Da piccola devo essere stata una bambina tremendina, perchè nonostante la nonna mi dicesse di fare la brava altrimenti arrivava il lupo cattivo, di paura non ne avevo.
Purtroppo mi impressionavano i racconti che i vecchi facevano sui gufi e le civette e questo per diversi anni è stato per me uno spauracchio sentito.
C'è voluto il ricordo di una bellissima poesia di Giovanni Pascoli messa sul forum http://www.ilcortiledellematte.com/forum/viewtopic.php?f=34&t=4210
per ricordarmi di aver smesso di avere paura di queste bestioline alle elementari, quando avevo studiato a memoria questa poesia.
Ricordo l'insegnante che ci spiegava quanto fossero belli e interessanti e utili questi animali e così anche quello spauracchio se ne andò.
Qui in montagna sino a qualche sera fa, si sentiva il canto del Chiu, le finestre erano aperte e da lontano il loro canto arrivava sino a noi ...
Il Canto del chiu di Giovanni Pascoli ve la propongo e vi passo un paio di immagini molto belle che ci sono sul veb, ci sono anche i link, così potete consultare i siti.
https://encrypted-tbn3.google.com/images?q=tbn:ANd9GcShiDcp7lWDGQS9b6cGTDC2EVfCF8si4GX03sm19j7D7UoZgGHt
L’assiuolo
Dov’era la luna? ché il cielo
notava in un’alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù…
Le stelle lucevano rare
tra mezzo alla nebbia di latte:
sentivo il cullare del mare,
sentivo un fru fru tra le fratte;
sentivo nel cuore un sussulto,
com’eco d’un grido che fu.
Sonava lontano il singulto:
chiù…
Su tutte le lucide vette
tremava un sospiro di vento:
squassavano le cavallette
finissimi sistri d’argento
(tintinni a invisibili porte
che forse non s’aprono più?...);
e c’era quel pianto di morte…
chiù…
Giovanni Pascoli
Spero che vi sia piaciuta, buona giornata a tutti
notava in un’alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla.
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù…
tra mezzo alla nebbia di latte:
sentivo il cullare del mare,
sentivo un fru fru tra le fratte;
sentivo nel cuore un sussulto,
com’eco d’un grido che fu.
Sonava lontano il singulto:
chiù…
tremava un sospiro di vento:
squassavano le cavallette
finissimi sistri d’argento
(tintinni a invisibili porte
che forse non s’aprono più?...);
e c’era quel pianto di morte…
chiù…
10 commenti:
Anche a me questi uccelli fanno un pò paura. La poesia mi ha fatto tornare indietro nel tempo, forse perchè le scuole stanno riaprendo.
Buona domenica!
Buona domenica anche a te Giovanna !
Mandi
molto bello il canto,a me non fanno paura,era il buio da piccola che mi faceva paura,correvo per le scale pensando che dietro di me c'era un "assassino" che mi inseguiva :Pmandi,buon fine settimana:)
^_____^ a ognuno le sue paure Tina.
Buona serata e buon fine settimana anche a te.
Mandi
Ciao Rosetta, effettivamente non sono molto belli da vedere nè i gufi e nè le civette!!
Si dice che i gufi portino fortuna ma non so se è una cosa vera o una semplice diceria!!
Ognuno di noi da bambino ha avuto delle paure, io ad esempio ero terrorizzata dall'omino Michelin! Una paura stupida lo so ma eppure tremavo alla sola vista!!
Ho riletto con molto piacere la poesia del Pascoli, hai avuto una bellissima idea a postarla!!
Ho fatto un tuffo nel passato e per un attimo mi sono rivista dietro il banco di scuola!!
Ah che bei tempi!!
Un bacione grande
Carmen
Bellissima poesia,non la conoscevo;Pascoli romantico,ma reale.
Le civettine,sara' che tutti ne parlano male,cosi' belline però.Lisa
Cara Carmen, civette e gufi hanno la stessa diceria del gatto nero.
Io ho avuto un gatto nero per 17 anni, sembrava una pantera, eppure sono sempre stata fortunata ... quando si ha un pò di salute, una famiglia stupenda, senza grossi problemi ... penso che già si è fortunati.
Mandi
Ciao Lisa, Giovani Pascoli insieme a Gianni Rodari, sono sempre stati i miei idoli.
Mandi
Parole sante le tue Rosetta!!!
Un bacione grande
Carmen
Ciao Carmen, sono contenta che ti sia piaciuto anche questo post.
Mandi
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