Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

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Vita genuina di montagna ... Voltois UD

venerdì 27 gennaio 2012

Baccalà allo scalogno













Ci risiamo, devo mangiare pesce ... e che colpa ne ho se preferisco il baccalà a tutti gli altri pesci ?
e va bene ... in un'altra vita devo essere stata un gran bel baccalà ! ^___^ ^__^

*** l'ho già scritto però ve lo ripeto.
Quando faccio un soffritto con lo scalogno o con le cipolle, metto subito un pizzico di sale grosso.
Chiude i pori delle verdure e non bruciano ... ma mi raccomando, non abbandonate a lungo le padelle ^___^

Quando cucinate il baccalà, il sale mettetelo sempre in ultimo ... ma solo se occorre.

Chi è pratico riesce a dissalare bene il baccalà, però capita anche che per premura o perchè non si è cambiata spesso l'acqua, che il pesce sia ancora un poco salmastro.

BACCALA' allo SCALOGNO
per 3 porzioni

3 pezzi di baccalà fritto (circa 180 g cad.)
5 scalogni grandini
2 spicchi di aglio
1 cucchiaio di triplo concentrato di pomodoro Mutti
olio q.b.

Tritare finemente lo scalogno con l'aglio e stufarli piano in un poco di olio.
Sciogliere il concentrato di pomodoro in un bicchiere con acqua bollente e versarlo sullo scalogno.
Cuocere una decina di minuti e poi appoggiare il baccalà fritto.
Lasciarlo insaporire e cuocere per una ventina di minuti a fuoco basso, aggiungendo poco brodo vegetale se si dovesse asciugare troppo.
Servire caldo.

Per il fritto:
asciugare molto bene il baccalà spugnato.
Passarlo appena appena nella farina .
In una casseruola che li contenga, scaldare pochissimo olio e appoggiare i pezzi di baccalà.
Cuocerli a fuoco vivace da ambo i lati, senza arrossirli troppo.
Scolarli su carta assorbente più volte ed infine procedere come descritto sopra.




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