fuoco, aggiungere ancora un pezzetto di burro e un mestolo di brodo (ho usato quello d'anatra), lasciare restringere un poco e spegnere.
Riprendere l'arrosto di coniglio, tagliarlo a fette e scaldarlo insieme al sugo, poco prima di servire.
*** Successone, la mortadella ha conferito all'arrosto un sapore straordinario ... o era l'amore che nonna Losetta ha usato come ingrediente per cucinare ?

*** era il giorno di Natale, saltellando a destra e a manca per mettere tutti a tavola non ho avuto tempo di fare la foto ... concedetemi la fiducia e provate.

2 commenti:

DONATELLA TALONE ha detto...

Non abbiamo alcun dubbio, signora bella. Purtroppo anche ad me in Abruzzo sono costretta a mangiare solo coniglio in porchetta. sigh!

Rosetta ha detto...

A me va bene tutto, pur di accontentare i ragazzi ... grandi e piccini :- )))
Mandi