L’insalata
di nervetti è un piatto tipico milanese, era servito prevalentemente nelle
osterie, per accompagnare un buon bicchiere di vino.
Il
nome italianizzato “nervetti”, deriva dalla parola dialettale “nervitt” che
sono i tendini del ginocchio, del piede e dello stinco del vitello.
Cuocerli
in casa:
Acquistare
espressamente dal macellaio, ginocchia piedini e stinchi, lavarli bene sotto l’acqua
corrente, cuocerli in una pentola molto capiente con alloro, aceto, pepe in
grani sale e portare ad ebollizione.
Bollire
a fuoco basso per circa 3 ore (con la pentola a pressione i tempi sono
drasticamente dimezzati).
A
cottura ultimata scolarli e lasciarli intiepidire finchè si possono maneggiare
senza ustionarsi le dita.
Togliere
tendini e nervi dalle ossa e tagliarli a listarelle.
Metterli
in una insalatiera, condirli con olio, aceto, sale e pepe e mescolare per
evitare di lasciarli attaccare fra di loro.
Arricchimento:
I
vecchi nervetti che ho imparato a fare come da istruzioni della mia vicina di
casa milanese doc, erano arricchiti solo con il cuore del sedano e cipollotto
preferibilmente fresco o cipolla rossa.
I
MIEI NERVETTI
Cotti
al microonde, tagliati a pezzetti,
conditi
con olio, aceto, sale e pepe
1
scalogno grande affettato sottilmente
1
scatola di fagioli borlotti Bonduelle cotti a vapore
peperoni
rossi e gialli a piacere
cipolline
sott’aceto a piacere
poco
prezzemolo (rimasugli dell’orto)
Mescolare
spesso per non farli attaccare.
Servirli
freschi come antipasto (così si usava nel milanese, soprattutto durante le
feste di fine anno).
In
frigorifero resistono bene per alcuni giorni.
Da
me no …
Trattandosi
di un lavoro certosino, sia per la cottura che per la pulitura dei nervi da
togliere dalle ossa, ne ho fatti anche per il cognato che se li è mangiati
mentre si preparava il pranzo … per la mia amica che (se ne è scofanati metà
porzione prima di salire in cucina) ... gli altri me li sono gustati sola soletta a pranzo e a cena.
Una
chicca:
Sono
anni ormai che i “nervit” si trovano già cotti e pressati in panetti presso i
supermercati.
Si
trovano tutto l’anno e sono anche comodi …
Basta
tagliarli prima a fette più o meno spesse e poi a quadratini.
La
preparazione è industriale e perciò di aggiungono anche cartilagini diverse e non
sono saporiti e buoni come quelli preparati in casa.
MODALITA’ DI CONSERVAZIONE
Temperatura di conservazione: da 0° a +4° C
Temperatura di consegna: < 7°C
Termine di conservazione: da consumarsi entro 30 giorni dalla data di confezioneINFORMAZIONI NUTRIZIONALI
Temperatura di conservazione: da 0° a +4° C
Temperatura di consegna: < 7°C
Termine di conservazione: da consumarsi entro 30 giorni dalla data di confezioneINFORMAZIONI NUTRIZIONALI
(valori medi in gr per 100 gr di prodotto)
proteine: 16,0
grassi: 1,4
carboidrati: 0
potere calorico: 90 Kcal 375 Kj
proteine: 16,0
grassi: 1,4
carboidrati: 0
potere calorico: 90 Kcal 375 Kj
4 commenti:
Cara Rosetta, a me non resta che dirti forte!
BUON APPETITO!!!
Ciao e bona domenica con un abbracci, mandi.
Tomaso
Ciao anche come babbo Natale arriva sempre primo il grande Tom,
Il delizioso piatto c'è, e l'appetito vien mangiando!
un caro saluto
Mamma mia che bello aprire i commenti e trovare due simpaticissimi e bellissimi Babbi Natale.
Grazie Tomaso mio, anche tu sei stupendo con la veste natalizia.
Buon fine settimana e un affettuoso abbraccione a te e Danila
Mandi
Ciao Jerry (Tiziano) ... hai chiamato il fretellino Tom e automaticamente mi sono tornati alla mente i simpaticissimi topolini Tom & Jerry ^____^.
Sarà amico mio, ma un tempo avevamo cibi poveri che ci riempivano il pancino con poca spesa.
Buona serata Tiziano, un simpaticissimo e affettuoso Strucon.
Buon fine settimana
Mandi
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