Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

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Vita genuina di montagna ... Voltois UD

venerdì 13 luglio 2012

Tradizions di cjarnie (tradizioni della Carnia)

Questa sarebbe stata una bella tradizione lasciata nel dimenticatoio, se non avessi avuto una connessione "finalmente decente", qui in montagna.
Ora vi posso postare tante belle cosine (in tempo quasi reale), che mi piace tanto conservare e rileggere volentieri col passare del tempo.



TRADIZIONS DI CJARNIE 
(tradizioni della Carnia)

Nei paesi di questa zona montana, quando c’è una festa si addobba sempre un arco.
Quello che vedete nelle fotografie adornavano il portone delle case delle  novice (giovani spose ), che ho visto di recente.
L’arco si fa sul portone di una chiesa quando arriva il vescovo o c’è una ricorrenza importante come ad esempio quella del Santo Patrono.
L’arco si costruisce con rami di peç abete e se serve, viene decorato con fiocchi, fiori o rose, secondo la necessità e la stessa struttura viene usata anche in occasione delle nozze di giovani sposi.
Una bella tradizione, è quella legata ai matrimoni, come segnale beneaugurante.
Di solito l’addobbo viene fatto sul portone di casa della novizia che, prima di essere accompagnata dal padre all’altare, deve passare sotto l’arco.
Le nozze sono poi, un insieme di rituali che ancora oggi vengono abbastanza rispettati.
Una volta, almeno una settimana prima amici e parenti della sposa, portavano il suo corredo e tutto ciò che serviva, nella casa dove i neo sposi andavano a formare la nuova famiglia.
La vigilia delle nozze invece, amici e familiari salutano ancora oggi la giovane con una specie di serenata.
Il canto è tradizione in tante zone di Cjargne, si accompagna al suono di armoniche e le varianti musicali cambiano da località a località.
 “ Ven fûr ven fûr nuvice
Ven fûr di cjase tô
La cjase di to pari
Tu âs di bandonâ e
Che dal to cjâr zovin abraçâ “
“ vieni fuori vieni fuori sposina – vieni fuori da casa tua – la casa di tuo padre – tu hai da abbandonare – e quella del tuo giovane abbracciare “
Prima di lasciare i genitori e partire per la funzione religiosa, l’usanza vuole che la sposa riceva una benedizione particolare con l’acqua santa che tiene sua madre.
Inoltre, in Carnia, ancora oggi si usa far pagare la penitenza allo sposo della giovane, che la porterà via dal suo paese natio.
Dopo la celebrazione religiosa, il giovane viene fermato sul piazzale della chiesa prima di andare al ristorante e gli amici gli fanno segare un tronco appoggiato sull’apposito cavalletto.
Di solito, il segone che si usa per segare la legna (e che si da allo sposo), è bello ruggine così aumenta la fatica di segare il legno.
In questo compito, il novizio viene aiutato dai testimoni.
Da queste parti si fanno i botti ma è un’ardua sentenza spiegare, perché ^_____^ non sono del mestiere.


Addobbo in una casa di Caneva, alle porte di Tolmezzo (UD) (fine giugno)




Addobbo in una casa di Tolmezzo centro (UD) pochi giorni fa. (da qui in poi, le foto sono di Tolmezzo).




4 commenti:

Elisa2011 ha detto...

Mi piacciono le tradizioni, il tuo post è molto bello, l'ho letto con attenzione e le foto lo completano al meglio.

Rosetta ha detto...

Grazie Lisa, buon fine settimana.
Mandi

mariangela ha detto...

ma che carina questa tradizione di addobbare le case, peccato che nelle grandi città le tradizioni si siano perse

Rosetta ha detto...

Hai ragione Mariangela, è brutto perdere le tradizioni e in questo angolo di mondo, certe tradizioni le mantengono ancora.
Buon fine settimana
Mandi